Pythagoreio.

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Dopo aver passato le ultime 3 ore senza riuscire a dormire, suonò la sveglia.
Come al solito, misi il costume e dei vestiti a caso e scesi ad aspettare gli altri.
Come al solito Tommaso si fece attendere, e nel frattempo Daniele iniziò a riempirmi di domande.
'Eh allora, stanotte com'é andata?'
'Siete rimasti soli, vi siete baciati?'
'Cosa avete fatto?'
'Nulla, abbiamo parlato, poi alle 5 siamo tornati in camera' risposi.
'Non ci credo'
'Eh se Tommaso arrivasse potresti chiedere conferma a lui' dissi continuando a voltarmi per vedere se Tommaso stesse arrivando.
'Ma cosa stai guardando?' mi chiese Matteo.
'Nulla sto guardando se arriva Sofia..'
'Dai non prenderci in giro Asia, stai guardando se arriva Tommy' replicò Daniele.
Diventai rossa come un peperoni e facendo la finta arrabbiata gli risposi che non stavo cercando Tommaso, ma come dissi in precedenza cercavo Sofia.
Tommaso non arrivava, e quando vidi Sofia le corsi incontro per raccontarle della serata/nottata passata con Tommaso.
Decidemmo di andare a mangiare insieme, così da poter parlare meglio di questo argomento senza che i ragazzi e le altre sentissero.
'Ma che belli siete' mi disse Sofia.
Sorrisi e continuai a mangiare, e quando mi alzai per prendere un'altra fetta di torta allo yogurt (la mia preferita), vidi che Tommaso stava arrivando.
Iniziai ad agitarmi appena vidi che stava venendo verso di me sorridendo.
Quel cazzo di sorriso, lo amo.
'buongiorno' mi diede un bacio sulla guancia.
Diventai di nuovo rossa e tornai a mangiare.
Il pomeriggio come al solito lo passammo in piscina, quel giorno però mi addormentai al sole e mi bruciai un sacco.
Ogni parte del mio corpo, se toccata, era dolorante.
Mia mamma scese dalla camera, e mi disse che la sera saremmo andate a Pythagoreio, ma al solo pensiero di lasciare Tommaso con le altre mi saliva la rabbia e quindi le dissi di no.
Mi rispose che ormai aveva pagato il pullman e quindi ci sarei dovuta andare per forza.
Salii in camera e iniziai a prepararmi per andare a Pythagoreio, per la prima volta nella mia vita mi sentivo bella.
Mi ero vestita e truccata benissimo, ero orgogliosa di me stessa.
Partimmo alle 19 e saremmo tornate alle 22.
Io e mia madre ci divertimmo davvero un sacco, girammo la città e comprammo tante cose.
Risalite sul pullman per tornare, ero felicissima.
Non vedevo l'ora di rivederlo.
Arrivate al villaggio, lasciai tutti i sacchetti con le cose che avevamo comprato a mia mamma e corsi verso il ping pong, dove li trovai impegnati a fare una partita.
Avvicinandomi notai che di fianco a Tommaso c'era una sedia libera e ovviamente, senza pensarci due volte mi sedetti lì.
'Com'è andata?'
'Bene bene, abbiamo fatto shopping e abbiamo girato il posto, davvero bellissimo'.
Passammo tutta la serata in compagnia fino a che tutti non se ne fossero andati, e come tutte le sere ormai, mi riaccompagnò in camera, salutandomi con un bacio sulla guancia e un abbraccio.

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