Acqua

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Era da tempo che non entravo a stretto contatto con la natura incontaminata; o meglio, se possa ancora definirsi così in seguito alla mia presenza.
È come sentirsi costantemente abbracciati da un'atmosfera materna nella quale ogni azione rimane eticamente rispettabile, purché se ne preservi l'esistenza.
Il silenzio accompagna svariati passi, finché un leggero scroscío mi raggiunge vagando tra la vegetazione. La sete si fa sentire.
Breve è stato il tratto, ma mai repentino quanto il mio gettarmi con la testa nell'acqua per rinfrescarmi,è stata una goduria.
A colmare il tutto, quel rilassante rimescolarsi delle acque portava con se anche la mia disancorata mente. Ciò che scorre in questo momento è chiaramente mostrato dai miei sensi, ma ciò che è in movimento intorno a me o che lo sará in un secondo momento è una verità di esperienza. Questa esperienza,  il Panta rei, consiste nella consapevolezza del perpetuo mutare della vita, dell'inarrestabile spostamento dell'inanimato e del processo di evoluzione.  Tutto questo però,  a differenza del ruscello, non è indipendente,  in quanto esiste solo in rapporto all'uomo della ragione e mai come ragione dell'uomo.

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