7-Il caos

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I miei divorziarono del tutto e arrivarono a patto che mia madre doveva avere entrambi i figli a carico, mentre mio padre poteva stare con noi una settimana al mese. La prima settimana andai io da mio padre, non ci parlavamo molto, ma almeno si occupava di me. Cucinava, si preoccupava se mi sentivo bene ed era simpatico. Mia madre nel frattempo era con quel piccolo essere a non pensare a nulla e divertirsi. Mentre ero fuori casa mi sembrava tutto più bello, in pochi giorni ero riuscita a farmi un paio di amici e mi sentivo daccapo normale. Proposi di andare a vivere con mio padre ma lui non accettò perché voleva anche Kole. Sempre lui, il problema era sempre lui. Passata la bellissima settimana con mio padre dovetti tornare a casa, era ancora peggio rispetto a prima, rispetto a quando mio padre viveva ancora con noi.
Il tempo passava, il giorno in cui mio fratello doveva andare a trascorrere una settimana da mio padre arrivò.
Una volta rimaste sole io e mia madre  pensavo che le cose sarebbero migliorate, ma non fu affatto così. Era sempre buttata sul divano a fumare e guardare la TV, sembrava quasi un vegetale. Ero autonoma nonostante avessi quel forte desiderio di fare del male, quel desiderio che prima era colmato dai farmaci che ormai non prendevo più. Andai da mia madre a chiederle il motivo per cui mi disprezzava in quel modo, ero furiosa, lei guardando scoppiò a ridere, poi iniziò a piangere e prendendomi per capelli mi fece sbattere contro lo spigolo del tavolo.

Demoni interiori (IL MANICOMIO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora