X) Ottobre - Scrivi per me

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Producer AU

"Scrivi una canzone per me."

Alzando il viso dalla sua posizione sul petto nudo di Yoongi, Jungkook mise in ordine le coperte, coprendo i loro corpi e abbracciando il ragazzo.

L'inferno si era fatto sentire quando quella mattina i due avevano fatto colazione insieme in un bar e al ritorno un'improvviso acquazzone li aveva sorpresi e completamente bagnati. L'arrivo a casa fu piacevole e il seguito ancor di più: Yoongi non avrebbe resistito davanti all'immagine del suo ragazzo mentre questo si spogliava, ancora con i capelli bagnati.

Si lasciarono andare al piacere raggiungendo il letto, e un'ora dopo Jungkook iniziò a lamentarsi prima del freddo e poi della sua richiesta, mai stata ascoltata dal produttore.

Yoongi rise leggermente per il modo di fare viziato del giovane, rispondendogli mentre gli accarezzava il collo. "E poi tutti gli altri idol si metterebbero in fila o mi accuserebbero di fare preferenze."

"Le fai. Sono il tuo amante dopotutto." Con tanto di occhiolino ed espressione pervertita, Jungkook lasciò muovere le proprie dita sul petto del ragazzo, coperto dal piumone caldo.

"Non farlo suonare come se fossimo nell'ottocento e io avessi una moglie che mi aspetta a casa. Viviamo insieme."

Jungkook rise e per Yoongi fu la migliore melodia da sentire, registrare e produrre.
Nonostante fosse un idol e la loro relazione avrebbe fatto rischiare il posto ad entrambi, Yoongi e Jungkook si resero ben presto, nei primi anni del loro amore, che non sarebbe stata una cotta qualsiasi, ed essendo esclusa la possibilità del matrimonio - nonostante Jungkook avesse fantasticato più volte riguardo la proposta - i due decisero di prendere una casa insieme. Non mancavano i litigi e i momenti meno piacevoli, ma la consideravano la scelta più giusta della loro vita.

Quando il giovane cambiò la sua posizione e sovrastò il corpo di Yoongi, quest'ultimo gli prese il viso e lo avvicinò per baciarlo. "Motivo in più per creare l'atmosfera e farti venire l'ispirazione. O farti venire e basta."

"Oh mio Dio, Kook-ah." I movimenti delle sopracciglia di Jungkook sottolinearono l'inappropriatezza della frase e Yoongi portò gli occhi al cielo, senza però togliere le proprie mani dalle guance del giovane. "Non ho parole."

"Sbagliato! Devi averne. E associarle ad una melodia. E regalarmi la canzone. Così potrò cantare qualcosa di tuo durante i miei concerti." Il comportamento capriccioso di Jungkook lo rendeva più adorabile del solito e Yoongi era indeciso se volerlo schiaffeggiare o baciare.

"Praticamente già ogni mia canzone parla di te, non ti basta?"

"No." Un broncio irresistibile. Yoongi sorrise, quasi impercettibilmente.

"Idiota."

"Il tuo." Il broncio sparí in un sorriso smagliante quando Jungkook si sentí rispondere da Yoongi "Il mio."

"Ora, qual'era il mio obiettivo?" Fingendo di essere sovrappensiero, il giovane si abbassò sempre più, finendo sotto le coperte solo dopo aver ricordato la sua missione: "Ah già. Farti venire."

"JUNGKOOK!"

a year of (yoonkook) fanfictions  | baby's bdayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora