Mi alzai dal letto a fatica e provai ad andare in bagno, aprii perciò la porta che sembrava essere quella del bagno ed entrai. Era tutto buio e cercavo a tastoni un interruttore, mi sentivo come un bradipo stupido..
Finalmente trovai l'interruttore e accesi la luce, perciò osservai bene il bagno e vidi che era piuttosto grande, c'era anche la doccia per lavarsi,ciò mi fece pensare che sarei rimasta lì a lungo, perciò mi lavai e mi cambiai i vestiti che avevo addosso con degli abiti trovati nell'armadio(non erano miei, ma per ora andavano bene)..
Uscii dal bagno e mi sedetti sul letto tentando di mangiare qualcosa, ma dato che all'ospedale danno solo cibo scadente ero un po' disgustata, invece trovai quel cibo molto buono, e capii che non ero nell'ospedale che conoscevo, non quello in cui ero stata fino al giorno prima, ma.. Che giorno era?
Entrò Jonathan dalla porta e mi disse,come se mi avesse letto nel pensiero: oggi è martedì 30 novembre.
Rimasi sconcertata da quella frase, ma sopratutto perché era passata più di una settimana da quanto io ricordo!
"Dove sono?"chiesi.
"Howkloama Hospital" mi rispose come se fosse scontato.
E aggiunse:"Che non c'entra niente con la città di Oklahoma".
Ma questo ragazzo mi legge nel pensiero o cosa? Era proprio quello che stavo pensando.
"Okay" gli risposi schiatta.
"Domani mattina ti porto a conoscere l'ospedale e ti spiego un po' di cose, ma per ora devi recuperare le forze,non vorrei che svenissi di nuovo.. Per favore vai a dormire." e così dicendo uscì dalla stanza.Perciò mi misi a dormire...
Ma mi svegliai in piena notte, guardai l'ora e vidi che erano le 3.30 del mattino o meglio della notte, siccome non avevo più voglia di andare a dormire mi alzai e siccome ero curiosa di conoscere quel posto e non avevo nulla da fare, aprii la porta e uscii dalla stanza curiosa e munita di una torcia trovata di fortuna nel cassetto vicino al mio letto.
Aprii lentamente la porta e uscii di soppiatto, mi girai a destra e a sinistra e vidi che vi era da entrambe le parti un corridoio molto lungo che portava a svoltare, le pareti erano arancioni sotto e ricoperte di plastica(così la definiva io) mentre nella parte sopra era bianca. Sulla mia sinistra si trovava un punto infermieri dove si poteva svoltare nel corridoio adiacente e dove si interrompeva il corridoio per poi ricominciare.
Il pavimento ero fatto di marmo bianco e ai bordi vi erano delle piccole luci che ti permettevano di vedere di notte se vuoi camminare, proprio come stavo facendo io...Arrivai alla fine del corridoio alla mia destra e vidi che vi era un bivio, io scelsi di uscire dal reparto, ovvero andare a destra dove incontrai una porta a vetri e oltre la quale si trovavano gli ascensori.
Chiamai l'ascensore, e dato che erano le tre e mezzo di notte arrivò praticamente subito, capii che ero al terzo piano quando il display sopra l'ascensore segnò il numero 3.*Il numero tre era il mio numero preferito e quelle che quasi da sempre aveva caratterizzato la mia vita, lo trovavo dappertutto*
Salii sull'ascensore e (come avevo previsto) non c'era nessuno, mi accorsi che avevo bisogno d'aria e perciò schiacciai il pulsante con scritto "0", volevo uscire da quella struttura.
L'ascensore partì quasi subito e scese, si aprì lo sportello e uscii dall'ascensore e presi la porta alla mia destra, perciò seguii la "pista" gialla che indicava l' uscita e mi apparve di fronte due grandi porte a vetri automatiche che portavano fuori, proprio di fronte si trovava un grosso balcone che sembrava essere un "Punto Informazione" che conduceva ad una grande hall con porte a vetri enormi, fino al soffitto, al cui oltrepasso vi stava uno spazio circolare all'aria aperta con alberi, panche in marmo e con tanto di sassolini..
Nella hall c'erano molte panche fatte in marmo e addirittura statue in marmo che ricordavano un po' quello di Carrara,infine c'era un grande scala mobile che portava al primo piano, dove c'erano molti negozi e un bar, insomma era un po' l'area svago..
Nonostante ciò non c'era anima viva, sarà perché è notte fonda, mi rassicurai ...Uscii dalla porta principale e c'era un grande spiazzo cementato dove vi erano delle panche, dei distributori di cibo e anche degli alberi in lontananza e luci, dato che era notte..
Si respirava aria gelida e c'era pure il ghiaccio.. eh sì era novembre...
All'orizzonte si ergevano montagne e dalle parte opposta si intravedeva il mare, io adoro il mare!!Continuai ad osservare quel meraviglioso paesaggio quando d'improvviso mi urlarono:"Ehi tu! Signorina!" e mi sentii tirare verso l'interno dell'edificio.
Mi volti e vidi un uomo sulla cinquantina che mi disse:"Perché sei uscita? È un miracolo che sei ancora viva.. Ma non lo sai cosa ti poteva accadere? Non sai che..." ma non riuscì a finire la frase che un ragazzo da dietro disse:"Ehi, Allison ! Che ci fai qui?" e disse all'uomo:"Lei è con me." in tono imperativo.
L'uomo fece una smorfia mista a disgusto e sorpresa e se ne andò senza controbattere."Ciao" dissi a Jonathan "Chi era quell'uomo? Cosa diceva? Cosa stava per dire?"
"Con calma bellezza, saprai tutto a tempo debito, ma piuttosto dimmi un po' perché non sei rimasta in camera come ti avevo detto, signorina"disse con tono accusatorio..
"Mi annoiavo e avevo bisogno di un po' d'aria.. "
"Ora ti accompagno in stanza e domani vedremo"SPAZIO AUTRICE
Ci tengo a chiarire che la parte fra * è solo il pensiero di Allison, non è per nulla una cosa mia privata.
Poi volevo ringraziarvi per i voti e per tutti voi che leggete la mia storia😘 volevo anche scusarmi per aver pubblicato tanto tardi, ma questo mese che è passato mi ha completamente stravolto la vita e non avevo ispirazione a scrivere, né voglia, perdonatemi💞in compenso vi ho fatto un capitolo più lungo e mi sono soffermata di più come richiesto, datemi consigli su come migliorare sempre più.. ~eli~😜
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Un giorno..
FantasyMi alzai dal letto e mi accorsi che erano appena le sei del mattino. Amo svegliarmi presto,a differenza di altri che dormono fino a svegliarsi quando non c'è più neanche uno spiraglio di sole.. Credo che la mattina sia molto bella, per i suoi colori...