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Una sigaretta dopo l'altra.
Uno sguardo rubato.
Sorrisi nascosti.
Baci fraintesi.
Ormai questa era la vita di Sooyoung e Jiwoo.
Due amiche che si conoscevano dall'infanzia, e che tutt'ora mostravano i loro sentimenti all'intero istituto.
Ogni tanto saltavano le lezioni per stare da sole, più di quanto già non lo facessero.

Sooyoung era più grande di Jiwoo, ed era decisamente più tranquilla e serena della sua amica.
Era una ragazz non troppo alta, i capelli erano di un nero corvino, la pelle candida come la neve.
La sua vita era concentrata sul divertimento, fare festa, e su Jiwoo, ovviamente.
A scuola andava male, ma nonostante questo, tutti i ragazzi del plesso le andavano dietro, come dei scimpanzé in piena fase ormonale.
Girava sempre con una sigaretta fra le labbra, la sua solita giacca di pelle e gli immancabili jeans attillati.

Jiwoo era il totale opposto.
A scuola era bravissima e, grazie alla sua timidezza e tenerezza riusciva a farsi amare da ogni insegnare.
Ma al contrario degli altri suoi compagni, lei non si dava aree, anzi.
I suoi genitori erano i soliti ricconi che pretendono dal figlia eccellenza a tutto, cosa che, effettivamente, Jiwoo riusciva a fare.
Come già detto, spesso lei e Sooyoung mancavano alle lezioni, ma, avevano inventato la scusa perfetta:
Jiwoo dava ripetizioni intensive a Sooyoung , e i professori ci credevano pure.
Ovviamente, invece di fare "ripasso intensivo" decidevano di andare per le vie di Seoul e divertirsi.
Nonostante la ricchezza della famiglia di Jiwoo, quando decidevano di uscire spendevano il minimo indispensabile, cioè, gelato d'estate e cioccolata calda d'inverno.
Spesso si fermavano al porto, e osservavano i gabbiani volare.

«Volare felice come un uccello, ecco cosa vorrei fare» Sooyoung stava camminando sul bordo di un marciapiede che dava sul mare aperto.
Si teneva in equilibrio tenendo le braccia aperte.
Jiwoo ridacchiava ogni tanto per le facce buffe che faceva Sooyoung.
«Ma poi non potrai più comunicare con le persone» rispose Jiwoo stringendo a se la gambe.
«E perché dovrebbe essere un problema?» con un salto, si mise seduta accanto alla sua amica, prendendo dalla tasca un pacchetto di sigarette, con una mano iniziò a cercare l'accendino e, una volta trovato, accese la sigaretta e la portò sulle labbra.
«Perché poi non ho nessuno a cui buttare via le sigarette, quand'è che smetterai?» era solito di Jiwoo rimproverare le persone sul fatto del fumo, Sooyoung in primis.
«E te quand'è che la smetterai di assillare con questa ramanzina?» voltò la testa verso gli occhi della minore che, a sua volta, portò l'attenzione su gli occhi di Sooyoung.
«È perché ti voglio bene, stupida» Jiwoo rubò la sigaretta dalle labbra di Sooyoung per posare sopra esse una caramella rosa.
«Ora va meglio» disse soddisfatta Jiwoo.
Si alzò pulendosi la gonna da sassolini e cose varie allungando la mano verso quella della ragazza bianco cadavere.
«Andiamo, sennò faremo tardi e il professore vede che non stiamo in camera» continuò la minore guardando Sooyoung.
«Va bene mamma» alzò gli occhi al cielo Sooyoung, afferrando la mano di Jiwoo.
«Quindi, vuoi provare come ci si sente ad essere un uccello?» propose Sooyoung fermando per un polso Jiwoo.
«Come credi di riuscirci?» domandò la minore alzando gli occhi al cielo data l'essere infantile della sua amica.
«Tipo così» Sooyoung fece salire sopra le spalle Jiwoo, tenendo stretta la presa.
«Ha Sooyoung, mettimi subito giù!» si dimenava sopra la sua schiena, dando alcuni pugni sopra la schiena di quest'ultima.
«No, ora sei un piccolo uccellino, lasciati andare» disse la maggiore stringendo Jiwoo sulla sua schiena.
Smise di dimenarsi e si appoggiò alle spalle di Sooyoung per paura di cadere, affondando la faccia nelle sue spalle.
«Okay, vai, però, lenta» disse Jiwoo facendo ridere Sooyoung «non ridere! Se cado e muoio?»
«Jiwoo, sei a un metro e mezzo da terra, non puoi morire» continuò a ridacchiare stringendo le cosce della minore.
«Sh, non parlare e vai» si stringeva sempre di più, quindi era difficile capire le sue parole.
Arrivarono al collegio verso le due e mezza, e il cortile era totalmente deserto.
Lo attraversarono correndo, cercando di essere più furtive possibili.
Correvano tenendosi per mano, sul volto di entrambe era dipinto un sorriso.
Si andarono a sedere sul prato, approfittando dell'assenza di persone.

«Jiwoo, mi sono sempre chiesto una cosa, ricordi quel bacio che ci siamo dati l'estate scorsa?»
Con le parole di Sooyoung, Jiwoo tornò in un battibaleno durante quella festa d'estate.

Era una di quelle solite nottate calde di agosto, è un gruppi di amici si divertiva a fare obbligo o verità sul bagnasciuga.
«Sooyoung, devi baciare la ragazza o ragazzo che secondo i tuoi gusti è più bella» disse Heejin guardando con area di sfida la ragazza.
Sooyoung guardò attentamente tutte le persone, poi si soffermò sul volto docile di Jiwoo.
Gattonò verso la ragazza interessata e posò la mano sopra la sua guancia che accarezzò.
Si guardarono negli occhi sorridendo.
Le piccole fiamme delle candele rendevano l'atmosfera come quella di un libro.
Sooyoung si avvicinò lentamente e fece sfiorare le loro labbra.
Jiwoo teneva gli occhi chiusi mentre nel suo stomaco si era scatenano uno sciame di farfalle.
Sooyoung invece, teneva gli occhi aperti per osservare le labbra carnose della più piccola.
Nel meno tempo possibile le loro labbra si toccarono.
Le altre persone presenti guardavano la scena a bocca aperta.

«Ovvio che me lo ricordo, perché me lo chiedi?» chiese Jiwoo sdraiandosi appoggiando la testa sopra le gambe di Sooyoung.
«Bhe, mi stavo chiedendo se, tu avevi provato qualcosa, non, non so se mi spiego» poggiò le mani sopra i capelli di Jiwoo giocandoci.
Come riusciva solamente a pensare ad una domanda del genere.
Ovviamente aveva provato qualcosa, qualcosa che non sapeva neanche spiegare.
Lo aveva chiesto a molti, e quei molti le hanno risposto che si era innamorata.
In fin dei conti avevano ragione, il suo primo bacio lo aveva dato alla sua migliore amica, e anche quando stava con altri ragazzi preferiva stare fra le braccia di Sooyoung, ma ha sempre rifiutato l'idea di stare insieme a lei.
«Mh, bhe, non so bene cos'ho provato, ma era una sensazione stupenda» confessò balbettando Jiwoo sentendo di nuovo la stessa sensazione nello stomaco.
«Anche per me, sai» rispose Sooyoung socchiudendo gli occhi.
L'amore che si era creato tanto tempo fa era rinato, ma questa volta il coraggio non mancava a nessuno delle due.

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volevo scrivere una chuuves perché onestamente sono le donne della mia vita👉🏻👈🏻 spero che qualcuno la legga perché stranamente non mi fa estremamente vomitare 😔

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