capitolo 43

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Ho anticipato, yee. ORA VOGLIO SENTIRVI SCLERARE. NON MI ABBANDONATE. ❤

"Credo in me".

È la frase che continuo a ripetermi, mentre mi guardo allo specchio. Sono chiusa in bagno da circa mezz'ora, e Jolene ancora non ha sfondato la porta per trascinarmi fuori. Strano. Non so neanche con quale forza sto guardando il mio riflesso. Dio, sono orribile.

Di solito faccio schifo la maggior parte delle volte la mattina, ma questa volta mi sono proprio superata.

Anche Leone cane fifone avrebbe paura a guardarmi.

Forse in questo momento sono più arrabbiata con me stessa, che con gli altri.

Mi odio perché ho permesso alle lacrime di bagnarmi di nuovo il viso. Da due anni vivevo spensierata. Due anni da quando l'amore era l'ultimo dei miei problemi. Fino ad ora.

Mi odio perché ho tradito me stessa. Vorrei chiedere scusa al mio cuore, per tutte le volte che non sono riuscita a proteggerlo. Vorrei chiedere scusa al mio cervello, per tutte le volte che non gli ho dato ascolto.
Vorrei scusarmi con i miei occhi, perché ho versato troppe lacrime, quando non ne valeva la pena.

E ora? Ora, cos'è che ne vale la pena?

Odio vedere come tutto dentro di me si sta spezzando. Ho costruito intorno a me un muro alto duecento metri soltanto per tenere lontano Shane. Eppure, con il suo essere arrogante, con il suo sorriso e con dei fottuti marshmallow, mi ha fatto credere che fosse cambiato.

Non importa, ce la farò a rialzarmi da sola un'altra volta. Sono stata forte una volta, la seconda devo esserlo di più.

E come dovrei comportarmi ora con loro? Ieri sera Harry mi ha tenuta tra le braccia finché non mi sono calmata, anche se non ha aperto più il discorso. E se che se non me lo dirà Shane, lo farà Harry.

Stiamo parlando di un bambino. Cosa diavolo può aver combinato? A parte essere andato a letto con Skyler, perché sono sicura che l'abbia fatto.

Neanche il trucco aiuta il mio aspetto, ho gli occhi gonfi, i miei capelli hanno deciso di fare i bastardi, e mi stanno tutti all'aria. E niente, un cappello andrà benissimo.

Vivevo tanto bene senza lui intorno. Perché diavolo non è rimasto in Europa?

« Maddie, me la sto facendo addosso! Se non esci dal bagno, giuro che piscio sul tuo letto! » grida Jolene, battendo il pugno nella porta. Sospiro e mi passo l'ultima volta le mani nei capelli, per sistemarli.

Apro la porta del bagno ed esco a testa bassa, evitando lo sguardo di Jolene. Ovviamente il mio piano fallisce, perché mi afferra il braccio e mi costringe ad alzare lo sguardo e fissarla dritto negli occhi.

« Perché hai pianto? », so che ieri notte mi ha sentito, ma non ne ho voluto parlare con nessuno. Harry mi ha accompagnata nella mia stanza, fingendo che non sia successo niente, soltanto per evitare di farmi stare peggio.

E penso anche a lui. Non so più cosa diavolo mi sta succedendo. Di solito, quando vedo un ragazzo piangere, rimango scioccata o rido. No, perché è davvero strano vedere un ragazzo piangere, e io ieri sera ne ho visti due.

Beh, Shane probabilmente piangeva perché si sentiva in colpa per la cazzata che ha fatto, dato che ne parlava.
Ma Harry? Harry non ha fatto niente, eppure la tristezza dipinta sul suo viso mi ha fatto venire i brividi.

Perché, era come se volesse far fondere le nostre anime e prendere un po' del mio dolore, a costo di vedermi nuovamente sorridere. A volte non capisco neanche perché siamo così legati. È come se sentisse veramente ciò che provo.

Il mio vicino è uno stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora