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Malia, con una consapevolezza in più, si era avviata (prima in punta di piedi per non disturbare Theo e Liam che stavano ancora parlando, poi camminando normalmente) a casa di Lydia. Ancora non era certa della loro amicizia, ma comunque se doveva parlare con qualcuno -e sicuramente doveva farlo- sapeva che Lydia era la persona perfetta per farlo. Lei aveva sempre la soluzione giusta per tutto. Probabilmente Malia la invidiava per la sua perfezione e il suo sempre essere a posto e in ordine, ma il suo orgoglio le impediva di accettarlo.

Quando arrivò a casa della ragazza, suonò il campanello e dopo qualche minuto (probabilmente Lydia stava dormendo, era tardi) questa aprì. Aveva i capelli in disordine, era struccata, gli occhi erano gonfi dal sonno.

<<Malia? Che ci fai qua alle -Lydia, la voce impastata, si sporse alla sua destra, dove probabilmente c'era un orologio- una?>> Malia rimase stupita. Non si aspettava che fosse così tardi. Certo, pensava che fosse tardi, ma non così tanto.

<<Ehm... Sì... Dovevo parlarti... Sono successe alcune cose... Così ho pensato di venire a parlartene... Anche perché non ho nessuno con cui confidarmi e... Be'... Dopo Kira, con la quale non vado molto d'accordo, tu sei l'unica femmina del branco...>> Tutto il sonno che Lydia sembrava avere solo pochi secondi prima scomparì alla frase sono successe alcune cose.

<<Hai scelto proprio il momento giusto. Mia madre stasera non c'è, ha un impegno di lavoro, e possiamo parlare tutto il tempo che ti serve. Anzi, se vuoi ti porto pure un tè e con calma parliamo di queste "cose" accadute. Okay?>> Malia fu stupita da tanta ospitalità, ma dentro di sé sapeva che Lydia non aspettava altro e che l'avrebbe accolta a braccia aperte anche se si fosse presentata nell'orario più impensabile di tutti. Così annuì e si accomodò sul divano mentre Lydia si avvicinava alla cucina per cominciare a preparare il tè.

Dopo qualche minuto la rossa si accomodò sul divano porgendo all'altra una tazza fumante e con fare teatrale annunciò che da quel momento sarebbe stata tutta orecchie. Così Malia chiuse un secondo gli occhi per riordinare i pensieri e fare un veloce smistamento di eventi da dire e eventi da non dire e velocemente arrivò al punto che non avrebbe avuto filtri nel parlare con Lydia. Sarebbe stato difficile, ma l'avrebbe fatto.

<<Bene. Sai che stavo con Stiles no? -Lydia fece per controbattere, ma Malia la fermò prima- no, Lydia, le domande dopo, se no poi perdo il filo del discorso. Da qualche tempo mi sono accorta che quando stava con me il suo battito non aumentava. Mentre quando, invece, guardava te o viceversa -quando tu lo guardavi- sembrava che il cuore gli stesse per schizzare da un momento all'altro. Più o meno la stessa reazione che ho io quando becco l'odore di Raeken intorno alla mia vecchia tana. Per un bel po' di tempo ho lasciato perdere queste due cose, fino a quando mi sono messa a posto le idee ed ho capito.>> Un lungo e tortuoso discorso uscì dalle labbra di Malia  -Lydia pendeva dalle labbra del coyote- accompagnato da alcune lacrime qua e là. I momenti che accompagnarono il discorso furono così tesi che c'era un silenzio tombale.

Alla fine Lydia aveva le sue iridi verdi fisse in quelle nocciola della bionda e rimasero così per un breve tempo, senza che nessuna delle due -un po' per l'emozione, un po' per mantenere la concentrazione- avesse bevuto un sorso di tè, che durante tutto ciò doveva essersi raffreddato.

Qualche secondo dopo si sentì un trillo abbastanza prolungato. Malia, gli occhi quasi spaventati, si girò verso Lydia.

<<Non è mia madre. Lei entrerebbe con le chiavi e non correrebbe il rischio di svegliarmi.> Malia sentì il sollievo espandersi per tutto il suo corpo.

<<Non ti preoccupare, vado io.>> La bionda si sentiva come in debito per aver passato un macigno così pesante nelle braccia di Lydia e doveva sdebitarsi, anche se si era liberata di un peso sulle spalle altrettanto pesante (o almeno lei si sentiva così). Inoltre la rossa doveva metabolizzare tutto quello che le aveva detto.

alone |theo raeken|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora