34.{Sono pazza di te}

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Riccardo's pov
Torno a piedi a casa di Fede, lei è rimasta da Alessandra dicendomi di andare a casa sua.
Tiro fuori le chiavi di casa e apro la porta, la casa è vuota ovviamente, e subito vengo assalito da quel momento passato insieme. Quella notte. Mi viene anche in mente la litigata, il vaso rotto vicino Alessandra, i pianti le urla. Tutto questo non è servito a niente. Adesso mio figlio non c'è più ed io non intendo parlare con Alessandra per il resto della mia vita, so che non è sua la colpa, o forse un po' si. Ma la vera colpa sono io, se non avessi mai bevuto, se non sarei entrato per sbaglio in quella stanza tutto questo non sarebbe successo e adesso io e Fede chissà dove saremmo.
-Cazzo,cazzo- sussurro sbattendo le mani su tavolo. Scuoto la testa per cacciare via i miei pensieri, mi butto sul divano e tiro fuori il cellulare stando una buona mezz'ora sui social fino a quando non sento la porta aprirsi è Fede.
-Ciao- dice levandosi il giubbotto, i miei occhi percorrono tutto il suo corpo e in questo momento vorrei tanto tornare a quella sera.
-Ehy- dico alzandomi e lasciandole un bacio in guancia
-Comunque quel discorso di cui stavamo parlando poco fa... io non ero in me ero ubriaco e ho confuso la mia stanza con quella di Alessandra ed era completamente nuda. Non so come mai visto che era già mezzanotte. Si è avvicinata provocante ed io non ho resistito, ma ripeto ero ubriaco. Io ho sempre amato solamente te. Soltanto te.- dico. Lei mi guarda dritta negli occhi e poi accenna un sorriso girandosi di spalle.
-Non mi dici niente?- dico
-Mh che dovrei dirti?- dice aprendo il frigorifero e tirando fuori un bitter rosso.
-Beh non so- dico grattandomi la nuca, lei nel frattempo continua a camminare in tutta la stanza, di colpo si gira e di scatto bacia le mie labbra. Quanto mi sono mancate.
-Questo significa che mi perdoni?- dico non appena ci stacchiamo
-Mmh... forse- dice mordendosi il labbro inferiore
-Non fare così però che mi fai impazzire- dico
-Così?- dice mordendosi nuovamente il labbro inferiore
-Fede...- non continuo la frase perché la mia voglia di baciarla ha preso il sopravvento.
-Lo fai apposta allora eh?- dico ridacchiando
-Forse...- dice mordendosi ancora il labbro, però stavolta si gira di spalle
-Tu mi fai uscire pazzo!- urlo ridacchiando
-Riccardo...- dice girandosi
-Mh?- dico
-Ti amo-
Sul mio volto spunta un sorriso a trentadue denti. Lei si avvicina e mi abbraccia poggiando la testa sul mio petto.
-Tu sei pazza- sussurro vicino il suo orecchio scherzosamente
-Si, pazza di te- dice, sorrido come un ebete per la sua frase e subito dopo inizio a baciarla.
Lei cammina avanti ed io indietro fino a cadere sul divano, è messa a cavalcioni su di me e continuiamo a baciarci, porto le mani sulle sue guance, scendendo poi dalla sua schiena ai suoi fianchi. Continua a baciarmi insistentemente quasi non riesco a respirare così si stacca.
-Stai bene?- dice vedendomi con l'affanno. Ma subito mi riprendo.
-Si, tranquilla piccola- dico sorridendole. Lei si gira guardando l'ora, devo ammettere che si è fatto abbastanza tardi.
-Non credi sia ora di andare a dormire?- prendo parola prima che potesse parlare
-Ma io voglio te- disse piagnucolando
-Chi ha detto che ci dobbiamo dividere?- dico. La prendo in braccio e la porto nella sua camera poggiandola sul letto. Levo maglietta e pantaloni rimanendo in boxer, entro subito dentro le coperte e solo adesso noto che mi stava guardando
-Che c'è?- dico ridacchiando
-Nulla, è che sei bellissimo- dice mordendosi il labbro
-Tu di più piccola- dico avvicinandomi a lei. Le lascio un casto bacio sulle labbra
-Buonanotte amore- dico. Subito dopo ci addormentiamo abbracciati l'un l'altro.

•Il mio migliore amico•  {#Wattys2017}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora