Cap 3

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31 gennaio

Ormai erano due mesi che stavo con Daina, il nostro amore fu incoronato il 24 gennaio a notte, eravamo andati per campi visto che non avevo casa libera e visto che lei voleva un'esperienza nuova, elettrizzante decisi di andare a Corrilago.

Corrilago ma anche detto comunemente lago era isolato e quindo perfetto per noi.
Ci sedemmo su delle panchine , lei iniziò a baciarmi selvaggiamente.
La fermai.

'Ao ma che c hai fame?' Esclamai scazzato.

'Amo che palle che si, vabe tiè, pijate sto regalo e zitto' mi tirò sorridendo con la sua magnifica dentatura una bustina verde fluo. La presi, aprì e dentro c'era una piccola scatolina.

Contento la aprì ma appena capì cosa c'era persi degli anni di vita.
Mi mancò l'aria, iniziai a tossire e a sudare.

Questa era pazza.

'Oddio amore mio, bellissimi questi due anellini, ti amo vita!' parlai senza sapere il vero senso del discorso.

Ci infalammo le fedine e facemmo la l'amore.

Stavo allestendo la tavola per la cena imminente, questo capodanno lo avrei passato con i miei amati amici piu quella vacca della mia fidanzata.

'Amoooooo'

'Amoooooo '
'Amooremio'

Urlava Diana, feci finta di non sentirla per almeno un'ora ma mi venne sotto il muso e mi professò amore eterno, non capivo cosa si prendeva , ma di certo quello spacciatore aveva cose buone e molto efficaci.

Sentì il campanello suonare , andai ad aprire ed erano Gianni e tutti gli altri. Li ringraziai profondamente per quel arrivo immediato e li feci entrare.

'Eeee ho portato un po' de piccioni, du cinghiali e npo de vino, do li metto?' Urlo' Lucone.

'Damme er vino ce penso io' parlò Franco

A tavola urlò Dainè.

Ci sedemmo e inziammo a mangiare, chi si abbuffava come Bella e Gianni, chi guardava il piatto tipo Elga e chi beveva tipo Franco.

'Elga tesoro, ma perche non magni? Guarda che io sono una grande cuoca.' Disse la ragazza dai capelli rossi.

Elga si alzò e andò al bagno.

'Ma c ha problemi co er cibo sta bardascia? Ma è bulimica? Non è che me vomita sopra le piante grasse?' gridò Dana Daina.

'Senti se una non magna come magni tu non vordi che c ha problemi!' esclamò Bella correndo come una pazza verso il bagno.

Leopold si mise le mani nei capelli e poi prese il vino, era ora di bere.

Franco ubriaco già da un pezzo pensò di essere un power renger, urlava come un matto e scappava in ogni dove.

Gianni vomitava la parmigiana e Lucone preparava i botti d'artificio.

E Daina, boh non si seppe niente di lei, sparì fino al conto alla rovescia.

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BUON ANNO E TANTI DI QUESTI ANNI COSÌ.

Tutti brindavano tranne Leopoldo, lui era tremendamente provato, uscì di casa piangendo con una Daiana alle sue costole.

Tanti auguri Leo.

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