Capitolo 31

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Ci dirigiamo verso le sdraie affamati, ormai la mattina è già passata e sono le tredici e trenta. Abbiamo fatto tutti i giochi con gli scivoli che c'erano, e abbiamo completato quasi tutti i percorsi.

Prendo l'asciugamano e accuratamente lo avvolgo intorno al mio corpo per poi mettere in testa gli occhiali da sole. Frugo dentro la borsa per prendere il mio panino e quello di Charlotte, rispettivamente pieni di prosciutto, formaggio e insalata.

‹‹Charlotte, il tuo panino.›› dico tirandoglielo. Per fortuna lo prende al volo.

Iniziamo a mangiare, tutti riuniti su cinque sdraie sistemate a cerchio. Sorrido osservando i miei amici divertirsi; Matt e Taylor si tirano le salse dei loro panini addosso, mia sorella, Hayes e Aaliyah mangiano raccontando qualcosa di loro, Cameron e Lena si stuzzicano a vicenda, Nash parla con Madison, i due Jack discutono di musica e Isaac parla con Carter. Io invece sono sdraiata vicino a Shawn che mangio in silenzio il mio panino. Isaac di tanto in tanto ci lancia delle occhiate, come a tenerci sotto controllo.

Pochi minuti dopo, per provocarmi, Madison racconta un segreto che tenevo per me da quando avevo dieci anni e che avevo raccontato solo a lei:

‹‹Alyssa a dieci anni si è fatta la pipì addosso›› dice dal nulla, facendomi non solo imbestialire, ma anche imbarazzare.

Tutti scoppiano a ridere, nonostante la cosa non centrasse niente. In questo momento vorrei strappare quel sorrisetto furbo e compiaciuto dalla faccia della mia migliore amica.

‹‹Avevo la febbre alta, non tralasciare i dettagli importanti!›› dico per giustificarmi.

Imbronciata, mi tolgo l'asciugamano e vado a sedermi a bordo piscina. Immergo i piedi nell'acqua e quando penso di voler bagnarmi tutta visto che muoio di caldo, un fiato caldo riscalda la mia schiena. Shawn è esattamente dietro di me, accovacciato sui piedi che sorreggono il peso delle gambe.

‹‹Non ti sei offesa per quello che ha detto Mad, vero?››

‹‹No, lo ha già fatto altre volte.›› dico girando la testa verso la piscina.

Si siede accanto a me immergendo a sua volta le gambe in acqua.

‹‹Allora cosa c'è che non va? Sei tutta la mattina in questo stato.›› dice accarezzandomi una guancia.

‹‹Niente. Solo che quando penso che vada tutto bene si presenta un'altro problema che in automatico mi fa stare male.››

Si tuffa in acqua e mi dice di raggiungerlo. Vado ad appoggiare gli occhiali dentro la borsa e poi mi tuffo anch'io. Nuoto nella sua direzione fino a quando non lo raggiungo.

‹‹Non pensarci, va bene? I problemi ci saranno sempre.›› dice abbracciandomi. Le mie mani finiscono tra i suoi capelli bagnati, se non ci fosse lui non so come farei, penso mentre la sua bocca si avvicina per baciarmi. Non passano neanche venti secondi che i ragazzi ci vengono addosso, rischiando di farci finire sott'acqua.

Non potevo avere degli amici normali?

Come se non bastasse, ci schizzano, anzi, è come se ci stessero buttando addosso secchiate d'acqua visto la quantità che sono in grado di sollevare con le loro braccia. Cerco di ripararmi con le braccia meglio che posso mentre Shawn circonda la mia schiena con le sue braccia e nasconde la testa tra i miei capelli. Quando decidono che possa bastare e si fermano, penso di aver bevuto metà dell'acqua che c'era nella piscina; furiosi per aver disturbato la nostra quiete, ci dirigiamo più veloci che possiamo verso i ragazzi, prendendosi da parte mia uno schiaffo, mentre Shawn li tira sott'acqua facendoli bere. Le ragazze che provano a darsela a gambe sono le più divertenti.

