C'è un silenzio alquanto imbarazzante, com'é possibile che proprio oggi doveva sapere che esisto.
Passiamo davanti al parco e mi faccio coraggio a parlare.
"Io dovrei fermarmi qua" dico a bassa voce sperando che abbia sentito.
"Giá ma prima di andare ti prego di ascoltarmi un attimo" Non ci sto capendo più niente.
"Hai presente quando una persona senza palle come me manda dei bigliettini a una ragazza stupenda? Ti è mai capitato una cosa del genere in questi mesi?"
Sto tremando, ma non dal freddo, da quello che ho appena detto.
"C-Che cosa?" La mia voce trema,e il mio cervello non ci capisce più niente.
"E hai presente quando una ragazza bella come te si crede bruttissima ma sotto gli occhi di un ragazzo é una meraviglia?"
"Ti prego Clarissa capisci, so che adesso sei in totale confusione ma quei bigliettini che tanto ami, e che ti hanno causato l'incidente sono miei, venivo in ospedale giorno e notte solo per vedere come stavi, quelle cose che ti ho scrivevo sui bigliettini era vero, Clarissa tu mi piaci, e non poco"
Non riesco a formulare una frase compiuta, non so se sono felice o triste.
"Fammi capire,sei tu che mi hai scritto questi biglietti per tutto questo tempo?"
"A quanto pare" Sí crea ancora un silenzio imbarazzante. Mi limito a sorridere e ricambia.
"Quindi?" Dice avvicinandosi a me.
"Non saprei, forse sai già che ti corro dietro da ben quattro anni sai"
"E se vuoi ricominciare da qui?,insomma tu e io?"
Adesso so esattamente cosa voglio.
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Book//Patrick Cutrone
FanfictionDove un ragazzo mette di nascosto dei bigliettini piacevoli al romanzo preferito di una ragazza