Gianni, Elga, Bella e Franco stavano programmando una gita didattica a Milano.
Erano gasati e potevo vedere el tac che in quel tavolo al bar tabargin spulciava tra le case disponibili per il periodo deciso.
Ci sarebbero andati per il compleanno di Elga.
Li vedevo fantasticare sulle cose da fare, sulle serate sfascio che avrebbero fatto.
E mi sentivo male.
Pensai al mio cane Jon.
Era la mia unica certezza, l'unico che mi era rimasto.
Da quando Lucone aveva quasi abbandonato il gruppo per la danza classica e per una settantenne di cui si era innamorato mi sentivo solo. Così cercai di apprezzare deskirè.Ma con i giorni che passavano mi sentivo sempre più da schifo.
-ce la faccio, la lascio.- ripetevo sempre.
Ma non lo facevo mai.
Mi ricordai di quando a ferragosto Deskinèlla aveva organizzato una cena a casa mia e di tutto quello che aveva mangiato, durante la cena aveva ribadito il fatto di volere un figlio.
Pensai al suicidio.
-ao lello ma ce stai?- chiese Franco facendomi ritornare nel mondo reale.
-oh Tac scusa ma stavo sovrappensiero.-
-aaah stavi a pensa a deskiny?- disse Bella.
-che je rode?- aggiunse Elga.
Mentre Gianni mi guardava con disappunto.
-niente regà, io cho paura che questa armane gravida.-
-ma che te si mpacito?- urlò Franco mettendosi le mani sulla faccia.
-dobbiamo eliminarla.- aggiunse prima di svenire.
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un mese e già ti amo.
Fanfictiontutto successe in quel mese. riuscirò io, Leopold Roxano, a sostenere un sentimento del genere?