chapter three

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finn wolfhard.

"hei"
mi sentii dire da una voce a me sconosciuta,alzai la testa e vidi il mio compagno di banco,sorrisi al vederlo,ancora con le guance rigate dalle lacrime.
si inginocchió alla mia altezza,dato che ero ancora a terra.
"fammi indovinare"
disse con tono curioso
"i bulli ti hanno spinto e tu ci sei rimasto di merda,giusto?"
mi porse un fazzoletto
beh.. esatto
risi
mi porse una mano per aiutarmi ad alzarmi,l'afferai e mi alzai,beh almeno si è fatto "perdonare" per non avermi parlato per tutte le ore scolastiche.
"comunque..."
inzió a parlare.
"mi presento adesso,dato che prima non l'ho fatto ahah"

mi inzió a parlare di tutte le cose impossibili ed inimmaginabili della sua vita,ero cosí perplesso della sua sinceritá che rimasi a bocca aperta

"qualcosa non va?"
mi chiese in modo preoccupato
no,nono tranquillo,e che si è fatto tardi e mia madre si incazzerá se non torno a casa tra 6 secondi
risi e..
rise anche lui.
"oh beh allora,ci vediamo domani wolfhard,benvenuto a los angeles"
disse per poi andarsene.
non so,ma quel ragazzo mi sta facendo qualcosa.
sinceramente non so cosa ma non lo so aiuto,mo sento diverso ecco.

03:01 p.m

finalmente a casa,pero' non c'era nessuno.. stranamente.
trovai un bigliettino sul tavolo della cucina:

X Finn
Amore della mamma,io papá e tua sorella siamo andati a farci in giro per la cittá.
Probabilmente adesso ti arrabbierai perchè non ti abbiamo portato con noi,ma sei a scuola quindi non volevamo disturbarti.. anche se adesso non sei a scuola e stai leggendo questa specie di lettera ma okay.
Finn torneremo per le 7.
Ti vogliamo bene.

mia madre è sempre stata cosi gentile con me,anche quando io ero uno stronzo di merda,lei mi accettava comunque.
peró mio padre no,no mio padre non è come mia madre,lui mi detesta e io detesto lui,vizia sempre mia sorella,quando in realtá non si meriterebbe un cazzo dato che il suo ragazzo le da tutto c'ho che vuole.. e questa cosa mi fa imbestialire.

peró vabbè fa niente,io devo sempre accettare tutto,perchè finn è quello stronzo menefreghista di turno .

pov.
jack grazer.

stavo ancora pensando al sorriso di finn,gli si erano illuminati gli occhi,era cosí.. cosi felice.
non lo so ma quel ragazzo è troppo adorabile.
i miei pensieri vennero interrotti dalla voce della mia ragazza Gio.
"amore a che pensi?"
disse con area preoccupata,come se fossi stato assente per ore,e infatti era cosi.
"è da circa due ore che sto cercando di fare una conversazione civile ma te non ne vuoi sapere cazzo"
affermó incazzata.
scusa stavo pensando.
risposi distaccato.
"questo l'ho notato,ma cosa?"
cercai con lo sguardo qualcosa,per.poi creare una scusa abbastanza credibile,non potevo di certo dirgli "amore stavo pensando al sorriso del mio compagno attraente" mi avrebbe sicuramente dato un ceffoni di quelli memorabili.

"allora?"
mi guardó fulminante.
pensavo che stasera potevamo fare una cenetta carina non pensi?
dissi la prima cosa idiota che mi venne in mente,cazzo speriamo che ci creda.
"aw si,lo penso anche io,è da tanto che non la facciamo"
oddio ci è cascata non ci credo.

pov
finn wolfhard.

08:37 p.m

finalmente mia madre torna a casa.
e meno male che tornava alle sette,dio,questa è una delle tante cose che odio di lei.
mom: tesoro siamo a casa
si,l'ho notato.
dissi freddo,come l'alaska.
mom: che desideri da mangiare?
nulla,non ho fame. mi è passata.
mom: finn devi mangiare,ti ricordi che..
la stoppai immediatamente.
NON CE BISOGNO CHE ME LO RICORDI OGNI CAZZO DI VOLTA.

scappo in camera in lacrime,sono stufo di questa famiglia del cazzo,odio mia madre,odio me stesso.




ehii
vi ricordo che se volete seguirmi su instagram mi chiamo @bbxvan e nulla
potete scrivermi qualunque cosa che renda la storia piú interessante.
ly❣
-vane

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