Capitolo tredici

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La baciò di nuovo,questa volta più appassionatamente,le accarezzava la schiena delicatamente.Gretel ricambiò il bacio,si lasciò trasportare dal movimento delle labbra del ragazzo,gli mise una mano tra capelli e  l'altra l'appoggiò sul collo.Tobias la tirò verso di sé e la strinse forte,Gretel l'abbracciò a sua volta,la sua mente era offuscata dai sentimenti che stava provando.Quando Tobias cercò di stenderla sul letto lei si liberò dalla presa:《Non possiamo,è sbagliato》《Cosa c'è di sbagliato?》《Bhe,lo sai...》
《Non mi importa se sei ebrea》
《Invece dovrebbe.Io e te non dovremmo nemmeno parlarci figurati questo...》Tobias abbassò lo sguardo:《Secondo voi io non sarei degna nemmeno di guardarti in faccia...》
《Secondo loro.》marcò questa parola:《Sai che non la penso così e tu mi fai solo capire che ho ragione》
《Perché?》《Ma guardati!Sei bellissima!Sei la persona migliore che abbia mai incontrato,sei sempre così solare nonostante tutto quello stai passando...Ti ammiro.Ecco cosa mi fa capire che non te lo meriti》Lui era l'unica persona che guardava Gretel come meritava di essere guardata,lui la apprezzava per quello che era,senza tener conto dei pregiudizi.Gli occhi le si riempirono di lacrime,per quanto la faceva sentire bene,era sbagliato.Prese il suo diario e si diresse verso l'uscita:《Ti prego non andartene...ho bisogno di te》si bloccò sulla soglia.Perché anche lei non poteva essere felice?Tornò indietro.Sapeva che se ne sarebbe pentita.

L'ebrea e il soldatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora