<C'era una volta, tanto tempo fa, in un regno lontano lontano, una bellissima principessa. Aveva lunghi capelli neri come la notte, labbra rosse come una rosa, pelle come porcellana e grandi occhi del colore del mare. Amava la natura e faceva sempre lunghe passeggiate nel bosco.
Un giorno, anche se conosceva bene la strada verso il suo castello, si perse. Continuò a camminare cercando di ritrovare il sentiero giusto, non sapendo che si stava allontanando sempre di più da casa, addentrandosi nel folto del bosco. Il sole cominciò a calare e la principessa iniziò a preoccuparsi. A breve sarebbe diventato tutto buio e lei non avrebbe più potuto trovare la strada di casa.
Una piccola lacrima le corse lungo la guancia, ma dopo poco si trasformò in un fiume in piena. Si coprì il viso con le mani e sfogò tutta la sua preoccupazione e la sua paura piangendo. Non sapeva come avrebbe fatto a tornare a casa.
In quel momento passò di lì un principe a cavallo, che sentì qualcuno piangere. Incuriosito, seguì quel suono e trovò la bella principessa. Si avvicinò e le chiese se stava bene. Lei abbassò le mani dal viso e vide il principe a cavallo. Tra le lacrime, gli spiegò che si era persa e che non sapeva come tornare a casa. Lui le tese la mano per aiutarla a salire sul suo cavallo e lei accettò. Per non cadere, si strinse a lui e percorsero insieme la strada verso il castello della principessa, mentre il sole tramontava e regalava loro un meraviglioso tramonto.
E vissero per sempre felici e contenti.>
<Ancora, ancora> dico a papà.
Mi piace tanto quando mi racconta la storia di come si sono conosciuti lui e la mamma. È la mia preferita.
<Va bene. Te la racconto ancora una volta, ma poi devi dormire> mi dice lui.
Io annuisco e mi sistemo più comoda nel mio letto. Lui mi aggiusta le coperte e si siede di fianco a me, pronto a ricominciare a raccontare la storia. Dopo poco arriva anche mamma. Si siede dall'altro lato, pronta per ascoltare anche lei la storia.
<C'era una volta, tanto tanto tempo fa...> comincia papà.
<Non era poi così tanto tempo fa> lo interrompe mamma.
<Beh, non era neanche l'altro ieri> risponde papà.
<Ma non era nemmeno 50 anni fa> dice mamma.
<Ok, va bene. 'C'era una volta, non troppo tempo fa, in un regno lontano lontano...'>
<Beh, non è poi così lontano. È il regno di fianco al nostro> dice mamma, sorridendo.
<Ok, d'accordo> dice papà, sul punto di ridere. <'C'era un volta, non troppo tempo fa, in un regno vicino vicino, una bellissima principessa.' Così va bene?>
<Sì, così va bene> dice mamma soddisfatta.
<Aveva lunghi capelli neri come la notte> continua papà, mentre la mamma gioca scherzosamente con la sua chioma.
<Labbra rosse come una rosa> dice mentre mamma mi manda un bacio.
<Pelle come porcellana> prosegue papà, mentre mamma si accarezza il viso.
<E grandi occhi del colore del mare> dice papà ridendo, mentre mamma sbatte teatralmente le sue lunghe ciglia scure.
<Amava la natura e faceva sempre lunghe passeggiate nel bosco. Un giorno, anche se conosceva bene la strada verso il suo castello, si perse. Continuò a camminare cercando di ritrovare il sentiero giusto, non sapendo che si stava allontanando sempre di più da casa, addentrandosi nel folto del bosco. Il sole cominciò a calare e la principessa iniziò a preoccuparsi. A breve sarebbe diventato tutto buio e lei non avrebbe più potuto trovare la strada di casa. Una piccola lacrima le corse lungo la guancia, ma dopo poco si trasformò in un fiume in piena. La principessa si coprì il viso con le mani e sfogò tutta la sua preoccupazione e la sua paura piangendo. Non sapeva come avrebbe fatto a tornare a casa.>
<Esagerato! Non stavo piangendo poi così tanto. Era solo qualche lacrimuccia> dice mamma.
<No, no, mia cara. Eri proprio un fiume in piena> dice papà ridendo.
<Ti dico di no. Era solo qualche lacrima. Non ero poi così disperata. Se avessi voluto, sarei riuscita a ritornare a casa> dice mamma.
<Ah, davvero? E allora perché non sei ritornata a palazzo da sola?> chiede papà, ridendo.
<Perché ti avevo sentito arrivare. I principi vogliono sempre salvare la damigelle in pericolo. Non volevo deluderti> dice mamma, cercando di rimanere seria, ma senza riuscirci.
<Sì, sì, certo. Andiamo avanti a raccontare che è meglio> dice papà, ridendo. <In quel momento passò di lì un bellissimo, fortissimo e intelligentissimo principe a cavallo, che sentì qualcuno piangere.>
<Che modesto!> dice mamma.
<Io dico solo la verità> dice papà, alzando le mani. <Dicevamo. Questo stupendo principe, incuriosito, seguì quel suono e trovò la bella principessa. Si avvicinò e le chiese se stava bene. Lei abbassò le mani dal viso e vide il principe a cavallo. Tra le lacrime, gli spiegò che si era persa e che non sapeva come tornare a casa. Lui le tese la mano per aiutarla a salire sul suo cavallo e lei accettò. Per non cadere, si strinse a lui e percorsero insieme la strada verso il castello della principessa, mentre il sole tramontava. E vissero per sempre felici e contenti> finisce di raccontare la storia papà, mentre guarda negli occhi la mamma.
Si avvicinano e si danno un bacio sulla bocca.
<Adesso è l'ora di dormire> dice mamma, mentre mi rimbocca le coperte.
Mi dà un bacio sulla fronte e poi insieme a papà escono dalla mia camera.
<Buonanotte, Biancaneve> dice, chiudendo la porta dietro di loro.
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Bianca come la neve, Rossa come il fuoco
FanfictionE se Biancaneve e Cappuccetto Rosso fossero la stessa persona? #16 su #fiaba (7 Gennaio 2019) #12 su #fiaba (16 Gennaio 2019)