La principessa di stelle

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Scritta a quattro mani con la mia amica Annalisa. Una frase per uno.

Era una notte senza stelle, silenziosa e cupa; solo uno spicchio di luna si affacciava dalle nuvole scure, illuminando appena il giardino. Un ragazzo stava disteso sul prato e guardare la luna e a pregare le nuvole di ridargli indietro le stelle. Un gufo solitario condivideva i suoi lamenti, ma le nuvole sembravano indifferenti. Il ragazzo trovava i fiori bellissimi illuminati dalla luna, ma non così belli come quello che stava per vedere. Improvvisamente una nuova luce lo accecò, più forte di quella di mille soli. Dietro questa luce, avanzava lentamente la creatura più bella che avesse mai visto. Aveva i capelli ricci e spumeggianti come le onde del mare sugli scogli, un sorriso delicato che distribuiva armonia perfino nei fiori, che si disponevano più ordinati. Si avvicinò al ragazzo quasi fluttuando e si stese accanto a lui. Le nuvole erano sparite, il gufo aveva preso il volo con una gufa. "Sei stata tu?" chiese il ragazzo, ammaliato dalla sua presenza. "Sei stato tu a volerlo. Adesso possiamo guardare le stelle" che diventavano sempre più luminose. Il ragazzo sorrise e tornò a guardare il cielo. Non aveva mai visto così tante stelle. "Come ho fatto a trovarti? Sei un angelo?" chiese il ragazzo. "Non mi sembra vero di essere così fortunato". "Io sono una stella, mi ha mandata il cielo per te". Non smetteva di sorridere, anche per lei era un'esperienza tutta nuova. "Quindi tu conosci le altre stelle? Sono tue amiche? Io ho speso molte notti a guardarle". "Non andiamo molto d'accordo," fece una pausa. "Io guardavo te". "Oh tu sei la stella che guardavo sempre! Un po' più piccola e meno luminosa delle altre, ma con una luce diversa". "Davvero mi guardavi? Ma io non sono bella come le altre...". "Certo! Mi sentivo a casa quando ti guardavo. Mi sentivo capito. Questo ti rende bella ad un livello superiore". "Forse è per questo che sono qui, forse è per questo che mi hanno mandato da te" l'idea le piaceva. Spostò lo sguardo sui fiori, che erano ancora più belli alla luce delle stelle. "Ci conosciamo da pochissimo tempo ma mi sembra di sapere già tutto di te" lei aveva una bellezza particolare, mediterranea, e lui non si accorgeva neanche dei fiori. Lei si sentiva finalmente nel posto giusto. "Una volta ho fatto un sogno" raccontò, "ti prendevi cura di me come fai coi tuoi fiori. Il ragazzo mise un braccio intorno alla ragazza-stella e si fece più vicino. "Solo se anche tu ti prendi cura di me". Guardò il suo viso, così dolce e onesto. Non ebbe alcun dubbio. "Certo". Il ragazzo avvicinò le sue labbra a quelle della ragazza. Erano fresche, candide ed invitanti. Lei chiuse la distanza tra loro, baciandolo con delicatezza e suggellando così il legame appena creato.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 31, 2017 ⏰

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