Cap. 1

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-Come dicevo, quello sarebbe stato il giorno peggiore della sua vita.
-Come mai?
-Beh... perché quel pomeriggio il suo fidanzato la lasciò per un'ochetta sciupa-ragazzi del liceo. Per di più venne derubata in metropolitana.
-Oh...
-E non è finita: i genitori erano divorziati. Il padre le voleva un bene infinito e lei ricamimbiava. Purtroppo, però, venne mandato via di casa dalla moglie, una donna perfida e maligna. Ogni volta che tornava da scuola la picchiava e lei, poverina, non poteva fare niente, a parte sentire la mancanza del suo papà.

A mia figla cadde una lacrima di pena.
-Tesoro non devi piangere perché è proprio grazie a queste sue sventure che conobbe la persona con la quale la sua vita diventò finalmente felice.

-Allora stavo dicendo... ah si! Quindi lei era davvero una ragazza sfortunata. Non aveva amiche e quando successe quel fatto, nella metro, nessuno l'aiutò, chi per paura dell'agressore, chi per menefreghismo.
Quando tornò a casa raccontò dell'accaduto ma la madre, pensando avesse inventato una scusa per non dire che aveva perso tutto, la mise in punizione senza farla mangiare per tutta la serata.
Provò a spiegarle che non era stata colpa sua, che l'aveva obbligata, ma la donna non volle sentire ragione, la definiva una ragazza troppo indisciplinata.
Così la rinchiuse a chiave nella camera.
Non ne poteva più. La sua vita era terribile e non c'era nessuno che le voleva bene. Pianse tantissimo, ma proprio tantissimo, prima di giungere ad una sola e semplice soluzione. Suicidarsi. Suicidarsi per trovare la felicità. Ormai aveva deciso.

In quel momento entrò mio marito in casa. Ogni volta che lo vedevo me ne innamoravo sempre di più. Aveva i capelli biondo scuro, gli occhi color nocciola e quando sorrideva il cuore mi batteva fortissimo, oltre ad essere la persona più dolce e gentile del mondo.

-Dove sono le mie principesse??
-Siamo qui, caro!
-Ciao amore- abbracciò nostra figlia e poi mi venne a dare un bacio sulla guancia -ciao anche a te bellezza- sussurò. Feci una piccola risata.
-Di che parlavate?
-Di una ragazza molto sfortunata che era triste e voleva suicidarsi, ma grazie a qualcuno divenne felice.
Mio marito mi guardò con occhi sbarrati. Io anuii con la testa.
-È arrivato il momento. Oggi un ragazzo l'ha presa in giro.
-Capisco... beh posso ascoltare anche io?
-Ok.

La ragazza fece sedere il padre sul divano, il quale la invitò ad appoggiarsi sulle sue gambe.
Uno abbracciato all'altro erano pronti a sapere come proseguiva la storia.

-Quindi, come ho detto, si voleva suicidare. Aprì il balcone della sua piccola stanza.
Quella sera era particolarmente fredda e tirava un forte vento, arrivato da poco.
Aveva ancora le guance bagnate di lacrime quando, con mano tremante, afferrò la ringhiera del terrazzo. Per un'ultima volta si girò verso la sua casa, per poi alzarsi in equilibrio su quel pezzo di ferro. Fece un profondo respiro.
Era pronta per buttarsi, ma una luce gialla luminosissima l'accecò e cadde all'indietro.
《Ohi!! Che dolore. Ma cos'è successo?!》
Mentre continuava a massaggiarsi la testa si alzò e potè notare che, nell'oscurità della notte, si stavano congiungendo più puntini luminosi, formando una... scala.
《Ciao.》
Un ragazzo biondo, alto e robusto con indosso una camicia bianca e pantaloni marrone chiaro la stava percorrendo.
Lei era rimasta senza parole per la troppa bellezza del giovane. Pensava di essere già in Paradiso.
《Sono morta?》 chiese infatti.
《No, non sei morta ed io sono qui per permettere che non accada.》
《Chi sei tu?》
《Sono il Principe dell'Universo. Ora vieni con me. Voliamo insieme fra le stelle.》
《Ok. Sono impazzita. Ho sbattuto davvero forte la testa.》 la ragazza non credeva a quello che le diceva lo sconosciuto. Non si poteva volare tra le stelle.
《Tu lasciati guidare da me e vedrai che non ti succederà nulla.》
《Perché dovrei fidarmi?》
《Perché ho impedito che facessi un'enorme sciocchezza》
《Ok...》
E fu così che prese la sua mano, chiuse gli occhi e improvvisamente tutto l'odio che aveva nel cuore sparì.

-Wow... e poi come continua???
-La mamma ora è stanca, magari possiamo continuare domani il racconto eh? Adesso vai a fare i compiti.- stampò un dolcissimo bacio prima a nostra figlia, sulla guancia, e poi a me, sulle labbra.

******
Ciao!
So che all'inizio può sembrare molto triste come situazione, ma fidatevi, ho tante idee e la storia che ho in mente è davvero bella. Però bisogna andare con calma.
Se vi è piaciuto il capitolo lasciate stelline e commenti.
Mi scuso per eventuali errori e al prossimo capitolo!!♡

LadyFla :-*

Il Principe dell'UniversoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora