Capitolo 16- Between the memories

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POV LAUREN

Ci sono momenti nella vita di una persona in cui semplicemente tutto sembra andare per il verso giusto,ti alzi la mattina e sei felice,ti senti soddisfatto per quello che fai,per quello che sei. I colori non ti sono mai sembrati più accesi e brillanti,gli odori più vividi e memorabili,tutta la percezione che hai delle cose cambia,migliora e non ne conosci sul serio il motivo,o forse lo conosci ma non sei pronto ad ammetterlo a te stesso. Non sempre le cose vanno bene ed è proprio in quei momenti che si dovrebbe essere più positivi,ricordare che la vita è anche fatta di attimi emozionanti,aggrapparsi così disperatamente a tutto il buono che puoi custodire per non cadere nel vuoto. Si soffre,tutti soffrono e chi non sembra soffrire lo nasconde bene o,forse,è troppo impegnato a vivere di illusioni. La consapevolezza non porta mai alla felicità perché conosci tutto il marcio che si nasconde del mondo,ma conosci anche tutto il bello che,nonostante sia scomparendo,ancora persiste e non sembra intenzionato a mollare. Ci sarebbero un sacco di motivi per cui non essere soddisfatto e felice,ma appena trovi un piccolo motivo per lottare tienilo stretto,perché sarà la sua salvezza.

L'essere umano è capace di vivere da solo ma semplicemente non vuole farlo,la solitudine spaventa perché ci scontriamo con la parte più ignota di noi. Nel silenzio scopriamo noi stessi,questa consapevolezza ci spaventa. Ci relazioniamo agli altri,creiamo legami con persone che pensiamo siano giuste per noi,che potrebbero migliorarci,con cui troviamo affinità,con cui stiamo bene e ci divertiamo,cerchiamo un appoggio perché affrontare il mondo da soli fa paura. Siamo fragili,abbiamo bisogno di conferme,di affetto,di comprensione,di fiducia,di amore. Ci circondiamo di persone ma a volte non sembra abbastanza,a volte ti senti semplicemente in balia degli eventi,ti senti solo perché non pensi che mai nessuno potrà capirti,ti affidi a te stesso anche se ne sei terrorizzato.

Per questo mi ritengo fortunata,nel mio micromondo fatto di notti solitarie,ho incontrato persone su cui poter contare,mi sono realizzata come persona e ho compreso che non serve per forza affidarsi agli altri,che sono molto più forte di quanto penso. Certo anche io ho le mie debolezze ma non mi fanno più paura,sono consapevole di essere fragile,ma ho molto per cui lottare quindi non mi abbatterò. Forse una parte di questa consapevolezza è dovuta a lei,senza di lei non avrei mai capito cosa significa stare soli e dover lottare per non cadere,grazie a lei ho scoperto il sacrificio,ho imparato ad amarmi e che non sono sola,che c'è qualcosa di più importante,che la vita è una e non dovremmo sprecarla,è preziosa,proprio come lei che mi guarda con i suoi occhioni cioccolato,preoccupata e improvvisamente triste. Grazie a lei ho capito cosa vuol dire mettere il bene di qualcun altro prima del tuo,cosa vuol dire condividere,cosa vuol dire prendersi cura di qualcuno e farsi accudire,sentirsi completi,sentire che hai trovato il tuo posto solo guardandola negli occhi. So cosa vuol dire mostrarsi ad una persona per quello che sei,metterti a nudo e far conoscere la parte più oscura di te,avendone paura ma sapendo di poterti fidare.

"Sei davvero sicura? Io sarò al tuo fianco in ogni scelta che farai,quindi se ancora non te la senti possiamo tornare un altro giorno",affermo percependo un'aura di nostalgia e tristezza colpire la mia piccola cubana. Noto i suoi occhi stranamente lucidi e il suo labbro inferiore tremare,noto il modo nervoso con cui si tortura le mani.

"Ne ho bisogno,non li vado a trovare da troppo tempo,solo stai al mio fianco,ti prego",dice quasi in un sussurro. "Sempre",la rassicuro per poi prenderle una mano e stringerla,come per infonderle un po' di coraggio. Sono passati pochi giorni da quando siamo arrivati a Cuba,questa mattina abbiamo avuto un intenso photoshoot e così Camila,approfittando del pomeriggio libero,mi ha chiesto di accompagnarla a Cojimar,la sua città natale,per far visitare ai suoi nonni. Non ci ho pensato un secondo ad accettare,ci siamo preparate e siamo partite subito,avvertendo solo Normani e Dinah che hanno insistito per venire con noi,ma alla fine hanno capito che sarebbe stato meglio lasciare me e Camila da sole.

OPEN THEM AGAINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora