Capitolo 2

47 0 0
                                    

SANDY
Suona la campanella dell'ultima ultima ora, quella che indica la libertà da queste claustrofobiche mura. Fortunatamente, l'ultima ora è stata di filosofia! Amo questa materia e il professore è un mito; riesce sempre a catturare l'attenzione di chiunque, anche di quel gruppetto di nullafacenti infondo alla classe. Tuttavia, la stanchezza si fa sentire. Sei ore di lezioni sono pesanti! Non vedo l'ora di sdraiarmi sul divano e rilassarmi un po' davanti alla televisione! No! Non posso! Non è giusto! Mi ero dimenticata che mamma ha preso accordi per un insegnante privato! Uffa! Non voglio! Già immagino il professore: capelli alla scienziato pazzo, talmente noioso da non fare un sorriso neanche per sbaglio, oltre che ultra quarantenne. Trattengo un brivido di disgusto mentre preparo lo zaino e mi avvio verso l'uscita. Avrei preferito studiare con Edoardo e Davide! I miei fratelli, come me, non hanno mai amato queste materie, ma sono sempre stati bravissimi e studiare con loro è un vero spasso! Sanno sempre trovare il modo giusto per interessarmi. Peccato che l'università li tenga impegnati fino a sera e, logicamente, dopo una giornata ad ascoltare lezioni e studiare in biblioteca, non possono pensare anche a me. Non che non lo farebbero, ma sono io che non riuscirei a studiare dopo cena!
"Ehi, Sandy! Ti va di uscire un po' questo pomeriggio?" Mi ferma in corridioio Virginia.
"Non sai quanto mi piacerebbe..."
Sbuffa. Ha già capito che le darò una bidonata. "Ma..."
"Non posso! Mia madre ha contattato un tizio per darmi ripetizioni"
"Povera amica mia! Non ti invidio per niente"
"Grazie, Virgy!" Rispondo sarcastica.
"Fatti coraggio, topetta!"
"È una lezione di fisica, non una trincea"
"Lo so, ma quei tipi sono severi"
"Molto incoraggiante!" altro sarcasmo.
Ci salutiamo e corro subito a casa. Non c'è nessuno! Edoardo e Davide sono sicuramente all'università e mamma mi ha lasciato un biglietto per dirmi che tornerà per le quindici. Mi faccio un panino e lo mangio mentre guardo Xfactor. Almeno non penso alle due ore infernali che mi aspettano. Non avrei dovuto parlare con Virginia! Sicuramente non sarà così terribile! È risaputo che lei e lo studio non vanno d'accordo. Magari, il suo insegnante privato l'ha capito.
Mi concentro sui concorrenti. Quest'anno c'è un ragazzo con una voce formidabile. Sono sicura che vincerà lui. Ha già conquistato gran parte del pubblico e sulla pagina Facebook non si parla d'altro. Ogni volta che canta, mi vengono i brividi! Dopo Manuel Cardella, non è più successo che di emozionarmi per un cantante emergente.
La sua voce mi riporta lontano, quando Alessandro mi cantava Firework nell'orecchio. Lo faceva sempre. Diceva che ero un fuoco d'artificio che aspettava di emergere e illuminare ciò che ha intorno. La cantava ogni volta che gli dicevo che non ce l'avrei fatta, che non credevo in me stessa... sembra così assurdo pensare che funzionasse davvero. Eppure, era così. Riusciva sempre a trasmettermi forza. Poi... niente! È andato all'università e, dall'oggi al domani, è sparito senza uno straccio di parola. Solo il nulla. Quanto mi manca! Non so cosa darei per rivederlo, parlargli, sentire le sue mani sul mio viso e le sue labbra sulle mie, ma... anche se dovessi incontrarlo, lui mi tratterebbe come prima? Proprio non saprei!
Il suono del citofono, mi riscuote dai miei pensieri. Ma è in anticipo! Scienziato pazzo e professionalità... può esserci un accostamento più minaccioso? Spengo il televisore e mi alzo dal divano giusto in tempo per vedere mia madre entrare in salotto in compagnia di un ragazzo bellissimo.
Resto a bocca aperta. Sarebbe lui il mio insegnante privato? Come l'avevo immaginato? Scienziato pazzo, ultra quarantenne? Non potrei essermi più sbagliata! Questo qui è una scultura di marmo dell'epoca classica e - ci metterei la mano sul fuoco - non arriva nemmeno ai venticinque anni! Complimenti, mamma! Dove l'hai trovato? A un casting di modelli?
"Sandy, lui è Alex. Sarà lui a farti ripetizioni. Mi raccomando"
Alex? Resto imbambolata davanti ai suoi occhi verdi. Dio mio, sono bellissimi! Anche se... ha uno sguardo strano, come una sorta di riconoscimento. Chissà perché! Io non ho mai visto questo ragazzo in vita mia! Me lo ricorderei!
Gli porgo la mano: "Ciao. Sono Sandy"
"Ciao" mi saluta stringendola "Tua madre mi ha detto che hai problemi con le materie scientifiche" sorride gentilmente e la sua voce è melodiosa. Resterei ore ad ascoltarla. Guarda caso, è proprio quello che dovrò fare!
"Già. Si vede che non mi sono mai piaciute?"
Accenna un sorriso divertito: "Tranquilla! È una bella sfida per me" mi fa l'occhiolino "Scommettiamo che entro la maturità, riuscirò a fartele piacere?"
"Sì, certo! Come no!"
"Secondo me, non le odi. Semplicemente non hai trovato qualcuno che ti facesse vedere quanto possano essere belle. Forse te le hanno spiegate troppo in fretta. Ora ci sono io! Vedrai che supereremo questo ostacolo insieme".
Mi piace da matti questo ragazzo! E non sto parlando esteticamente, anche se i suoi occhi di smeraldo e i capelli castani leggermente spettinati mi piacciono da impazzire. È solo una cornice. Mi piace che sia gentile, rassicurante, simpatico... ho già detto che lo adoro?
Chiedo scusa, ma non capita tutti i giorni di avere un bronzo di Riace dentro casa! Per giunta, simpatico! Come se non sapesse quanto sia attraente!
"Allora, vogliamo cominciare?"
"Certo! Vado a prendere l'occorrente. Intanto, accomodati"
"Perfetto! Ti aspetto qui" risponde sedendosi al tavolo.
Corro in camera e mando un vocale a Virginia: "Il mio insegnante privato è un Figo da paura! Ora mi invidi?".
La sua risposta arriva in un secondo: "Non è giusto! Che strega! Io ho un vecchio che non fa un sorriso nemmeno per sbaglio"
"Non ti invidio per niente! By"
"Stronza!" E dopo questo messaggio molto lusinghiero, prendo le mie cose e torno in salotto.

Tu, luminosa stellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora