È davvero sorprendente come questo romanzo riesca a tessere le mille contraddizioni del biennio '43-'45, a raccontare la vita in città, quella nelle campagne, il mondo delle magie e della fede e quello dell'opportunismo, con una leggerezza che non sottrae valore alla storia.
Con Amici per paura Ferruccio Parazzoli, grande scrittore italiano, già vincitore di premi come il Campiello, mi ha riportata alle atmosfere di Una giornata particolare, il film con la Loren e Mastroianni, ma anche ai ricordi di guerra che sentivo raccontare a mio padre (che aveva al tempo la stessa età del protagonista) e a mia nonna.
Siamo di fronte a un testo prezioso, che consente di recuperare la memoria senza smarrirsi in resoconti artefatti, ma conquistando il lettore. In una scuola superiore frutterebbe più di molti libri di testo.