SIGHLOVE ♡ || FANFICTION TANCREDI GALLI

Capitolo 4

<<Giada! Che piacere! E ciao anche a te, Tancredi!>> sibilo e abbozzo un sorriso, Giada batte le mani di gioia e Tancredi ride e si tratta la nuca. Ha lo sguardo fisso sulle mie gambe, starà pensando a quanto sono grassa? Per fortuna che ho fatto la ceretta da poco...Mi tiro giù più che posso la felpa, afferro Giada per il polso e la tiro dentro casa, poi chiudo la porta, lasciando fuori Tancredi. Dovrei essere educata e farlo entrare? No, loro non lo sono stati a venire a casa mia senza preavviso. Tiro il braccio della mia migliore amica:<<Che ci fate qua?>>.
<<Non avevo capito la lezione di storia, così ho chiamato Tancredi e gli ho chiesto se lui l'aveva capita, mi ha detto di sì e l'ho invitato a studiare da me...>> comincia lei gesticolando, ma io la interrompo.
<<E Alex non si è ingelosito? E dannazione, quel ragazzo come fa a seguire la lezione se stavamo chiacchierando? Non mi fiderei tanto della sua spiegazione, io...>>.
<<Ad ogni modo, abbiamo studiato, sì, ma era una scusa...Insomma, da quando mi interessa essere preparata alle interrogazioni, giusto? Era un pretesto per poi venire a casa tua con lui e organizzarvi un appuntamento a sorpresa!>> conclude, fiera di sé.
Io la uccido.
Detto, fatto.
La afferro per le spalle e la getto sul divano, poi mi ci siedo sopra tentando di rendermi più pesante possibile. Mi chino sul suo viso e le sussurro:<<Tu mi hai messo dentro questo pasticcio e tu mi ci toglierai.>>.
<<Bastava dirlo!>> sbuffa lei, si tira su, si massaggia l'addome dolorante e inizia a salire le scale verso camera mia. Io mi metto le mani nei capelli e faccio per seguirla, poi d'improvviso mi ricordo di Tancredi, che è ancora fuori dalla porta di casa mia, povero! Corro ad aprire, intanto quella plebea è già in camera mia, non c'è neanche bisogno che le dica di fare come se fosse a casa sua! Apro la porta e esclamo uno <<scusa!>> in segno di saluto, poi lo faccio accomodare sul divano dove poco prima ho tentato un omicidio. In tutto ciò, mia madre è in cucina e non si sta accorgendo di niente, vai così! Mi rivolgo a Tancredi:<<Ciao! A quanto ho capito abbiamo un appuntamento! Dovrai aspettare un poco, sai come siamo fatte noi donne! E poi questa visita non era affatto prevista...cioè non è che mi dispiaccia, eh, però...>>. Mi devo essere bevuta il cervello. Tancredi capisce, sorride e fa:<<Prenditi tutto il tempo che ti serve!>>. Io me lo prendo eccome il tempo che mi serve, ma lo impiego per fissare le sue morbide labbra e il suo meraviglioso sorriso...Poi scuoto la testa e raggiungo Giada al piano di sopra.
<<Dunque!>> esclama lei, senza neppure lasciarmi il tempo per entrare in camera. <<Ti ho preparato questa camicia bianca, sulla quale metterai questo maglione aderente bordeaux e i leggings neri, concludendo con le tue Nike Air rosa!>> spiega entusiasta, con fare da fashion blogger. Mh, okay, è un ottimo abbinamento, credo che si sia fatta perdonare...forse, eh! Mi vesto alla velocità della luce, poi mi volto verso di lei, mi sistemo le cuciture dei leggins e mi afferro le punte dei miei capelli.
<<E per questi che faccio?>> chiedo, in preda al panico.
<<Calma, tesoro!>>, giuro, le do un pugno sul naso, ora. Mi mette le mani tra i capelli, sembra che li stia scompigliando, ma quando mi guardo allo specchio mi vedo stupenda. Lei afferra l'eyeliner nero e me lo passa sulle palpebre con precisione, poi mi passa una berretta di lana che ha cucite sopra le orecchie da micio, sto adorando!
<<E ora vai a fare conquiste!>> ride nervosa, ma soddisfatta del suo lavoro.
<<Giada, ti amo!>> grido e la abbraccio forte.
<<Poco fa volevi disintegrarmi, sono confusa, aiuto!>> sorride scuotendo la testa e ricambia l'abbraccio. Io scendo le scale. Tancredi, appena mi vede, si tira su dal divano e rimane a bocca aperta, che tenero! Io sorrido intimidita, afferro giubbotto e borsa e avverto mia madre che sto uscendo, poi ordino a Giada di darle una mano in cucina, infine esco con lui al mio fianco.

OKAY, che questo strano appuntamento abbia inizio.
Che ansia.