Capitolo 1

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Erano le 7 del mattino e l'Orfanotrofio 'Arms Open' si stava pian piano svegliando.

Marie si era appena finita di vestire ed era andata subito a controllare la situazione del piccolo Harry. Dormiva ancora, fortunatamente, ma continuava a mugolare ed agitare le manine.

La castana signora allora lo prese in braccio e lo portò con sè a svegliare gli altri. Il bimbo le si accoccolò sulla spalla rilassandosi leggermente.

Quell'anno la struttura ospitava 24 - ora 25 - tra bambini e ragazzi.

Entrò nella prima camerata, dove dormivano i ragazzi più grandi, dai 14 ai 17 anni. Aprì le tende e disse loro dolcemente di alzarsi. Loro guardarono lei ed il fagotto chiedendole spiegazioni e lei rispose di parlarne a colazione così che non avrebbe dovuto ripetere la storia più volte.

Continuò il suo giro, andando nella seconda camerata, i cui lettini erano riempiti da ragazzi tra i 10 ed i 13 anni. La storia si ripetè e Marie rispose loro nello stesso modo.

Stessa cosa nella terza camerata, dove erano i bambini tra i 6 e i 9 anni. Disse loro di vedersi in cucina ed essi si sbrigarono a lavarsi e vestirsi.

Entrò infine nell'ultima stanza in cui sognavano i bimbi più piccoli fino ai 5 anni. Si svegliarono iperattivi come al solito facendo mille domande, Marie disse solo loro di sbrigarsi a scendere in cucina per ottenere risposte.

Fino ad allora, il bimbo più piccolo della casa era stato Louis: una bomba di felicità e allegria. Un piccoletto di tre anni tutto capelli castani e occhi blu. Era la mascotte della casa, pronto ad affiancare la padrona e a strappare una risata a tutti. Era anche molto empatico, si preoccupava dei problemi dei suoi 'fratelli' e faceva di tutto per aiutarli a stare bene. Era un angioletto, insomma.

La donna appoggiò Harry nel suo ovetto e cominciò a preparare la colazione per tutti. Uova, bacon, latte, cereali, biscotti, torte, yogurt, toast. Ce n'era per tutti i gusti.

Piano piano i ragazzi cominciarono a scendere e si accerchiarono tutti intorno al nuovo arrivato.

"Ragazzi sedetevi per favore. Devo parlarvi" annunciò Marie con un sorriso dolce sul volto.

Questi lo fecero, accomodandosi ai loro soliti posti attorno alla grande tavolata.

"Ragazzi miei" cominciò la padrona di casa "come ben vedete abbiamo un nuovo fratello con noi. Si chiama Harry, ha quasi un anno ed è arrivato qui ieri sera."

Si alzò un brusio tra i ragazzi.

"Ma come ci è arrivato?"

"Chi l'ha portato qui?"

"Perché dorme ancora?"

"È il più piccolo bambino che io abbia mai visto!"

"È così carino!"

Queste ed altre le frasi che si potevano udire nella grande cucina.

Marie iniziò a portare i piatti a tavola, aiutato da alcuni ragazzi e continuò: "Purtroppo è stato lasciato davanti alla nostra porta da una mamma che non riusciva a prendersi cura di lui."

"Non mi aspetto che voi capiate subito, ma vorrei che lo accoglieste come avete fatto con gli altri, pur essendo così piccolo."

"Possiamo insegnargli tante cose e soprattutto possiamo donargli tanto amore, che è la cosa che ci riesce meglio." concluse la donna guardando i ragazzi in viso ad uno ad uno.

Tutti annuirono in assenso sorridendo.

Furono interrotti da un pianto disperato che proveniva proprio da quel piccoletto: si alzarono tutti preoccupati, lasciando metà colazione nel piatto, parlandogli e facendo facce buffe per farlo calmare.

Non funzionava.

Marie gli preparò un biberon di latte e biscotti che Harry bevve subito, ma finito quello riprese a piangere.

Annusò il pannolino, ma sembrava tutto apposto.

Allora le si avvicinò Louis, chiedendole di spostare l'ovetto a terra. Così lei fece, fidandosi del piccolo.

Louis allora andò vicino ad Harry dicendogli alcune cose nell'orecchio, accarezzandogli il pancino e le manine grassottelle. Quest'ultimo continuò a piangere per un po' fino a fermarsi e poi scoppiare a ridere di gioia.

Louis rise con lui continuando a dirgli parole segrete che nessun altro poteva sentire.

Gli altri ragazzi si rilassarono e a Marie scese una lacrima di felicità dall'occhio destro.

Era il suo primo sorriso.

You Were My First SmileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora