CAPITOLO 2

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-Nora, mi senti?... Ti prego tesoro, apri gli occhi...
Sento una voce. Sembra ovattata e lontana, l'unico rumore in tutto questo buio.
Ci sto provando ad aprire gli occhi, ma mi sento persa, non riesco a sentire il mio corpo, non trovò la strada per risalire. Il panico inizia ad impossessarsi di me. Ma ecco, sento una pressione, forse alla mano, non so, qualcuno la sta stringendo, credo. Provo a rispondere alla stretta, ma non so se ci sono riuscita.
-Stefan! Mi ha stretto la mano, significa che mi sta sentendo! Forza amore, torna da me... Rivoglio la mia balenottera...-, mormora la voce colma di preoccupazione.
Balenottera?! Ok, questo è Damon.
L'irritazione per quel soprannome mi aiuta. Ricomincio ad avere la percezione del mio corpo e riemergo dal buio opprimente. Spalanco gli occhi, puntandoli al soffitto ed espiro di colpo, probabilmente avevo trattenuto il fiato per tutto quel tempo.
-Balenottera?!-, esclamo, sollevandomi con il busto dal tappeto per guardarlo male.
-L'ho detto per farti reagire, e a quanto pare ha funzionato-, si giustifica con un sorriso luminoso.
Sbuffo infastidita ma non rispondo: infondo ha ragione.
-Come ti senti?-, chiede Alaric porgendomi una mano per aiutarmi ad alzare.
Afferro la sua mano e, sostenuta da Damon alle mie spalle, mi rimetto finalmente in posizione eretta. Barcollo per qualche secondo, ma fortunatamente Damon mi afferra, impedendomi di cadere, per poi accompagnarmi fino al divano.
-Sto bene, credo... Ho avuto soltanto un leggero capogiro, nulla di grave-, spiegò con un leggero sorriso.
-Ma che è successo? Ricordo di aver provato un terrore improvviso per il messaggio e poi... il buio-, mormoro confusa.
-Ti sei bloccata e poi sei crollata a terra priva di sensi-, spiega Matt.
-Io ero accanto a te e quando sei svenuta ho sentito un'ondata di calore sprigionarsi dal tuo corpo...-, rivela Damon, con uno sguardo preoccupato.
-Davvero? Mmm...-, mormora Bonnie fissandomi.
All'improvviso si alza dalla poltrona e mi si avvicina lentamente per poi inginocchiarsi ai miei piedi che la guardo confusa e curiosa.
-Credo mi sia venuta un'idea, per quanto assurda, su ciò che è accaduto...-, spiega, guardandomi dritta negli occhi.
Allunga le mani verso il mio viso. -Posso?
Annuisco semplicemente e lei le appoggia in corrispondenza delle mie tempie. La vedo chiudere gli occhi e di riflesso la imito.
Damon continua a stringermi la mano, mentre il silenzio regna sovrano.
Dopo qualche istante iniziò a percepire un calore che dal petto si irradia nel resto del corpo.
-Ahi!-, esclama Damon lasciando la presa.
Bonnie si allontana ed apriamo gli occhi insieme.
-Allora?-, chiedo.
-Damon, cos'hai sentito?-, gli domanda.
-Beh, non capisco come sia possibile ma... credo di essermi scottato la mano-, risponde confuso.
-E tu, Nora?
-Ho sentito caldo prima nel petto e poi nel resto del corpo...
-Questo che cosa significa, Bonnie?-, si intromette Caroline, anticipando la mia domanda.
Tutti abbiamo gli occhi puntati sulla ragazza in attesa di una risposta che possa mettere ordine in tutta questa confusione.
Bonnie mi osserva in silenzio ancora per qualche secondo, poi prede fiato ed inizia a parlare:-Ho la risposta a tutte le vostre domande su di te, Nora-, dichiara.

N.d.A.
Saaalve! Ecco il secondo capitolo!
Mi dispiace, lo so che è breve, però mi sembrava adatto interrompere qui il racconto per oggi, giusto per creare un po' di suspense... Non odiatemi troppo: prometto un nuovo capitolo per domani!
Fatemi sapere che ne pensate!

Salvatore's Baby (SOSPESA)Where stories live. Discover now