PROLOGO

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P.O.V. NOORA

Apro gli occhi e guardo il soffitto con l'ansia di essermi svegliata in ritardo. Guardo il telefono, sono le 5:30 A.M., non ho dormito tutta la notte, per l'ansia del viaggio, però mi sono svegliata lo stesso carica.
Le occhiaie si fanno abbastanza evidenti sul mio volto bianco, i miei occhi azzurri brillano di felicità e dal mio sorriso si capisce che sono molto contenta di andarmene da qua. Finalmente oggi partirò per la Norvegia con la mia migliore amica Eva.
Io sono una ragazza abbastanza alta, magra, con la carnagione chiara, occhi azzuri e capelli biondi, lunghi fino alle spalle. Eva invece è più bassa di me, ha gli occhi verdi, carnagione giusta, ne troppo grassa ne troppo magra e i capelli come i miei ma color rame. Dai miei pensieri mi risveglia Eva con un messaggio:
Eva
"Sei sveglia?"
Io
"Si, già da un po."
Mentre aspetto che risponda, inizio a prepararmi. Apro l'armadio e prendo le uniche cose che ho lasciato: l'intimo, i pantaloni a vita alta azzurrini, un maglioncino nero e vado a farmi la doccia. Passata mezz'ora sono già in cucina a fare colazione. I miei genitori non ci sono come al solito, a volte penso di essere stata solo un errore per loro, ma tanto ormai mi sono abituata alla loro assenza. Mi spavento al suono del campanello, segno che era arrivata Eva e sua madre per portarci in aereoporto.

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