Capitolo 32*

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Si sentirono i soliti sussurri lontani e Michele guardò alla sua destra, poi le rispose -Ce l'abbiamo, è complicato l'incantesimo?-

-Da quanto ho capito non molto, però non ho mai fatto una cosa del genere- ancora una volta si pentì di non essersi avvicinata prima alla magia, ma cercò di far sembrare che sapesse esattamente cosa stava facendo.

-Tranquilla, possiamo aiutarti da qui- Altri sussurri, stavolta il ragazzo si girò dandole quasi le spalle. Saha si chiese chi mai potesse esserci dall'altra parte. Lo vide annuire mentre l'immagine cominciava a sbiadire -Quanto tempo ti serve?-

-Per gli ingredienti? Poco, domani a quest'ora dovrei avere già tutto-

-Bene- poi l'angelo si mise di nuovo ad ascoltare i sussurri dietro di lui -Prendi tutto quello che ti serve, l'incantesimo lo faremo domani notte, d'accordo?-

Saha non fece in tempo a rispondere, perché l'immagine scomparve appena l'altro ebbe pronunciato l'ultima sillaba. Sospirò e si buttò sul letto, concedendosi un paio di ore di sonno.

Fu svegliata da qualcuno che bussava alla porta. La ragazza si scapicollò ad aprire e si ritrovò davanti Rada, l'insegnante di magia. Aveva l'aspetto di un uomo sui ai quaranta, con i capelli brizzolati e il fisico longilineo. A Saha era sempre piaciuto come insegnante: anche se le lezioni di magia le saltava sempre, adorava ascoltarlo parlare di piante ed animali e le faceva piacere sentirlo dire spesso che era la migliore del suo corso. A suo tempo era stato anche molto amico di Isahhel -Ciao Saha, come ti senti?-

In quei giorni non era andata neanche alla sue lezioni -Meglio- Lo invitò ad entrare con un sorriso e notò che tra le mani aveva una ciotola avvolta in uno straccio.

-Ti ho portato uno stufato di coniglio e funghi- le disse poggiandola sulla scrivania facendo attenzione a non farla rovesciare.

-Ehm...grazie- rispose lei imbarazzata. All'improvviso si ricordò del libro e degli appunti, e sperò che l'insegnante non ci facesse caso. Ovviamente non fu così.

-Finalmente ti sei decisa ad avvicinarti alla magia-

-Già- era nel panico, ma stava cercando di sembrare noncurante. Adesso cosa doveva fare? -io...pensavo che fosse ora di cominciare...-

-Beh, potevi chiedere, ti avrei certamente consigliato un titolo più...leggero- le disse sorridendo -Comunque "Portali" è decisamente il migliore del suo genere, ed il più completo-

-L'ho preso seguendo l'istinto- balbettò la ragazza -mi sembrava il meno spaventoso- Questo era vero. Non era mai stata un granché ad inventare storie.

Rada prese i fogli su cui Saha aveva preso gli appunti per Michele prima che lei riuscisse a metterli via -Vedo che ti interessa proprio-

-Si- abbozzò la ragazza, poi le venne un'idea -Professore, stavo pensando di fare un po' di pratica, ma non so da dove iniziare...-

-Se fossi venuta anche solo ad una delle mie lazioni lo sapresti- la rimproverò scherzosamente, poi le sorrise e Saha ebbe l'impressione che il professore non aspettasse altro che quella domanda -Comunque, certo che ti aiuterò- le sorrise -ma forse dovresti prima rimetterti, tra un po' di giorni...-

-No!- esclamò con un po' troppa enfasi, quindi si affrettò ad aggiungere -Volevo dire... sto meglio ora, e vorrei cominciare subito...prima di cambiare idea...-

-Ah questi giovani!- esclamò Rada fingendo di essere scocciato -Purtroppo ero venuto solo per vedere come stavi, fra poco iniziano le lezioni, ma questo pomeriggio, appena dopo pranzo, ti aiuto volentieri-

-Grazie professore- la ragazza fece un sorriso a trentadue denti. L'uomo la salutò ed uscì dalla stanza. Saha si buttò di nuovo sul letto, tutto stava andando per il verso giusto. Sonnecchiò tutta la mattina, recuperando le ore di sonno che aveva perso in quei giorni. All'ora di pranzo preferì non uscire, così si gustò l'ottimo stufato che Rada le aveva portato mentre lo aspettava.

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