dieci

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la sveglia suona e io con la voglia di un bisonte a cui è stato somministrato un calmante mi alzo dal letto, i miei capelli raccolti in uno chignon disordinato lasciano cadere molti ciuffi di capelli ribelli per cui sembro una scappata di casa.

entro in bagno e mi faccio una coda alta truccando il viso con ancora il segno del cuscino inciso.

controllo velocemente il telefono e trovo una notifica da whatsapp

~Lukas:
"buongiorno bimba mia, spero di non averti traumatizzato troppo ieri sera, ti sto venendo a prendere a casa, niente storie, oggi ti porto io. fatti trovare pronta, a dopo."

visualizzo e non rispondo, lo vedrò fra pochi minuti.

esco di casa, il clacson di una macchina attira la mia attenzione, una macchina?

una mano familiare sporge da un finestrino anteriore e mi fa segno di entrare, questa macchina è fottutamente stupenda.

entro, Lukas mi squadra dalla testa ai piedi e mi sorride
"buongiorno bimba" dice
"buongiorno scemo" rispondo in tono giocoso
"come mai un passaggio oggi?" chiedo divertita al biondino che continua a fissarmi
"mi andava, e mi mancava la tua stupida presenza da bimba" mi fa l'occhiolino e ride
"wow tu si che ci sai fare coi complimenti " rispondo io sarcastica.

arriviamo in pochi minuti a scuola, dove una mandria di ragazze arriva a circondare il biondo

lui sorridente si destreggia tra loro grandissima come solo lui sa fare, io con tono scocciato sbatto la portiera della macchina causando un forte rumore e me ne vado, lasciandolo solo con le sue cagnoline.

entrata in classe butto tutto sul banco non badando al rumore provocato, metto le cuffie nelle orecchie e faccio partire la riproduzione casuale, le tre ragazze non sono ancora arrivate, meglio così, sono incazzata nera.

la campanella suona e Giulia Alessia e gaia entrano in classe, vedendomi particolarmente irritata mi chiedono la ragione è io gliela spiego brevemente e senza giri di parole, loro, scandalizzate, mi danno piena ragione che già sapevo di avere.

Lukas, che come di norma è entrato 10 minuti dopo l'inizio della lezione, si siede di fianco a me spazzato.
parte un susseguirsi di sbuffi, da parte mia e del biondino che diventano sempre più lunghi e pesanti.

"cosa c'è?"mi parla lui
"niente" sussurro io, cercando di non farmi sentire dalla professoressa, ma a lui sembra non importare
"allora perché sbuffi?" parla ancora lui, a tono alto, ma ovviamente senza urlare
"perché ho voglia di sbuffare" rispondo in un sussurro freddo come il ghiaccio
"senti non iniziare a fare la gelosa, non sono tuo" continua a parlare a voce alta
"signor sono il centro del mondo, non è lei la fonte dei miei sbuffi, mi dispiace deluderla, ma non ho mai pensato che lei fosse mio e soprattutto non sono mai stata gelosa signore." rispondo io, con fare da stronza
"ok." stringe i pugni lui, probabilmente offeso dalla mia risposta o arrabbiato dalla scarsità della sua risposta.

suona la campanella, e scendo velocemente le scale che portano alle macchinette, una mano mi accarezza la vita...

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