Cap. 3

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Din dong!

Erano le 21:00 e come promesso mio marito era appena tornato dalla sua fabbrica: era il direttore di una delle catene più famose di giocattoli per bambini. Non per questo, però, nostra figlia aveva una camera colma di giochi. Non volevamo troppo viziarla e quindi possedeva il giusto numero di svaghi, come tutti i bambini.

-Ciao amore- mi disse con tono nervoso.
-Ciao... cos'è successo?
-Niente è che oggi confrontando le altre aziende abbiamo notato che la nostra sta perdendo molti clienti e non sappiamo il motivo. I giochi sono funzionanti, ben decorati e piacciono.
-Oh capisco... beh vedrai che tutto si sistemerà
-Lo spero cara... lo spero.
-Ciao papà- mia figlia andò ad abbracciare il diretto interessato.
-Ciao piccola mia- disse con un sorriso leggermente forzato in viso, mentre le accarezzava con dolcezza i capelli bruni.
-Papà ho preparato tutto per il racconto!! Come mi avevi detto tu!
-Si... il racconto. Beh allora sediamoci.
-A... a cosa eravamo arrivati?- chiese mentre sorseggiava la cioccolata calda.
-La ragazza e il ragazzo si diedero la buonanotte e il Principe se ne andò.
-Giusto giusto! Beh le giornate per lei passavano veloci al pensiero di incontrarlo ogni sera. Stranamente era come se tutti i suoi problemi avessero assunto un ruolo di secondo piano, lasciando spazio a emozioni mai provate prima.
-Che tipo di emozioni papà?
-Beh sai quando non vedi l'ora di incontrare qualcuno? O quando al solo pensiero della sua voce ti viene la pelle d'oca? O quando tutto intorno a te sembra non avere più senso a parte lui? Ecco, così si sentiva la giovane- risposi prontamente io.
Poi lasciai la parola a mio marito.
-Ogni sera il Principe dell'Universo le si presentava davanti il suo balcone e con una mano, la sollevava in aria e insieme volavano tra le città, le campagne, le foreste e gli oceani.
Ma il loro posto preferito rimaneva quello scoglio illuminato dalla Luna.
Per chiunque quel posto poteva sembrare un semplice scoglio come tutti gli altri, per niente speciale.
Ma non per loro due. Quello era il luogo in cui si erano conosciuti meglio. Su quello scoglio si raccontarono le loro storie, paure e desideri.
《I tuoi sogni quali sono?- chiese il Principe.
《Io non ho sogni》
《C-che cosa? Non puoi non avere un sogno nel cassetto》
《Perché dovrei averne uno? Tanto non realizzerò mai niente nella vita》
《Ovvio che no se continui a ripeterti che sei inutile. Ti prego ascoltami》
Le prese il volto tra le pallide ma morbide mani, in modo che i suoi occhi incrociassero quelli di lei.
《Non c'è un motivo valido per cui tu non dovresti realizzare i tuoi sogni》
《Ma...》
《Shh! Niente "ma". Non posso permettere che ti sottovaluti così tanto, quando invece sei una ragazza meravigliosa! Sei la creatura più bella che abbia mai visto》
I loro visi erano sempre più vicini. Sentivano i respiri irregolari l'uno dell'altro. Ad un tratto la ragazza si ritrasse ed assunse un'aria spaventata.
《Che è succeso?》chiese.
《Cosa non è successo in realtà》disse lui con aria affranta. 《Perché ti sei allontanata?》
《Non posso. Non posso innamorarmi. Soffrirei solo. No non posso... non dinuovo.》

Mi scese istintivamente una lacrima pensando a quelle parole ma me l'asciugai prima che mia figlia mi potesse vedere.

-Come dicevo, la ragazza aveva quindi paura di provare sentimenti, dopo tutto quello che le era successo. Ma soprattutto aveva paura per lui. Ogni persona a cui teneva aveva fatto una brutta fine e non voleva che lui soffrisse.
《Riportami a casa perfavore》 rispose tristemente.
Per tutta la durata del viaggio non si parlarono.

Davanti il balcone i due si scambiarono un ultimo sguardo e la giovane notò che dall'occhio destro del Principe, stava scendendo una piccola lacrima azzurrina.
Non riusciva a vederlo così. Sussurrò un "ciao" e corse dentro camera sua tra le calde coperte.
Il Principe la stava ancora guardando e non riusciva a non pensare a quanto gli sarebbe piaciuto poter stare abbracciato nel letto con lei.
Alla fine decise di andarsene con ancora il cuore spezzato dalle parole pronunciate dalla fanciulla poco prima.

Driiin driiin

-Amore è il tuo telefono- dissi a mio marito.
-Chi sarà mai. Pronto? Cosa?!?!? Non è possibile!! Vengo subito.
-Cos'è successo?!?
-Anche un'altra azienda ci ha superati e quindi devo correre in ufficio per sistemare la situazione.
-Ma... ma la storia?
-Magari domani tesoro mio. Ora vai a dormire che è tardi
-Va bene mamma...
-Sogni d'oro- le feci l'occhiolino.

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Se il capitolo vi è piaciuto lasciate stelline e commenti!!♡
Mi scuso per eventuali errori e al prossimo aggiornamento,

LadyFla :-*

Il Principe dell'UniversoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora