Day 3

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Yoongi era seduto sulla poltrona, accanto al letto di Jimin. Era scomoda, ed aveva iniziato ad odiare quel posto. Ma era l'unico modo per stare accanto al minore in auel momento.

I medici avevano detto che aveva perso molto sangue, si era conficcato il coltello in profondità, andando ad infastidire un nervo che gli aveva così permesso di muovere il piede.

Era tutto molto confuso, nella mente di Yoongi, ma i medici avevano detto che quel gesto, forse, sarebbe potuto servire a Jimin per credere di poter camminare di nuovo; e ciò era quello che gli serviva.

Al minore serviva qualcosa per fargli credere in se stesso, non le parole, non le carezze, ma un gesto netto. Ed era ciò che aveva compiuto. Non lo aveva fatto per quel motivo, perché non poteva immaginarlo; ma, rendendosi conto di aver provato dolore, aveva sorriso, comprendendo di poter tornare veramente a muoversi sulle proprie gambe.

Jimin aprì gli occhi lentamente, osservando come, ancora una volta, si trovasse in una stanza di ospedale. Spostando lo sguardo vide il maggiore.

Non appena questo notò che Jimin si era svegliato, gli si avvicinò, asciugandosi qualche lacrima e stringendogli la mano.

"Hyung...", sussurrò il minore.

L'altro rispose con un semplice "Jiminnie", appena udibile da questo, che, nonostante tutto, sorrise.

"Posso tornare a camminare".

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Indovinate chi domani ha il giorno libero?

Iooooo!!!

In compenso lavoro venerdì pomeriggio e sabato mattina

TwT

🌹Walk for me /YoonMin/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora