Un nuovo inizio

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La strada era deserta, non si sentiva neanche un suono, solo il rumore di passi di Jean.

Era solo il primo giorno di liceo e già tutte le forze gli erano state risucchiate. Alzò lo sguardo: era una bella giornata di Sole, ma vedeva il cielo grigio.

Camminò trascinando i piedi fino alla scuola, per poi salire lentamente in classe ignorando tutti. Non che conoscesse qualcuno, ma l’assenza del suo migliore amico lo rattristiva.

Fu un delicato profumo a risvegliarlo. Proveniva da una ragazza con i capelli lunghi e neri, con gli occhi dello stesso colore e i lineamenti delicati ma decisi. Provò a salutarla, ma lei raggiunse di corsa i suoi due amici.

Jean divenne ancora più triste. Sentiva quasi le lacrime uscirgli dagli occhi, quando due braccia lo strinsero e una risata familiare gli risuonò nelle orecchie.

<<Marco!>> quasi urlò Jean abbracciando stretto l’amico <<Credevi che ti avrei lasciato solo?>> rise Marco. Felici entrarono in classe, dove erano rimasti due banchi liberi apposta per loro.

Jean guardò i suoi nuovi compagni: erano cinque ragazze e sette ragazzi.

Notò sorpreso che la ragazza che aveva incrociato qualche minuto prima era nella sua stessa classe.

Ognuno dimostrò subito un carattere e un comportamento particolare: Eren era sempre irrequieto e non faceva che parlare urlando, mentre Mikasa, la sua compagna di banco, la ragazza che Jean aveva incontrato, cercava di calmarlo.

C’era poi Armin, un ragazzo tranquillo che non si perdeva una singola parola della spiegazione, la sua compagna di banco Annie, fredda e silenziosa, suscitava in Jean uno strano presentimento, come i due ragazzi seduti dietro di lei: Reiner, che sembrava una persona che si faceva i fatti suoi, e il suo compagno di banco Berthold, il più alto di tutta la classe, che obbediva a tutto ciò che Reiner gli diceva.

Al primo banco c’erano Historia, che sembrava dolce e gentile, e Ymir, il suo esatto contrario. C’erano infine Sasha, che si abbuffava continuamente di cibo senza mai venire scoperta, e Connie, che provava invano a tenerla a bada.

<<Marco, quei tre laggiù non mi piacciono per niente>> disse sottovoce all'amico <<Non sembrano così male, basterà conoscerli>> gli rispose Marco sorridendo e guardandolo con i suoi due grandi occhi castani.

<<Spero tu abbia ragione...>> pensò Jean, per poi tornare a concentrarsi sulla lezione.

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Angolo autrice:
spero che questa roba vi stia piacendo. Non so quanto sarà lunga, ma so solo che mi il diabete mi ucciderà (capirete andando avanti nella storia). Ditemi nei commenti con quale frequenza preferireste che pubblicassi, grazie. Detto questo ciao a tutti.

L'altra metà del mio cuore - Attack on Titan fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora