capitolo 5

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Dopo aver sentito il ruggito i tre uomini e la donna si dirigono verso il punto da cui proveniva il ruggito

-Intanto-

Pov lucy
Dopo essermi calmata cado in ginocchio e scoppio in un pianto isterico
Natsu: 'L-Lucy? Stai bene?' Dopo aver sentito la sua voce corro verso di lui e lo abbraccio
Io: 'N-Natsu io voglio riavere la mia mamma' dico tra i singhiozzi mentre lui mi acarezza la testa
Erza: 'Torniamo alla gilda' dice Erza avvicinandosi a me e porgendomi la mano che io prendo e ci dirigiamo alla gilda; arrivati alla gilda racconto loro tutto quello che avevo visto.
Master: 'tranquilla Lucy noi saremo sempre qui, qualsiasi cosa accada' lo guardai e risposi
Io: 'Grazie Master' dopo essere rimasta un po' alla gilda decido di tornare a casa a riposare, domani andrò in biblioteca a informarmi su questo Lancaster.

-2 settimane dopo-

Dannazione! Dò un pugno al tavolo che va in mille pezzi.
Juvia: 'Stai tranquilla Lucy-san, sono sicura  che scoprirai qualcosa' disse abbracciandomi. Io non capisco cosa stia aspettando Gray a dichiararsi a questa fantastica ragazza.
Io: 'Juvia andiamo a prendere un gelato?' Sì stacca e inizia a saltare per la cucina tutta contenta, e proprio tenera.
Dopo esserci preparate usciamo. Mentre camminavamo vado a sbattere contro una donna
Io: 'le chiedo scusa' Era una donna alta e snella, capelli corvini e occhi verdi, non so il perché ma ho l'impressione di averla già vista da qualche parte
X: 'nessun problema caro' poco dopo dietro di lei apparvero tre uomini e uno dei tre parlo
X2: 'niente, andiamo da un altra parte' anche lui avevo l'impressione di averlo già visto
Io: 'Arrivederci e mi scusi ancora' lei sorrise e mi rispose
X: 'nessun problema' e detto ciò mi avviai con Juvia a prendere il gelato.
Dopo aver mangiato il gelato riaccompagnai Juvia a casa e me ne tornai in biblioteca a cercare ancora delle informazioni.
Arrivato in biblioteca iniziai a cercare qualche libro che potesse essermi di aiuto, mentre guardavo uno degli scaffali un libro attirò la mia attenzione, aveva la copertina nera con delle scritte bianche, allungai la mano e lo presi ;andai a sedermi in uno dei posti liberi che c'erano, lo aprii e non potevo credere ai miei occhi...

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