I lunghi capelli rossi di Jiwoo si muovevano in modo caotico insieme al fresco vento. Le sue piccole gambe pedalavano velocemente sulla bicicletta dipinta di un lilla appena accennato.
Sooyoung la inseguiva, con il sorriso stampato sulle labbra, anche lei pedalando sopra la sua bicicletta arrugginita.
Era notte fonda, entrambe le ragazze non erano riuscite a prendere sonno, quindi decisero di ammirare le silenziose strade di una buia città addormentata.
Vedere Jiwoo così sorridente, era sempre un colpo al cuore per Sooyoung.
La sua figura così felice era perfetta con il contorno di brillanti stelle e un dolce silenzio.
Non sapevano dove andare, avevano preso le biciclette ed avevano cominciato a pedalare, allontanandosi dal grigio istituto. Forse si sarebbero fermate sopra un prato, ad ammirare le stelle e a dedicarsi versi di poesie, forse si sarebbero fermate in spiaggia, lasciandosi cullare dal soave suono delle onde infrangersi sopra gli scogli, ma non gli importava il luogo, volevano solamente stare nel silenzio assoluto ed affogare nelle loro braccia.«Jiwoo» disse Sooyoung con il fiatone, poggiando un piede a terra. La rossa si girò e sorrise alla sua amica «sei già stanca?» chiese avvicinandosi.
Sooyoung era sfinita, quindi decisero di sdraiarsi sopra un prato, poggiandosi sopra i leggeri giacchetti che si erano portate.
Come le piaceva a Jiwoo, stare sdraiata accanto a Sooyoung, che la coccolava e finalmente, la faceva sentire speciale. Orma sentire il suo odore di fumo era diventato un habituè, come se fosse il suo medesimo profumo. Se prima non le era molto di gusto, ora era come un esigenza sentirlo sempre al suo fianco.
L'estate-purtroppo- stava giungendo al termine, e si capiva dal traffico che c'era durante le solari giornate, le persone stavano tornando dalle loro tanto aspettate vacanze, per tornare alla realtà e ciò lo dovevano affrontare anche Sooyoung e Jiwoo, ma queste due non avevano il bisogno di tornare alla realtà.
«Questo silenzio è così soave» disse la piccola poggiando la sua testolina sulle esili gambe della grande.
«Sono felice per te mia Jiwoo» sospirò Sooyoung, che con un gesto così normale posò le sue labbra carnose su quelle morbide di Jiwoo, lasciandole un piccolo bacio casto «per me la notte è sempre stata una grande nemica, che ti inganna con il suo dolce silenzio per poi aggrapparsi alla tua mente, riportando pensieri che da soli, è inevitabile non pensarci» disse infine socchiudendo gli occhi per non lasciarsi andare ad un sonoro e straziante pianto.
Jiwoo si alzò, portando le sue manine introno al collo della sua amata, così da guardarla negli occhi «forse hai ragione, ma tu non sei da sola» sospirò per poi riprendere a parlare «e forse non puoi combattere questo mostro chiamato notte tutta da sola, per questo ti chiedo di combatterlo insieme, di sfogare i tuoi arcani pensieri con me, prima che quella stronza ci arrivi prima»
Sooyoung si sentiva così fortunata ad avere una persona come Jiwoo, sapeva che di lei si poteva fidare, ed era sempre lì, accanto a lei.
Le due si guardavano così intensamente da poter sentire i pensieri dell'altra, ed un istante dopo, si stavano assaporando le dolci labbra al sapore di innocenza e amarezza.
«Jiwoo ti amo così tanto» una lacrima rigò il volto distrutto di Sooyoung.
«Ti amo» rispose a sua volta la rossa.Stavano passando l'estate più bella della loro vita, si sentivano leggiadre, senza pensieri ,solo il pensiero che in pochi giorni si sarebbero dovute sottoporre, per l'ennesima volta, all'ansia che le provocava la scuola, si sentivano male.
Quello che veniva sarebbe stato il loro ultimo anno dentro le mura di quello squallido istituto, e quasi non volevano lasciare il loro piccolo nido.
«Sooyoung-ah» chiamò la piccola, ricevendo un versetto dalla interessata «ci pensi mai al futuro?» domandò.
In realtà la maggiore non ci aveva mai pensato, viveva ogni attimo, senza pensare a quello successivo «no, perché lo chiedi?» sbuffò il
fumo che poco prima aveva aspirato dal amara sigaretta.
«Non so, forse ne sono spaventata, ho paura di non riuscire a sbocciare, di rimanere rinchiusa nell'oblio» fece una pausa impegnata nel trovare le parole per esprimere i suoi pensieri «fin ora abbiamo passato la nostra vita in una scuola, non abbiamo mai avuto voce in capitolo per cose importanti, sono sempre stati i più grandi a decidere per noi, per il nostro futuro, e diciamo che, ho un po' di paura di non essere pronta per affrontare le responsabilità degli adulti, da sola»
Jiwoo non se ne rendeva conto, ma era già molto matura e responsabile, si prendeva cura degli altri, quindi, per Sooyoung sentire questa frase dalla minore, era strano.
«Jiwoo avrai un futuro brillante lo so per certo» disse Sooyoung accarezzando le soffici guance della sua amata.
[...]La mattina tardò ad arrivare per le due ragazze che si addormentarono alle cinque di mattina.
Dopo essere tornate dalla loro piccola fuga, si erano rinchiuse dentro il letto, respirando l'amore e la passione che i loro corpi rilasciavano.Quando Jiwoo si svegliò, non trovò Sooyoung al suo fianco. La iniziò a cercare per la piccola stanza, ma non ce ne era ombra, così, senza darci troppo peso, andò in bagno per sciacquarsi via la notte passata.
Si iniziò a spogliare per entrare nella vecchia doccia, quando notò un piccolo postit giallo attaccato allo specchio.
"INKIGAI:
La ragione dell'essere; il motivo per cui ci si alza la mattina"
Jiwoo sorrise al piccolo messaggio lasciato dalla ragazza, di cui ancora non sapeva il motivo del suo allentamento. Si buttò in doccia, tacendo i pensieri.
[...]La giovane ragazza si trovava nella ormai deserta spiaggia, camminando sulla riva.
«Sooyoung» disse la più piccola che stava seduta sulla fredda sabbia umidiccia «perché mi hai chiamata?» continuò Hyejoo, non potendone più del silenzio che era presente da veramente troppo.
«Avevo bisogno di staccare un attimo» rispose Sooyoung avvicinandosi alla minore «avevo bisogno di rivivere l'emozione che ho provato quest'estate» concluse sedendosi accanto all'amica, che rimase in silenzio.
«Ieri Jiwoo mi ha fatto aprire la mente su un altro problema di cui non avevo bisogno» Sooyoung decise di confidarsi con Hyejoo, sapendo per certo di poter ricevere in risposta delle parole saggie.
«Ovvero?» si limitò a dire la corvina.
«Il futuro, fino ad ora ho sprecato diciannove anni di vita nel rovinarla» si accese una sigaretta e poi continuò «pensavo di dover vivere la vita fino in fondo, avevo paura di non godermi questi anni, ma ora che ho aperto gli occhi, ho solo perso tempo» si pentiva veramente tanto di non aver costruito un percorso valido per trovare un lavoro nobile, e aveva paura di non cambiare, rimanere infantile e menefreghista, così facendo, avrebbe perso la cosa più importante, Jiwoo.
Per Sooyoung, lei invece avrebbe fatto strada, e trovando la ragazza solo un peso l'avrebbe lasciata, spezzando il cuore di entrambe.«Sooyoung, ti stai facendo troppi drammi non necessari» disse Hyejoo, prendendo dalle dita della più grande la sigaretta, per assaporarne l'acido sapore «poi iscriverti ad una buona università, o puoi fare dei corsi di letteratura» la minore credeva molto nella sua amica, aveva letto dei suoi racconti non finiti, e se ne era innamorata follemente.
«Nessuna università o corso accetterebbe una nullità come me» si sminuì la ragazza, che ormai si era arresa.
«Sooyoung, scrivi delle cose straordinarie, la tua mente è un intera miniera d'oro, riesci a pensare e a scrivere in una facilità impressionante, descrivi le cose precisamente riuscendo a colpire il lettore dritto nel cuore» Hyejoo posò la sua mano sopra il cuore di Sooyoung, che rimase felicemente sorpresa dalle parole dell'amica.
Era riuscita a farle cambiare umore, e ne era terribilmente grata.