Vorrei che mi bastasse uscire, fare qualcosa di nuovo, incontrare degli sconosciuti e mescolarmi con le loro solitudini.
Vorrei che recuperare me stessa fosse sufficiente: ritrovarmi e ricominciare a piacermi. Il fatto, però, è che io non mi sono persa, insieme a te. Non ho rinunciato alla mia identità, non ho messo a tacere nessuna parte di me. Non ho smesso di fare quello che mi piaceva fare solo perché non piaceva anche a te. Non sono cambiata per compiacerti. Sono andata avanti dandoti la mano e ora non c’è niente che io possa provare a recuperare per sentirmi meglio perché non c’è niente di cui mi sia sentita privata, amandoti.
Io sono qui, con tutte le mie manie e le mie aspettative, con i piedi e le mie unghie troppo corte. Sono qui con le mie piccole conquiste quotidiane, con le canzoni che vorrei scrivere. Sono qui con le mie corse senza meta e con i miei colori tenui.
E non è che non rido più, davvero.
È che da quando non sei più qui ogni risata sincera che mi scoppia sulle labbra rischia di trasformarsi in pianto se non ci sto attenta.
Io sono qui. Sei tu che.
Sei tu.
E il vuoto che hai lasciato non si può riempire con un aperitivo, con un nuovo taglio di capelli, con una torta al cioccolato, con una giornata di sole, con un ricordo dolce, con un bel film, con un buon profumo che si libera nell’aria all’improvviso. Il vuoto che hai lasciato appartiene solo a te non c’è niente che io possa fare per renderlo meno somigliante ai tuoi occhi.
