Fioraio

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Ormai era diventata un'abitudine, ogni domenica mattina un ragazzo dai capelli biondi entrava in negozio e chiedeva tre girasoli.

Li comprava ogni settimana, non mancava mai.

Entrava dalla porta con la testa bassa e si dirigeva verso il bancone. Qui finalmente incrociava lo sguardo con quello di Hoseok, il fioraio; gli sorrideva timidamente e ordinava il mazzo di fiori.

Il fioraio non sapeva per chi li comprava e perché lo facesse. Non gli era mai capitato un cliente del genere e curioso com'era aveva già immaginato milioni di possibilità.

Ma, anche se la timidezza non faceva parte di lui e gli piaceva intrattenere conversazioni con i propri clienti a quello strano ragazzo non aveva mai chiesto niente.

Il fatto che ogni volta che si guardavano negli occhi il suo stomaco   girava lo mandava in confusione e si sentiva intimorito.

Così ogni volta si limitava a scegliere con cura i girasoli, li sistemata per bene e li consegnata al ragazzo che sorrideva grato, pagava e dopo aver mormora un timido "arrivederci" usciva dal negozio.

Quella domenica Hoseok si rese conto di aspettare con impazienza l'arrivo del ragazzo. Non vedeva l'ora  di rivederlo, quella settimana gli era sembrata infinita.

Ma del ragazzo biondo non si vedeva neanche l'ombra; da quando aveva iniziato a comprare nella sua fioreria non aveva mai fatto ritardo e si era presentato ogni domenica allo stesso orario.

Ma adesso si stava facendo tardi e tra poco meno di venti minuti Hoseok avrebbe dovuto chiudere il negozio per andare a pranzo.

Preso dallo sconforto il ragazzo iniziò ad andare avanti e indietro, a muovere fiori, aggiungere acqua in alcuni vasi, sistemare piante e proprio quando stava perdendo le speranze sentì la porta aprirsi.

Il ragazzo biondo non vedendo il fioraio dietro al bancone iniziò a chiamarlo.

-Mi scusi...?- chiese sempre con il suo tono timido.

Hoseok si presentò subito dopo, il mazzo di girasoli che aveva già preparato mentre lo aspettava in mano, e glielo porse.

-Ecco- gli sorrise il fioraio.

L'altro gli sorrise di rimando e trafficò con le tasche dei pantaloni per poter prendere i soldi.

-Oh no, questa volta te li regalo- si affrettò a dire Hoseok.

L'altro per un attimo fu preso alla sprovvista e lo guardò confuso.

-Io... grazie - gli disse mentre prendeva i girasoli.  Per un attimo le loro mani si sfiorarono e i loro sguardi si incatenarono.

-Hoseok- si presentò il fioraio porgendo la mano all'altro che subito la strinse.

-Yoongi- sussurrò non guardando in faccia l'altro.

-Yoongi... stavo chiudendo che ne dici di pranzare insieme?- domandò Hoseok cercando lo sguardo del biondo.

Yoongi rimase spiazzato ma alzando la testa fece un senso di assenso. 

Sulla strada per la locanda dove Hoseok aveva deciso di andare per pranzo quest'ultimo poneva domande su domande a Yoongi che si era rivelato non poi così  tanto timido.

-Lo sai che i girasoli sono i miei fiori preferiti?- chiese il fioraio ad un certo punto.

Yoongi lo guardò per un'istante poi si fermò in prossimità di un palo decorato con vari mazzi di fiori e la foto di una giovane ragazza.

In uno dei vasi appoggiati sul marciapiede c'erano tre girasoli appassiti. Yoongi li tolse dal contenitore e li sostui con quelli appena comprati.

Poi si girò verso Hoseok e gli sorrise.

-Erano i preferiti anche di mia sorella- gli disse indicando la foto.

Hoseok non disse niente, era rimasto colpito dal gesto di quel ragazzo, gesto che compiva ogni domenica da quasi un anno.

Continuarono quindi a camminare in silenzio questa volta.

-Conosci la leggenda dei girasoli?- domandò  poi il fiorista.

Yoongi scosse la testa.

-La storia parla di un immenso giardino nel quale, un giorno, insieme a tanti fiori belli e colorati nacque un fiore davvero strano e dall’aspetto poco gradevole. Per questo motivo nessun fiore voleva stargli vicino e ben presto si ritrovò solo. Nonostante la grande sofferenza che provava, il fiore non si lamentava e trascorreva le sue giornate ad osservare il sole. Gli piaceva così tanto a tal punto da seguire ogni suo movimento, e pur di volersi avvicinare a lui, si allungò notevolmente. Accortosi del fiore, il sole gli si avvicinò chiedendogli per quale motivo fosse così triste e solo. Il fiore non esitò a raccontare la sua storia al sole che, impietosito, lo volle trasformare. Difatti, il fiore fu racchiuso in un caldo abbraccio ed assunse un colore giallo davvero splendente. Da quel momento fu chiamato Girasole e divenne il fiore più alto e bello del giardino-

Il biondo lo ascoltava rapito.

-Adesso è  anche il mio fiore preferito-

E sorridendo guardarono entrambi il sole.





















Ciao ~💖💕
Ho voluto iniziare questa raccolta con qualcosa di soft ma di certo non apettatevi sempre cose del genere😏
Fatemi sapere se vi è  piaciuto, stellinate, e se vi sentite ispirate proponete dei prompt💕

Breaths -yoonseok-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora