Dove tutto ebbe inizio.

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3 del mattino, la sveglia che non smetteva di suonare, una mamma agitatissima e la mia voglia di continuare a dormire.
Mia madre continuava a ripetermi che se non ci fossimo date una mossa avremmo perso l'aereo, allora decisi di alzarmi nonostante non volessi partire.
Ero arrivata al punto di preferire stare chiusa in casa tutto il giorno piuttosto di andare in vacanza.
Ormai casa mia era il mio rifugio, e fuori da essa stavo male.
Un amico di mia mamma ci venne a prendere e ci portò all'aeroporto di Milano Malpensa, direzione Samos (Grecia).
Appena entrate ci dirigemmo in quel posto dove imbarcano le valigie, e davanti a me vidi un ragazzo seduto su una valigia.
Avevo molto sonno, la vista offuscata e zero voglia di vivere in quel momento, avrei solamente voluto tornare nel mio letto a dormire.
Dissi a mia mamma 'mamma ma quanto è brutto quel ragazzo' tirandole scherzosamente una gomitata  sul fianco.
Mia mamma si mise a ridere e mi disse 'ma no Asia, guardalo bene..ha dei bei lineamenti, dei begli occhi e un bel sorriso'.
Beh, io tutta questa bellezza non la vedevo, forse perché pensavo solo ai miei amici, alle mie amiche che non avrei voluto lasciare a casa anche per solo una settimana.
Salimmo sull'aereo che era pronto per partire.
Notai che il ragazzo che vidi in coda per l'imbarco delle valigie era seduto dall'altra parte del corridoio, ma accanto a me.
Mi stava guardando, e parecchio imbarazzata alzai gli occhi al cielo, sbuffai e misi le cuffiette cercando di prendere sonno.
Mi addormentai appena dopo la partenza, ma poco dopo fui svegliata da una stupida bambina, posizionata nel sedile dietro al mio che continuava ad urlare e tirava calci al mio sedile. Quanto odio i bambini.
Mi alzai e guardai la bambina come per incenerirla con lo sguardo e sua madre si mise a ridere, mentre il padre, molto rispettoso, le disse di smetterla.
Tornai a dormire e mi svegliai all'atterraggio.
Da ogni parte incrociavo gli occhi di quel ragazzo, sembrava mi seguisse.
All'uscita dell'aeroporto di Samos c'erano tre pullman che portavano ad una destinazione diversa.
Io e mia mamma salimmo su quello per il villaggio Sirenes, e con felicità notai che il ragazzo non era salito sul mio stesso pullman, o almeno lo speravo.
Dopo un'ora di viaggio in pullman dall'aeroporto al villaggio, appena scesi dal pullman, lo vidi e sbuffai al solo pensiero di averlo nello stesso villaggio per una settimana.
Ci dissero dove posizionare le valigie ed ebbe inizio una sottospecie di aperitivo per il benvenuto.
(dimenticavo, erano le 10 del mattino)
Dopo l'aperitivo diedero i numeri delle camere e io ero nella 115.
Appoggiai la mia roba e misi il costume, decisa a prendere un po' di sole visto che il colore della mia pelle sembra il colore del latte.
Andai in spiaggia e mi misi a prendere il sole, visto che l'acqua era davvero fredda.

Salve! mi chiamo asia e sono una ragazza di 16 anni che ha avuto questa esperienza a dir poco fantastica in Grecia e ha voluto raccontarvela, tutto qui.
spero vi piaccia!

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