Capitolo 6

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Sento la porta aprirsi e capisco che Federico è rientrato. Decido di fingere di dormire.
Sento accarezzarmi il ciuffo delicatamente.
"Vorrei vederti sempre così rilassato." Mi accarezzò una guancia.
"Mi sei mancato così tanto. Vorrei dirti tutto mentre piango perché so che non riuscirei a non farlo e poi sprofondare tra le tue braccia. Io ci provo ad avvicinarmi nano però tu mi devi aiutare." Concluse così per poi lasciarmi un piccolo bacio sulla guancia. Poi lo sentì allontanarsi.
Non volevo più rimanere nel letto così dopo un po' "mi svegliai".
"Hey" dissi. Dovevo essere meno freddo. Quel discorso mi aveva lasciato perplesso. Cosa doveva dirmi. Io vorrei così tanto essere meno freddo ma ho paura.
"Buongiorno"
"Già sei tornato?" Chiesi
"Ti avevo promesso che sarei tornato presto" disse e sorrisi.
"Vieni qui" lo richiamai.
Era sorpreso ma non se lo fece ripetere due volte.
Mi alzai poggiando la schiena allo schienale e lui si sedette vicino a me.
Lo presi e lo feci sedere tra le mie gambe. Poggiò la testa sulla mia spalla.
"Cosa ti prende ora?" Disse ridacchiando.
"Scusa se a volte...anzi sempre sono freddo. Ero arrabbiato con te ma ora ci stiamo avvicinando. Ho solo paura di prendere un'altra batosta."
"Non la prenderai. Devi solo permettermi di entrare nella tua vita"
"Già ci sei entrato" dissi bloccandolo
Sorrise.
"Vorrei che fosse sempre così sai. Mi piace stare con te."
Misi una mano sotto la sua maglietta e iniziai ad accarezzare la sua pelle.
Chiuse gli occhi.
Non dissi niente e lui fece lo stesso per un po' di tempo.
Tolsi la mano da sotto la sua maglietta.
"Mm...no" disse riprendendomi la mano. A quel contatto sobbalzai.
"Continua" mi pregó
Questa volta la mano la posai sulla sua guancia.
"Ben..." sussurrò.
"Dimmi"
"Promettimi che non ti pentirai di quello che stai facendo. Che non tornerai a trattarmi male."
"Non mi pento Federico"
Dissi e gli lasciai un piccolo bacio sulla guancia.
"Cosa ti prende nanetto"
"Ma la smetti di chiamarmi così?" Dico ma sorridendo. Ridacchiò.
"Se sei nano non è colpa mia"
"Disse lo spilungone"
Cominciò a ridere ed era una sensazione bellissima sentire la vibrazione del suo petto mentre faceva su e giù.
Si girò e mi buttò le braccia al collo abbracciandomi. Rimasi un po' interdetto ma poi lo abbracciai anche io.
Gli accarezzai il ciuffo.
"Giuro che se mi affeziono e mi lasci di nuovo solo vengo a cercarti. Poi vediamo chi è il nano"
Ridacchiò ma poi rispose.
"Questa volta non ti libererai di me tanto facilmente"
"Non voglio liberarmi di te"
Sorrisi.
Bussarono alla porta e sbuffai.
"Vai ad aprire" dissi
"Io non mi muovo di qui"
Bussarono di nuovo.
"Ben sono Jennifer"
Sbuffai.
"Questa mi ha rotto il cazzo" disse
"Gelosone" dissi ironico
"È un'oca" risi
"Dai fammi aprire" dissi.
"Va' dalla tua ragazza vi lascio in pace" disse
"Ma vieni qui" dissi bloccandolo e prendendo la sua mano.
Mi guardò
"Mi da fastidio quella"
"Possiamo solo aprire e vedere cosa vuole?!" Chiesi
"Mm..."
Aprì.
"Ben" disse e mi abbracciò lasciandomi un bacio a stampo. Federico uscì dalla stanza.
L'allontanai
"Devi dirmi qualcosa"
"Volevo solo stare un po' con te"
"Ti avevo detto che volevo stare solo"
"Eri con quello"
"Quello si chiama Federico"
"Va bene allora vado via"
"Ciao" dissi.
Mi guardò male e uscì.
Entrai nel panico. Dove era andato Federico.
Presi il telefono e lo chiamai. Buttó giù.
Uscì. Incrociai Matteo.
"Hai visto Federico?" Chiesi
"L'ho incrociato mentre andava in giardino"
"Grazie" dissi. Avevo addirittura ringraziato? Federico mi faceva male.
iniziai di nuovo a correre.
Quando ero in giardino lo vidi.
Era seduto sull'erba con la testa tra le mani.
Mi misi dietro di lui e lo abbracciai da dietro.
"Dove volevi andare tu eh?" Sussurrai al suo orecchio.
"Lasciami" disse
"No."
"Ti ho detto di lasciarmi" cercava in tutti i modi di togliere la mia presa dai suoi fianchi
"Mi spieghi cosa c'è che non va?" Alzai il tono della voce.
"No."
"Federico ti prego..."
"Va da lei"
"Io voglio stare con te. Ancora"
"Sei già stato con me. Lei è la tua ragazza"
"Si e da quando"
"Se vi baciate sempre e state sempre insieme!" Era infastidito
"È solo un passatempo Federico dai si vede"
"Allora torna dal tuo passatempo"
"Mi spieghi cosa c'è che non va?" Urlai. Qualche ragazzo si girò a fissarmi e decisi di abbassare la voce.
"Non voglio vedervi mentre vi baciate o vi fate le coccole."
"Non gli ho mai fatto le coccole davanti a te...anzi non le ho proprio mai fatto le coccole" dissi.
"A te invece le ho fatte" gli feci notare.
"Esatto dopo che sei stato con me in quella situazione l'hai baciata. Mi può dare fastidio?" Ma era seriamente geloso!
"Federico ragiona. Se io e te stiamo bene insieme non vuol dire che non possiamo frequentare altra gente. Mi vorresti dire che tu non vedrai più Matteo?"
"Matteo non da fastidio a nessuno"
"A me si"
"Lui non viene a rompere le palle in camera ogni mezz'ora"
Aveva ragione in realtà.
"Cosa devo farci io se viene. Oggi le ho anche detto che non volevo stare con lei cosa devo fare. Impara ad apprezzare anche i gesti più piccoli magari per farli una persona ci ha messo tanto" dissi
"Io li apprezzo. Tanto." Disse.
Mi alzai.
"Ora vado in camera. Fai quello che ti pare. Ho già dato uno schiaffo al mio orgoglio per venire qui e tu mi hai ripagato così" dissi e mi diressi verso la camera.

"Benjamin!" Mi girai. Christian.
"Hey Chri dimmi"
"Jennifer sta piangendo ha detto che tu l'hai trattata di merda"
"Le avevo detto che volevo stare da solo e lei è venuta in camera. È appiccicosa" dissi.
"Ci tiene a te"
"Se ci tiene rispetta le mie decisioni" dissi e lo superai per andare in camera. Ero stanco.

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