Aumento il passo, cercando di ricordare la strada che avevo preso.
Niente da fare: non riconosco nessuna strada qui, penso di essermi persa.
Guardo l'orologio: 8:47.Il tempo sta volando in modo vertiginoso, mi devo sbrigare.
Ormai mi sembra di girare in tondo da parecchio tempo... vedo sempre le stesse stradine, senza un'altra via d'uscita.
Sono quasi costretta a girare in tondo.Mi sto lasciando sopraffare dal panico.
Perché ancora non riesco a tornare a scuola? Perché sembro essere l'unica persona su questo mondo?
Dove sono i miei amici? Ma soprattutto... dove cavolo sono io?Non ce la faccio proprio più.
Stanca e stremata, mi vado a sedere in una scalinata, cercando rimanere lucida.
Ed è in questa scalinata che mi addormento, con mille pensieri e nessuna idea.Mi sveglio con un grande mal di testa.
Non capisco più nulla. Cosa ci faccio qui a casa mia, comodamente sdraiata sul mio letto? Mi alzo così in fretta, da farmi venire un piccolo capogiro.
Apro l'armadio, indosso dei jeans neri ed una maglia bordeaux. Mi precipito in cucina, dove c'è mia madre che cucina i pancakes.-Mamma!-
-Buongiorno Mara.- mi risponde.
-Oh mamma! Mi sei mancata moltissimo, ti voglio bene!-
-Mara sei sicura di stare bene?- mi guarda scioccata.
-Sì certo mamma. Perché?-
-No, nulla tesoro. Allora, sei pronta per il tuo primo giorno di scuola?- mi chiede mia madre con un sorriso smagliante.
P..primo giorno di scuola?! Che cosa significa?
-Eh? Veramen-
-Okay, benissimo! C'è Lya che ti aspetta qua fuori. Sbrigati.- dice subito mia madre, senza darmi il tempo di finire la frase.
Corro nella mia stanza, mi guardo l'ultima volta allo specchio e prendo lo zaino.
La testa sta scoppiando, mentre cerco di metabolizzare quanto mi è stato appena detto.Esco da casa e chiudo la porta alle mie spalle. Vedo Lya, che mi aspetta con il casco tra le braccia, e non appena mi vede me lo tende con un grande sorriso.
-Avanti, indossalo. Per oggi ti accompagno io.-
-Beh, okay, ma... Lya...non ricordi nulla di ieri? Sai, Micheal... l'hai presente, no?-
La mia amica mi guarda perplessa.
-Dovrei?--A questo punto non lo so più. Devo avere sognato tutto. Che stupida..-
-Ok Mara, come dici tu.-
La giornata prosegue piuttosto lentamente. Lya mi accompagna in motore a scuola, e una volta arrivate, ci dirigiamo verso la maggior parte dei nostri compagni.
Ci informiamo sull'orario: matematica a prima ora... che bel modo di cominciare la giornata!Durante le lezioni mi distraggo più e più volte, mentre il mio cervello formula altre teorie sul mio sogno.
Mi risveglio dai miei pensieri con una dura e secca gomitata nello stomaco.-Ahia!-
-Mara, svegliaa! Non puoi iniziare l'anno scolastico in questo modo. Spero che tu ti sia accorta di ciò che è appena successo.-
-Beh, no. Cosa è succes-
Non appena sollevo lo sguardo, mi accorgo che Micheal è in piedi, proprio davanti alla porta della nostra aula.
-Abbiamo un ragazzo nuovo in classe!-
Lo fisso intensamente. Come è possibile che il ragazzo che ho sognato, sia entrato realmente nella mia vita?
Distolgo lo sguardo e mi concentro sulla matematica.
Non capisco niente. Wow, che novità.
Incrocio le braccia al petto, e aspetto che la campana suoni.
L'ora di matematica passa stranamente velocemente, e senza perdere un minuto di più, mi dirigo verso la palestra.
Sento dei passi alle mie spalle.-Ehi-
Mi giro di scatto sentendo quella voce ormai familiare.
-Ciao.-
-Mi presento, sono Micheal.-
-Sì, lo so. Io sono Mara.- ops. Forse non avrei dovuto dirlo.
-Come fai a saperlo?-
-Ti ho sognato. Prendevamo il treno insieme, e tu non smettevi di fissarci. Sia a me sia alla mia migliore amica, Lya.-
-Ah. Interessante.-
La nostra conversazione muore lì, dato che, proprio come nel sogno, lui non sembra avere intenzione di conversare.
Alzo gli occhi al cielo e corro in direzione di Lya.
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Crazy
FantasyCosa succede se un oggetto importante finisce nelle mani di una persona sbagliata? Cosa succede se il destino di milioni di persone viene affidato nelle mani di una ragazza, proprio come Mara? E infine, cosa succede se Mara non è all'altezza delle s...