032/2 - Descrizione dell'Oggetto

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Descrizione: SCP-032-IT è una statua bronzea, di colore verdaceo opaco, dalle sembianze di un giovane dal fisico atletico e dai lineamenti simili a quelli della scultura greco-romana, che indossa una corta toga.

Le giunture di SCP-032-IT sono articolate, il che permette a SCP-032-IT di cambiare posizione; è dotato di una struttura tubulare parascheletrica che nelle giunture è collegata con giunti cardanici, il che gli permette movimenti fini, anche delle articolazioni distali, molto simili a quelle di un essere umano. SCP-032-IT, inoltre, è capace di movimento autonomo, che viene percepito da chi lo osserva come molto "naturale" ed è capace di articolare vocalizzazioni umane, con le quali è in gradi di sostenere conversazioni di senso compiuto.

SCP-032-IT è autocosciente, e si esprime in etrusco antico, in greco antico ed in latino classico, e apparentemente non è in grado di imparare diversi idiomi; è tuttavia capace di imparare nuovi concetti e definizioni con le stesse capacità cognitive di un essere umano adulto medio.

Similmente ad una regolare statua in bronzo, SCP-032-IT non è un blocco unico di metallo ma è cavo all'interno; tale interno non è però vuoto, ed oltre al già citato sistema strutturale tubulare, ospita un complesso sistema di ingranaggi la cui tecnologia costruttiva è compatibile con quella delle macchine antiche. È degno di nota che la sezione meccanica KY94, situata in regione toracica anteriore, combacia al 98% con l'architettura del Meccanismo di Antikytera. L'intero complesso di ingranaggi permette ad SCP-032-IT di effettuare la movimentazione fine delle proprie membra; è tuttavia ignoto quale sia la causa motoria principale, poiché la sua struttura non lo rende altro che un complesso audioanimatrone, come si evince dallo schema strutturale completamente ricostruito mediante analisi radiografiche.

Se danneggiato, SCP-032-IT è in grado di riportarsi alla propria condizione originaria, con modalità affini al risanamento biologico delle ferite; il processo è però significativamente lento, e se comparato al processo di cicatrizzazione di un essere umano è nell'ordine di 7-8 volte più lento. SCP-032-IT è in grado di rigenerarsi anche dopo aver perso gran parte della propria massa, inclusa la meccanica interna; tuttavia SCP-032-IT non riesce più a risanare completamente la propria superficie a seguito della permanenza forzata sul fondo oceanico (vedere il Diario di Recupero).

SCP-032-IT non ha bisogno di nutrirsi; se tuttavia ha bisogno di autoripararsi può richiedere affinché gli vengano forniti dei piccoli frammenti bronzei (che non superino i 5 cm³) da ingerire, che finiscono in una sacca metallica situata nella sua area addominale. Esami alla spettroscopia fotoelettronica hanno rivelato che i pezzi ingeriti vengono lentamente assorbiti dalla sacca, che per la durata del fenomeno risulta di una temperatura di 2±0.1 ºC più alta del materiale circostante, ad un tasso di 0.78 g/die.

Se interrogato riguardo la propria identità SCP-032-IT sostiene di chiamarsi Spurinna, e di essere un aruspice. Afferma che si trova "sotto il nuovo cielo" dall'anno 790 BCE, ma afferma di avere almeno 900 anni in più. Se interrogato sul significato di "nuovo cielo" riferisce di essersi accorto di non essere più nel "posto da cui viene", anche se era molto simile; afferma inoltre che nel nuovo cielo non ha trovato altri aruspici o àuguri "simili a lui".

SCP-032-IT - HaruspexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora