•IL MOSCERINO•-Andiamo Lya! Cerca di capire... non può essere una coincidenza.
La sera prima sogno di incontrarlo, e il giorno dopo... puff! Lo incontro! Non è una coincidenza un po' curiosa?--No, è magia nera.- dice Lya alzando gli occhi al cielo.
-Dai smettila. Lo so che odi quando faccio così, ma dobbiamo andare al fondo di questa questione. O almeno dobbiamo provarci.-
Lya mi guarda impassibile.
Allora sfodero la mia arma migliore.-Dai! Ti prego-ti prego-ti prego-ti prego- la imploro in ginocchio, curvando le labbra all'ingiù.
-E va bene! Ma che sia l'ultima volta, altrimenti finiremo nei guai.-
-Grazie! Ti voglio bene Lya.-
Ci appostiamo dietro al muretto della scuola, aspettando che lui esca.
Mi stavo quasi per addormentare, quando Lya mia scuote in maniera diversamente dolce.-Ma sei seria?! Prima mi preghi di aiutarti in una cosa pazza, stupida e insensata, e poi ti addormenti qui, come se niente fosse.-
-Non mi sono addormentata... non del tutto, perlomeno.-
-Come vuoi tu.-
Passano altri cinque minuti, prima di vedere uscire Micheal da scuola.
Si dirige con la sua camminata rilassata verso il bar, e prende posto in uno dei tavoli.
Lya punta l'obbiettivo della macchina fotografica verso il tizio che lo aspetta.
Purtroppo, dato che non siamo delle buone spie, non abbiamo avuto modo di capire cosa si sono detti.
Rimangono seduti insieme poco più di dieci minuti, dando la possibilità a Lya di scattare diverse foto.
Ad un certo punto, non so come sia possibile, mi entra un moscerino in bocca, e tossisco sommessamente.
Lya mi fa segno di stare in silenzio.
Io le alzo il pollice ma allo stesso tempo tengo la mano davanti la bocca, pronta a tossire di nuovo.
Velocemente il fastidio che provavo si tramuta in dolore, seguito da un insopportabile bruciore alla gola, che mi fa tossire come una forsennata.
Esco dal mio nascondiglio e continuo a tossire, cercando di non farmi scoprire da Micheal.
Non c'era neanche da sperarci: lui si volta subito nella mia direzione e sul suo si alternano incredulità, divertimento e poi... paura?
Si alza subito e mi viene incontro, mentre continuo a tossire.
Capisco che la situazione è critica quando mi accorgo che non riesco a prendere fiato.
A quel punto, ormai, la dignità era andata a quel paese e non mi restava altro che ingoiare quell'essere schifoso.
Chiudo gli occhi e mando giù.
Quando li riapro mi guardò intorno e noto che la gente mi fissava.-Oh, andiamo! Non mi dite che non avete mai rischiato di affogarvi con un moscerino.- dico quasi indignata.
Faccio un mezzo sorriso e corro in direzione di Lya, quando Micheal mi ferma.
-Ehy moscerina!-
Ci mancava solo questo.
-Che c'è?-
-Hai perso questo.- dice lui e mi indica il braccialetto che indossavo fino a qualche momento prima.
-Oh grazie. Ci si vede.-
-Ciao.-
Cammino verso il nostro nascondiglio, ma non appena giro l'angolo non vedo più Lya.
La chiamò diverse volte senza ottenere nessun risultato.
Dopo poco mi arrendo e vado verso casa mia, contenta di poter trovare un po' di pace, almeno lì.
Come non detto.
Ad aspettarmi a casa c'era niente-più-che-di-meno di mia zia Andreina e mia cugina Giuditta, una dodicenne viziata e scorbutica, con la passione per la moda e per qualcosa che si chiama "musically" o una cosa del genere. Bah.
In ogni caso, mia cugina è la persona più odiosa e insopportabile che possa esistere sulla faccia della terra... se c'è una cosa che vuole lei l'avrà, se c'è qualcosa che non le sta bene si cambia, se c'è qualcuno che le fa un torto viene punito, e così via.
E sinceramente proprio oggi non mi andava di doverla sopportare.-Zia Andreina, Giuditta. Che piacevole sorpresa.- dissi sforzandomi di sembrare sorpresa. Che poi, piacevole un corno! Fosse stato per me, io sarei già ad Honolulu, lontano da mia cugina.
Soltanto che mia madre preferisce che io instauri un rapporto di amicizia con mia cugina.
Non succederà mai. È meglio che lo abbia ben chiaro in testa.-Che mi racconti Mara?- chiede mia zia.
-Tutto bene. E tu?- le rispondo per educazione.
-Tutto bene anch'io.- detto ciò si gira verso mia madre.
-Christina, sai, Giuditta ha il fidanzatino. E la tua? Mara c'è l'ha il fidanzato? Insomma ha 17 anni, prima o poi si deve fidanzare o resterà zitella per tutta la vita, proprio come stava succedendo a te mia cara sorella.--Zia, non sono sorda. Lo potevi chiedere anche a me.-
-Mh mh- dice mia zia distratta.
-Non mi pare che siano affari tuoi, Andreina. E si, comunque c'è l'ha il fidanzato, sorella.-
Guardo interdetta la mamma che si appresta a farmi l'occhiolino. Sono allibita.
-Oh ma davvero! E come si chiama, sentiamo. Forse è solo un tuo amico immaginario, Mara?-
-No zia.- a quel punto intervengo io.
Ma non so cos'altro dire, quindi dico il primo nome che mi viene in mente.
-Si da il caso che il mio fidanzato si chiama Micheal, ed è una persona! In carne ed ossa!- mia madre ha uno sguardo che parla da sé: sono sicura che presto o tardi mi farà un interrogatorio.-Allora credo che non ti dispiaccia presentarmelo, giusto?-
-S...si... certo che sì. Cioè n..no ma... sì... Va bene! Hai capito, te lo presenterò zia!-
Mia zia mi rivolse un sorriso amaro, ma quasi compiaciuto.
Cosa avevo combinato?!
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Crazy
FantasyCosa succede se un oggetto importante finisce nelle mani di una persona sbagliata? Cosa succede se il destino di milioni di persone viene affidato nelle mani di una ragazza, proprio come Mara? E infine, cosa succede se Mara non è all'altezza delle s...