Capitolo Cinque.

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-Dal capitolo precedente -

... Mi sedei su una sedia li a mensa,  non avevo fame,  ma presi un gelato solo per sfizio,  mentre mangiavo mi sentii stanca e la testa mi girava guardai verso la porta e poi sulla panchina di nuovo quella faccia,  mi alzai di botto e cominciai a correre per poi svenire sul pavimento freddo della scuola....

                              5.

" bimba"

Quando mi svegliai mi ritrovai in una stanza molto ampia con le pareti azzurro chiaro e mobili color noce, una camera di classe sembrava che le persone che ci vivessero fossero davvero molto ricche,  tutto di un tratto la porta si aprì e un ragazzo apparve sulla porta,  subito mi rannicchiai nella coperta lui fece una risata mozzata.

"hai paura? ".  Mi chiese ridendo.

" no... " Dissi cercando di non far trasparire le mie emozioni.

"  e allora perché ti nascondi? " disse nuovamente con la sua voce calma e rauca forse aveva un pizzico di risatina mentale nella sua voce,  stavo per sprofondare dalla vergogna.

" Chi sei?  "  Dissi, senza rivolgergli lo sguardo.

" bimba,  bimba sei molto maleducata sai?  Non si risponde ad una domanda con un altra domanda e poi potresti anche girarti a guardarmi mentre mi parli" disse col suo tono,  mi stava facendo apparire piccola e indifesa come fossi una bambina come si permetteva?  Mi girai di scatto alzando il busto, lui si era già seduto sul letto ed era vicino a me,  occhi verdi, capelli ricci,  un bel ragazzo... 

"uno: bimba non me lo dici,  due: faccio quel che voglio " Dissi impertinente, Okay forse non era carino mi aveva anche ospitata a casa sua.

Rise di gusto,  gettando la testa leggermente all'indietro.

" bimba,  che caratterino che hai, io sono Harry" disse facendomi l'occhiolino.

"smettila di chiamarmi bimba "

Dissi irritata.

" bimba,  mi diresti il suo nome? "

Disse avvicinandosi a me é sorridere.

'che sorriso ' pensai.

" Ellie, e ti ho detto di smetterla di chiamarmi bimba. "

" bimba sapresti dirmi cosa é successo per farti svenire sul pavimento? "

Cercai di ricordare e quando mi ricordai della faccina,  la mia faccia era terrorizzata. 

" pressione bassa. " Dissi semplicemente.

" dalla tua espressione non sembrava,  bimba. "

" vuoi fare l'investigatore?  E ti ho detto di smetterla di chiamarmi bimba "

" ti ho portata qui quando sei svenuta, e ho fatto il possibile per farti riprendere, bimba. "

Sottolineo l'ultima frase con enfasi.

" smettila." Dissi.

"sennò? " propose lui avvicinandosi al mio viso.

Arrossii subito, portandomi una mano sulla guancia,  non accennava a muoversi da quella posizione. 

Chi si credeva di essere? Mi aveva aiutata Okay, ma tutta questa confidenza?.

" grazie per avermi aiutata,  grazie di tutto,  ma io ora dovrei veramente andare via... " parlando continuai a guardare in basso per non incrociare quegli occhi stupendi.

" Okay "disse.

Mi allintanai dal suo viso immediatamente per prendere il mio cellulare che era sul comodino e poi andarmene via da quella casa. 

Tornai al collegio,  Entrai in camera e guardai l'ora : 19.23 ero davvero svenuta per così tanto? 

Decisi che non sarei scesa per andare a mensa,  ma neanche uscita per andare a mangiare in un locale ero davvero molto stanca, mi spogliai presi il mio pigiama e lo infilai velocemente per poi buttarmi sul letto presi il cellulare e scrissi un altro messaggio a claire

- come stai? -

La risposta arrivò subito, strano.

-meglio, grazie Ellie, tu? -

-bene,  almeno ora -

-cosa ti é successo Ellie? -

-nulla di che claire, ora sto bene, davvero. -

-Okay -

Chiusi il display per poi prendere le cuffiette e cominciare ad ascoltare" i wish you were " di Avril lavigne.

Per poi addormentarmi.

Mi svegliai di soprassalto, sentii qualcuno soffiare sul mio collo e lasciarci un bacio leggero, brividi.

" Chi sei? " Dissi allarmata.

Lo sentii avvicinarsi con le labbra al mio orecchio.

Un bisbiglio,  non capivo!  Non capivo! Mi girai di scatto. 

Non c'era nessuno.

E sulla parete la faccia sorridente.

Uno smile.

Mi alzai per toccare lo smile con le dita,  liquido, fresco e rosso.

Portai il dito sporco al naso.

Sangue. 

Di nuovo.

Non poteva essere.

Cominciai a piangere.

E cacciai un grido liberatorio.

My space c:

Ciao a tutte ragazze sono arrivata a un punto della storia molto difficile,  ma spero che tutto sia comprensibile e che vi piaccia tutti i nomi sono casuali, non abbinati ad alcun personaggio famoso,  la storia é tutta di mia invenzione,  spero tanto che vi piaccia fatemi sapere con un commento o un voto!  Grazie mille se lo farete...  Un bacio AN-

Ombra Oscura.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora