Ed è esattamente come se fosse quel giorno, tutte le volte che rivedo quello sguardo di ghiaccio in quegli occhi anch'essi di ghiaccio... E penso a questo mentre mi pettino. Da quel letto un bambino di sei anni, con un braccio ustionato gravemente e recentemente rimasto orfano mi guarda e mi chiede :«perché sei triste? » io dalla mia sedia avevo già da molto ritratto la mano dal suo viso e avevo detto guardando triste un punto indefinito del paesaggio che c'era fuori dalla finestra :«La mia nonna è morta ». Avevo le lacrime agli occhi e facevo di tutto per trattenerle , ma non ci riuscii e una delle ribelli mi solcò il viso accarezzato dall'ombra e tenuto basso, in una posa di dignitoso dolore . Fu allora che senza chiedere niente, precedendo il bisogno che io stessa non sapevo di avere, alzò il busto mettendosi seduto, e mi abbracciò .Quell'atto di empatia e affetto, fatto da un bambino verso una bambina che non aveva mai visto prima rimane impresso nella mia mente tutt'oggi, come una fotografia in bianco e nero, nostalgica e romantica al con tempo ... da allora fra di noi c'è un tacito accordo, io non gli chiedo di essere ciò che non è, e, gli rimango accanto se lui mi sostiene nei momenti di debolezza e mi accetta per ciò che sono... Mi do un'occhiata allo specchio e :«pronta » afferro i libri e li sbatto dentro lo zaino, idem con gli auricolari e vado, mi fiondo giù dalle scale e prendo al volo un muffin fatto da Cloe e, dopo aver indossato gli occhiali da sole e aver baciato in guancia mia sorella esco e mi sbatto alle spalle la porta di casa... Ed ecco che lo rivedo. Per la prima volta dopo aver ripensato a noi due piccoli mi rendo conto di quanto sia cambiato, da bambino a quasi uomo. È alto e possiede una buona dose di muscoli nei punti giusti, il naso è leggermente lungo ma conferisce carattere al volto di per sé un po' troppo angelico con quegli occhioni azzurri come il mare e impassibili come il ghiaccio. Ora indossa un casco integrale nero ma il suo sguardo perforante arriva vivo come non mai dritto nel mio io più profondo ... indossa dei pantaloni neri leggermente stretti nei punti giusti e una maglia nera a maniche lunghe attillata con sopra il giubbotto di pelle anch'esso nero. Mi avvicino e lui mi mette il casco senza dire una parola e dopo aver messo lo zaino al sicuro salgo sulla sua bellissima moto nera, dietro di lui e partiamo .....
STAI LEGGENDO
Lasciati amare come ti lasci odiare
Romansaallora premetto che non ho mai scritto niente e questo è solo un esperimento, una sfida con me stessa per vedere se posso realmente creare qualcosa di bello ... non importa in quanti leggeranno o se non vi piacerà il finale (tendo ad essere tragica...