‹‹Lo sapete che sono una tipo vendicativa?›› dico inseguendole.

La prima che acchiappo è Charlotte, che odia essere presa di peso e essere buttata in acqua. Vendetta numero uno compiuta.

Cercando di non scivolare corro dietro Lena, che viene sgridata dal bagnino visto che corre; non accorgendosi di me alle sue calcagna, la spingo verso l'acqua, facendola cadere nel punto più profondo. Sa nuotare ed è vicina al bordo in ogni caso. Seconda vendetta compiuta.

Madison è quella più difficile da trovare; probabilmente per non farsi prendere si è spostata in un'altra zona del parco. Non si sposta mai senza il cellulare, e conoscendola, avrà dimenticato di togliere la suoneria per non farsi trovare. Frugo dentro la mia borsa alla ricerca del mio telefono, e una volta trovato faccio partire la chiamata; la sua suoneria si diffonde subito nell'aria, così mentre cerca di mettere il silenzioso al telefono la trovo accovacciata dietro le siepi che separano le sdraie dal sentiero per gli scivoli.

‹‹Questa volta non mi scappi!›› dico buttando il telefono in borsa e saltando dall'altro lato. Cerca di liberarsi dalla mia presa inutilmente, le strappo il telefono di mano e butto anche il suo nella mia borsa. Lei non sa nuotare benissimo, così mi limito a buttarla in una zona in cui può toccare se scende di cinquanta centimetri; come previsto, si dimena pensando che l'acqua sia altissima, mentre appena scende poco poco di peso si rende conto che tocca perfettamente. Fiera di aver compiuto tutte e tre le vendette, torno alla sdraio dove il telefono suona; ovviamente è mamma che chiama per sapere se ci stiamo divertendo e a che ora rientreremo. Rifiuto la chiamata e le scrivo un messaggio.

A mamma:
Ciao mamma, scusa ma non posso parlare in questo momento. Qui va tutto bene, ci stiamo divertendo tutti un sacco. Dovremmo essere a casa per le diciannove, a dopo.

Un messaggio breve e preciso, a lei basta questo per rassicurarla.

‹‹Andiamo a fare un giro?›› mi dice Shawn sussurrando. Il suo naso sfrega contro il mio collo, mentre le sue braccia si incrociano sulla mia pancia. Questo semplice gesto basta per distrarmi. Seduto dietro di me si allunga per prendere i suoi occhiali da sole, e mentre se li sistema ne approfitto per appoggiare la mia testa nell'incavo tra testa e spalla.

‹‹Mh... non ho molta voglia, e poi ho appena trovato la posizione perfetta.›› dico facendo un sorrisetto furbo e accarezzando le sue mani sopra la mia pancia.

‹‹Va bene. Ammetto che anch'io sono comodo in questa posizione.›› dice stampandomi un bacio sulla guancia. Sulla mandibola. Scende con una scia di baci sul collo, facendomi chiudere gli occhi mentre mi beo delle sue carezze.

‹‹Shawn... è meglio se non diamo spettacolo.›› dico a malincuore.

‹‹Scusa, hai ragione. Solo che... mi viene naturale, come se fosse una cosa che faccio da sempre.›› dice appoggiando la fronte sulla mia spalla.

‹‹Ragazzi volete qualcosa dal bar?›› chiede Cameron indicando dietro di sé.

‹‹Due bottigliette d'acqua, Charlotte si è bevuta tutta quella che avevo portato da casa.›› dico.

‹‹Per me niente.›› dice Shawn.

‹‹Okay.›› dice Cameron mentre gli passo i soldi per le bottigliette.

‹‹Dai, andiamo a fare un giro.›› dico tirandomi sù.

‹‹Ma non ne avevi voglia fino a un quarto d'ora fa.›› dice inarcando un sopracciglio.

‹‹Adesso ne ho voglia, quindi andiamo.›› dico tirandolo per mano.

Love At The First Sight || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora