«Seokjin-hyung...» sentire quella voce calda, profonda, roca per via dell'intervento, chiamare il suo nome, era una droga per il moro.
Jin corse verso il letto e prese le mani di Namjoon tra le proprie, mordendosi il labbro.
«Oh mio dio Namjoon... L-La tua voce...» si portò una mano alla bocca in preda all'emozione più assoluta, sentendo lacrime calde solcargli le guance.
«Lo so, lo so hyung. Ma non piangere, non mi piace quando piangi.» sorrise teneramente il minore scompigliandogli i capelli corvini.
«È esattamente come prima... È così bella, è bellissima.» continuò Seokjin sedendosi accanto a lui sul letto, mentre gli baciava la mano e la guancia continuando a singhiozzare.
«Mi pizzica un po' la gola... Ma credo sia normale per ora.» Namjoon posò la testa sulla spalla si Jin.
«Finalmente posso dirti tutto ciò che voglio... Ti amo così tanto hyung.» sospirò il più piccolo chiudendo gli occhi.
«Anche io Nam. Anche io ti amo.» sorrise Jin arrossendo e asciugandosi le guance.
«Dovremmo dirlo pure ai miei genitori e-»«Oh mio Dio! Seokjin!» una voce profonda e maschile interruppe la loro conversazione.
Subito entrò un uomo alto, magro e dalla pelle pallida come quella di Jin. Una folta frangia nera come la pece ricadeva sulla sua fronte ampia, solcata da un paio di sopracciglia dello stesso colore che incorniciavano due occhi grandi e scuri.
Portava degli occhiali a mezzaluna sul ponte del naso leggermente a punta, e indossava lo stesso camice bianco di tutti gli altri infermieri.
Seokjin strabuzzò gli occhi e il cuore quasi gli si fermò.«Papà?»
Vi lascio con l'ansia :3
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roses and mutism ; namjin
Fanficnamjoon non sa parlare, e per dichiarare il suo amore a seokjin usa il linguaggio dei fiori.