capitolo 28

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Allyson

Guardo fuori attraverso il vetro della finestra della stanza da letto mia  e di Nick.

Non so il perche' ma non riesco a frenare le lacrime, scorrono proprio come la poggia  di questo temporale estivo.

La limpidezza del cielo e' offuscata da nuvoloni grigi, esattamente come la mia serenita' e'offuscata da questo tarlo che mi porto dentro.

L' unica cosa che mi rincuora e' che finalmente domani arriveranno Lu' e Carla . Non vedo l ' ora di riabbracciarli.

Certo ci siamo sentiti ogni giorno , anche piu' volte al giorno a dire il vero , specialmente dopo gli ultimi avvenimenti.

Anche mio padre e i miei nonni mi hanno chiamato spesso preoccupati ma io ho tranquillizzato  tutti rassicurandoli che andava tutto bene.

Ma non va tutto bene.

Dentro di me qualcosa si e' smosso, ma non so' neanche io cosa sia di preciso.

Non faccio altro che ripensare a quella sera e al suo finale.

Dopo l' entrata in scena di mio fratello le cose sono precipitate .

Mark ha afferrato Giulie maldestramente per un braccio  , era talmente fuori di se che ho seriamente pensato la picchiasse,   ma e' riuscito a trattenersi, io dal conto mio sono sono corsa  da Nick per accettarmi delle sue condizioni.

Era collassato sul divano e non dava piu' segni di vita.

Sono entrata in panico e ho cominciato a urlare e a strattonarlo fino a quando qualcuno mi ha sollevata a forza allontanandomi da lui.

Ricordo vagamente Rita che chiamava un medico, mentre Mark invece sottoponeva Giulie ad un vero e proprio interrogatorio sulle sue intenzioni, lei davanti alla furia di mio fratello spiattello' tutto.

Per tutta la sera ci aveva tenuto
d' occhio e al momento  opportuno aveva convinto Nick a seguirla dicendogli  che io ero  stata colta da un malore, l'aveva portato in biblioteca e mentre lui entrava per cercarmi lei l' aveva punto sul braccio iniettandogli una sostanza non ben definita, che avrebbe dovuto a detta di chi gliela aveva procurata, fargli perdere i freni inibitori e aumentare la sua libido gettandolo in uno stato confusionale.

Lei ne avrebbe approfittato per avere un rapporto  sessuale con lui, sicura che sarebbe rimasta incinta in quanto era in piena fase di ovulazione.

Inutile dire che io impazzii del tutto, mi liberai dalle braccia che mi tenevano e le mollai un sonoro ceffone che le fece voltare di scatto la testa, se Mark non mi avesse bloccata probabilmente l' avrei uccisa

Beth palesemente sconvolta e disgustata si piazzo' davanti a lei intimandole di andarsene da casa sua e di non farsi mai piu' rivedere , altrimente l' avrebbe denunciata per aver drogato suo fratello.

Rita con una faccia schifata ed incredula l' accompagno' nella camera che fino ad ora aveva occupato per aiutarla a fare i bagagli nel minor tempo possibile, dopodiche' la carico' su un taxi con la speranza di non rivederla mai piu'.

Fuori in giardino la festa proseguiva.

Il medico arrivo' e dopo aver visitato Nick e avergli somministrato dei medicinali tramite iniezioni, disse che aveva bisogno di una flebo e che qualcuno doveva andare a prendere l'occorrente nel suo ambulatorio, quel qualcuno fu'Sam che si offri' volontario e in quel momento mi resi conto fra le lacrime che era stato proprio lui a sollevarmi e a trattenermi
in biblioteca.

Il medico ci mise al corrente delle condizioni di Nick, disse che era stato fotunato a non entrare in coma , perche'  quella grande stronza di bionda impagliata non aveva calcolato che le sostanze stupefacenti che gli aveva somministrato a tradimento mischiate all 'alcool che Nick aveva ingerito durante la serata l' avevano fatto collasare, per fortuna il dottore ci tranquillizzo' affermando che Nick era forte e robusto e che non avrebbe riportato conseguenze di nessun tipo.

Tutti noi tirammo un sospiro di sollievo.

La mattina successiva i genitori di Nick furono messi al corrente
dell' accaduto  da una Beth ancora sconvolta e arrabbiata per aver dato fiducia e amicizia ad una persona cosi' meschina e dalla  mente contorta.

George e Livia erano furiosi per il comportamento di quella ragazza sconsiderata che a dirla tutta a loro non era mai piaciuta, ma erano ancor piu' preoccupati per la salute del loro figlio ,quindi si precipitarono in un lampo nella sua stanza per accertarsi delle sue condizioni.

Io sono sempre rimasta al fianco del mio amato,  tenendogli la mano per tutto il tempo finche' Mark e Rita non mi hanno obbligata ad andare a farmi una doccia e a mangiare , cosa che ho fatto in venti minuti esatti, dopodiche' sono tornata al suo capezzale sotto gli sguardi esasperati di mio fratello e mia cognata .  Naturalmente non ho  mangiato.

Da quella sera ho praticamente lo stomaco chiuso, e in questi giorni ho mangiato pochissimo.

Al suo risveglio , avvenuto la sera dopo Nick era piuttosto confuso ed e' stato messo al corrente dei fatti da Mark.

Io ho osservato tutte  le varie espressioni che si susseguivano sul suo viso man mano che Mark andava avanti con il racconto.

Stupore
Incredulita'
Rabbia

Alla fine ha puntato su di me uno sguardo velato da un ' imperccettibile senso di colpa.

Ha chiesto a tutti di uscire dalla stanza  e di lasciarci soli, mi ha attirata a se stringendomi in un abbraccio strettissimo e pronunciando un "MI DISPIACE'' con voce rotta dall' emozione.

L' ho rassicurato dichiarando che lui non aveva nessuna colpa.

Per tutta risposta lui mi ha allontanata quanto bastava per guardarmi negli occhi e poi mi ha baciata con una passione tale da lasciarmi stordita e senza fiato.

Da allora non ne abbiamo piu' parlato e la vita ha ripreso normalmente, ma in me qualcosa non va' .

Mi ridesto dai miei pensieri tornando al presente, vado in bagno per sistemarmi , e' quasi ora di cena.

Poche ore e i miei fantastici amici saranno qui, forse con la loro presenza questo senso di inquietudine svanira' me lo auguro con tutto il cuore.

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