L'IRRAZIONALE

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Sono un ragazzo piuttosto introverso agli occhi della gente, ma pochi sanno realmente la mia vera essenza, le mie paure, e i miei interessi più reconditi.

Come ogni sera mi reco spesso nella mia stanza personale situata di fronte casa mia e le sensazioni sono sempre le medesime, pronte ad accogliermi quando sopraggiunge l'oscurità.

Qui siamo in campagna e la differenza tra il giorno e la notte per me è devastante, di giorno qui sembra il paradiso. I prati e gli alberi assumono un aspetto paradisiaco, e la profondità di campo è ben definita, ma la notte non è così, tutto assume un aspetto piuttosto sinistro almeno ai miei occhi.

Nella mia stanza spesso e volentieri faccio ricerche riguardo all'occulto, adoro immergermi in testi che parlano di avvenimenti paranormali, che vengono visti in malo modo da persone razionali.

Spazio da diversi argomenti, dall'evocazione di demoni ad avvistamenti di fantasmi e così via, ma un articolo mi lasciò scioccato e mi fece sobbalzare dalla sedia. Sì erano loro le sensazioni che provavo ed erano sapientemente scritte da un tal esperto di occulto Dott. Marcellesi.

L'articolo parlava di forze oscure che si annidano nell'oscurità, e che vengono avvistate solo in presenza di grande paura, l'articolo parlava anche di come queste figure possono essere avvistate con la coda dell'occhio. Fu proprio in quell'istante che spinto da una sorta di luce fioca mi girai verso la porta vetrata della mia stanza, ma nulla era solo il riflesso delle luci del lampadario che rifletteva sul vetro della porta. Eppure nell'istante che stavo per girarmi credevo di aver visto una figura sinistra.

Ma come si fa sempre in questi casi si dà credito alla seconda volta se si scorge qualcosa di insolito. E così mi risollevai e pensai che dovevo smetterla di pensare a simili assurdità e spensi il pc, mi alzai e uscii dalla stanza, chiusi la porta a chiave e spensi la luce della stanza. A quel punto l'oscurità la fece da padrona e come ogni sera il terrore prese il sopravvento, impugnai il mio smartphone e con mano tremolante accesi la torcia. Mi incamminai non solo guardando in direzione della luce della torcia, ma anche sui lati bui e le ombre erano lì e poi svanivano, ogni qualvolta mi giravo verso una direzione buia. Ero terrorizzato.

Ora mi aspettava il passaggio successivo e cioè prendere il mazzo di chiavi e trovare la chiave giusta per entrare nel cortile di casa, ma come ogni sera mi girai verso gli sconfinati prati e non osai puntare la luce, perché strane figure si presentavano ai miei occhi al primo sguardo.

Puntare la pila elettrica in quella precisa direzione per me sarebbe stato sconvolgente, forse avrei visto ciò che più temevo e mi concentrai a scegliere la chiave per entrare nel cortile, che come al solito mi sbagliavo a scegliere forse per via del mio terrore.

Dopo qualche tentativo scelsi la chiave giusta, quando avvertii una presenza alla mia sinistra e nell'stante in cui la vidi mi venne un tuffo al cuore, fortuna volle che la mia mente elaborò la figura giusta e cioè il mio gatto che come d'abitudine rincasava tardi e così lo feci entrare in casa.

Andai direttamente a letto, e prima di addormentarmi lessi un libro del mio autore horror preferito.

Il mattino seguente mi svegliai con un gran mal di testa e così dopo la colazione presi delle pillole.

La giornata di lavoro in ufficio sarebbe stata devastante.

Ritornò la sera e la mia sete di conoscenza verso l'occulto ritornò a farsi sentire con ardore, sembrava assurdo, ma era la stessa sensazione di quando dovevo smettere con gli alcolici, ma poi senza curarmi delle conseguenze riprendevo a bere, solo che questa misteriosa forza era moltiplicata per mille.

E così mi recai nella mia stanza personale, fortuna volle che il sole anche se in fase vicina al tramonto illuminava ancora bene i vasti prati intorno a casa mia, e mi sentii sollevato.

Entrai nella stanza, accesi il pc e mi immersi nuovamente nelle mie ricerche sconvolgenti e ricapitai di nuovo in quell'articolo che stavo leggendo la sera prima, l'articolo parlava di come vedere nitidamente le creature. Ero sconvolto non volevo proseguire nella lettura, ma fu come se una forza misteriosa mi guidasse.

Nell'articolo veniva detto che per visualizzare le creature bastava mantenere lo sguardo, e che avrebbe funzionato se il soggetto in questione non si fosse lasciato prendere dalla razionalità.

Il resto dell'articolo enunciava così:

"Qualsiasi cosa vedrete cambierà a voi la vita, sappiate che non sarete capiti".

Il testo si interruppe così.

Fui sconvolto e le mani cominciarono a tremarmi, ora la paura sembrava più palpabile e reale, anche se non avevo visto nulla il pensiero che potevo vedere le creature mi pietrificò.

Il collo sembrava bloccato e la solita luce fioca che rifletteva sul vetro della porta mi fece girare a fatica.

Lo vidi, mi stava attirando a sè. Fasci di luce gialla con dietro un volto scuro mostruosamente indefinibile mi stavano catturando. I denti aguzzi furono l'unico particolare definito. La realtà stava superando la fantasia e il terrore aveva preso il sopravvento sulla razionalità.

Stavo girando su me stesso in un mondo di caos e urla blasfeme. La terribile sensazione vorticosa e angosciosa che sento non avrà fine! Che Dio mi aiuti!

Referto del Dottor Magli: Il paziente lamenta deliri e sudorazione copiosa e il racconto è sempre il medesimo: Non dovevo girarmi per non continuare a girare!

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L'irrazionale - Racconti dell'orroreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora