Canzoni per il capitolo:
-From the dining table:Harry Styles (with soft Rain)
-Dove sei: Neffa
***HARRY'S POV
Il cielo di Los Angeles quella mattina rispecchiava il mio stato d'animo: era plumbeo, pieno di nuvole dalle quali scendevano copiose gocce di pioggia.
Il cielo di Los Angeles quella mattina non lo riconoscevo, così come non riconoscevo me stesso e il buco che avevo nel petto. Era passato qualche giorno, forse ne erano passati troppo pochi, e io mi sentivo... svuotato. Sì svuotato era la parola giusta.
Come ogni mattina ero seduto sotto il porticato della mia villetta, e con la chitarra sulle gambe, conscio di saper suonare solo pochi accordi, mi ritrovavo a cantare del mio stato d'animo.Woke up alone in this hotel room
Played with myself, where were you?
Fell back to sleep, I got drunk by noon
I've never felt less cool
We haven't spoke since you went away
Comfortable silence is so overrated
Why won't you ever be the first one to break?
Even my phone misses your call, by the way
...
Maybe one day you'll call me and tell me that you're sorry too
Maybe one day you'll call me and tell me that you're sorry too
Maybe one day you'll call me and tell me that you're sorry too
But you, you never do."Haz ancora con questa canzone?" Mi rimproverò la bruna sedendosi accanto a me e passandomi una mano tra i capelli.
Strinsi i denti, perché in quel periodo odiavo essere toccato in quel modo.
"Ken" l'avvertii ricevendo un suo sbuffo.
"Ok Ok" e alzò le mani in segno di resa. Mi tolse dalle mani la chitarra e si sedette a cavalcioni sulle mie gambe.
"Non ti chiamerà, e non ti chiederà nemmeno scusa. Lei non ti merita Harry, è stata una stronza egoista"
"Non parlare di lei così" mi alzai di scatto togliendomela da dosso e puntandole un dito contro.
"L'hai detto tu ieri sera" scrollò le spalle per dare poca importanza alla situazione.
"Non osare Kendall" sbuffai ed entrai in casa in fretta. Non mi andava di parlare di lei, non mi andava di parlare in generale, quindi Kendall avrebbe fatto bene a chiudere il becco.
Mi buttai di schiena sul letto e con un braccio mi coprii gli occhi quando avvertii il materasso al mio fianco abbassarsi. Mi aveva raggiunto.
Posò il mento sul mio petto e
Cominciò ad accarezzarmi con la punta delle sue dita.
"Mi dispiace vederti così Harry. Lei non si è resa conto della perla che aveva tra le mani, e non se la merita. Lei non ti merita, e te lo dirò fino allo sfinimento" cominciò a sussurrarmi delicatamente.
" Non si rende conto di quante ragazze avrebbero voluto essere al suo posto, di quante avrebbero voluto il suo amore. Di quanto io desideri essere parte del tuo cuore Haz."
I suoi occhi erano lucidi, la sua voce tremava. Ero a conoscenza dei sentimenti di Kendall nei miei confronti, ciononostante rimasi di stucco. La chiusi in un abbraccio e forse feci una delle più grandi cazzate della mia vita.
"Parti con me!" E non era una domanda, glielo stavo imponendo, perché avevo fottutamente bisogno di lei.
Lei mi scrutò attentamente, un po' stupita.
"Dove andremo?"
"Passeremo il capodanno ai Caraibi. Credo che ci fermeremo a St Barth o giù di lì, e ci saranno anche mia madre e il mio patrigno" spiegai svogliatamente conscio del fatto che non era lei la donna che volevo al mio fianco per quel viaggio, soprattutto perché erano presenti i miei genitori. Ma essendo l' egoista stronzo quale ero, l'avrei portata comunque con me, perché avevo bisogno di una distrazione dal fottuto casino che era diventato il mio cuore, e Kendall poteva essere una valida distrazione.
Le brillarono gli occhi e si accoccolò al mio petto.
"Te la farò dimenticare Harry."
Sospirai e restai in silenzio, poiché la mia mente era da tutt'altra parte.
Non riuscivo a non pensare al verde dei suoi occhi, alla sua bocca che lenta si muoveva sulla mia, alla sua voce che sussurrava dolci parole alle mie orecchie.
Ce la mettevo tutta, ma nonostante non volessi, non riuscivo a non pensare a lei.
Avevo voglia di urlare per la frustrazione, di strapparmi i capelli, ma l'unica cosa che feci fu dare le spalle a Kendall ed asciugarmi la lacrima solitaria che scese dal mio occhio, mentre pregavo il cielo di farmi svegliare da quel dannato incubo.
///
Il campanello di casa mi destò dal sonno, e stropicciandomi gli occhi scesi a piedi nudi le scale di marmo che portavano al piano inferiore.
Sbadigliai vergognosamente e contemporaneamente mi grattai una natica, per poi aprire la porta e rimanere di stucco.
Lei era lì davanti a me, e con le lacrime che scendevano lungo il suo viso, e nonostante avesse il trucco colato che le sporcava le guance, era bella come poche.
"Io ti amo pop-star. Ti amo ma ho paura. Ma non posso stare senza di te. Non ci riesco. " Mormorò con voce tremante facendo accelerare i battiti del mio cuore.
"Sono qui per te. Sono tornata per restare, e se tu me lo permetti ti dimostrerò il mio amore, che..."
Ma non la feci finire, non mi importava in quel momento. Lei era tornata ed io mi ero fiondato su di lei stringendola stretta al mio petto e premendo le mie labbra sulle sue.
Ma....Ma qualcosa non andava. Io non riuscivo a sentire il calore del suo corpo contro il mio, il sapore delle sue labbra sulle mie.
Mi allontanai di scatto e lei non c'era più.
"Sam" urlai disperato, finché qualcuno mi prese per le spalle.
STAI LEGGENDO
Find my way- contenuti maturi || HS
FanfictionCapitoli con contenuti maturi di FIND MY WAY