Voglio stare sola.

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Proprio nel momento in cui mi stavo per addormentare mi sento toccare una spalla.
Mi girai roteando gli occhi al cielo pensando fosse mia madre, mentre invece era l'animatore dei ragazzi dai 12 ai 17 anni, Marco.
'Vieni a giocare a ping pong?' mi chiese.
Sbuffai dicendo che io avrei preferito prendere il sole e come se non bastasse notai che di fianco a lui c'erano due ragazzi.
Quello dell'aeroporto e un'altro ragazzo.
Mi alzai molto svogliatamente e mi presentai all'animatore, subito dopo si presentò il famoso ragazzo seduto sulla valigia.
'Tommaso, piacere'.
Lo guardai negli occhi e cazzo, mia madre aveva ragione, non era poi così male.
Anche l'altro ragazzo si presentò, si chiamava Daniele.
Tornammo tutti al villaggio, che era attaccato alla spiaggia, e ci dirigemmo verso il ping pong.
Ero molto imbarazzata perché ero l'unica in costume, mentre tutti gli altri erano vestiti.
Iniziammo a giocare e i ragazzi iniziarono a prendermi in giro perché nel ping pong facevo proprio schifo, e me la presi abbastanza, quindi me ne andai nella mia camera ad ascoltare della musica.
Volevo troppo tornarmene dai miei amici, dalle mie migliori amiche, contavo i giorni per rivederli e sembravano non passare mai.
La sera vidi tutti quelli con cui avevo 'giocato' a ping pong seduti allo stesso tavolo, pronti per cenare.
'Asia vai con loro' mi disse mia madre.
Le risposi che non avevo alcuna voglia di stare con loro.
Finito di cenare tornai in camera, mi feci la doccia e mi misi a letto.
2º giorno.
Mi ero già svegliata con l'idea di rimanere da sola tutto il giorno, con il mio tabacco, il mio telefono e la piscina.
Mi misi qualcosa addosso, il costume e scesi a fare colazione.
Mi sedetti al tavolo, e vidi con estrema felicità che Tommaso era seduto da solo al tavolo a fianco al mio.
Come al solito, roteai gli occhi al cielo e continuai a mangiare.
Mia mamma andò in spiaggia, ma odiando l'acqua fredda decisi di starmene da sola in piscina, fino a quando non arrivò Marco.
'Asia vieni con noi a fare un gioco in spiaggia?'
'No Marco non ho nessuna voglia, ti prego'
'Ma non ora, tranquilla, tra tipo un'oretta'
'Okay dopo vediamo'
Quando se ne andò mi misi a fumare, guardando instagram, vedevo tutte le mie amiche divertirsi senza di me e mi venne il magone.
Girai la testa verso la piscina e notai gli altri ridere e scherzare come se si conoscessero da una vita in acqua.
Ma no, io volevo stare sola.
Dopo un po' tornò Marco, e mi ripropose di andare con loro.
Accettai.
Eravamo tutti sotto ad un porticato in spiaggia, con una pallina in mano, e quando la lanciavi dovevi pronunciare il nome della persona a cui la stavi lanciando.
La lanciai a Tommaso, ma senza ricordarmi il suo nome e lo chiamai Fabio.
Bene, la prima figura di merda l'avevo fatta.
Dopo questo, conobbi una ragazza, Sofia, con lei legai un sacco, e mi manca un sacco in questo momento.
Mi invitarono ad andare con loro in piscina e io accettai.
I ragazzi iniziarono a lanciarci in piscina, a schizzarci e ad annegarci, mi diede un po' fastidio perché odio quando le persone si prendono troppa confidenza fin da subito.
Erano le 18 e, io, Sofia, Tommaso e Daniele decidemmo di andare a correre per le stradine di Samos.
Faceva tanto caldo, ed io fumando peggio di una turca mi stancai quasi subito, quindi io e Sofia rimanemmo indietro, e iniziammo a parlare del più e del meno.
Ero stranamente felice in quel momento, forse troppo, e non ero a conoscenza del perché.
Sofia mi chiese 'ti piace Tommy eh?'
Le risposi ovviamente di no, perché lo conoscevo da meno di un giorno e a parere mio stava troppo addosso.
Ci raggiunsero i ragazzi e dopo quella sudata, volevamo solo tuffarci in piscina, infatti appena tornati al villaggio ci tuffammo in acqua.
La sera decisi di stare con loro a mangiare, perché mia mamma fece amicizia con due ragazze e quindi lei si sedette al loro tavolo.
Mi sentivo bene, per la prima volta non mi sentivo a disagio nel raccontare le mie avventure, le mie disavventure e tutto il resto.
Alla fine quella vacanza non era iniziata per niente male.

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