XI) Novembre - Cupido veste Gucci

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College AU

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"Jimin-ah."

Ritornato in appartamento scosso e visibilmente reduce da una pseudomaratona, Yoongi si rivolse subito al suo coinquilino, seduto in cucina.
"Mh?"

"Sono fottuto." Alzando lo sguardo dai libri davanti a sè, Jimin vide per la prima volta il viso paonazzo dell'amico e scoppiò in una grossa risata. "Non ridere! Non sei messo meglio tu con la tua cotta da dodicenne per quel tipo iperattivo fissato con Gucci."

"Hyung!" Era vero, sí. Forse Jimin poteva avere qualche leggero interesse per uno studente di storia dell'arte conosciuto mesi prima, ma al ragazzo non sembrò leale cambiare argomento. "Sentiamo. Quale figura hai fatto oggi con Mr. Muscolo?"

Mr Muscolo era ciò che più si avvicinava alla perfezione, secondo Min Yoongi. Sorriso innocente, corpo allenato, sguardo deciso: i suoi allenamenti di scherma avvenivano nella palestra vicino alla sala prove dove Yoongi suonava il piano, e dal giorno in cui i due si erano visti per la prima volta, l'aspirante pianista avrebbe voluto buttare tutto all'aria e intraprendere una carriera che lo avrebbe portato alle Olimpiadi insieme a Mr Muscolo, che per la cronaca,

"Si chiama Jungkook."

Jimin sembrò pensare e considerare il nome per qualche attimo, prima di riprendere il discorso.

"Ok, questo Jungkook, sa finalmente della tua esistenza?"

Colpo basso. I due non avevano mai scambiato parola: era sempre un alternarsi di sguardi e sorrisi.

"Forse." Dimenticandosi dello studio, Jimim spalancò gli occhi e guardò sorpreso l'amico, che iniziò a raccontare timidamente. "Casualmente dopo le lezioni di pianoforte sono passato di fianco alla stanza di scherma e..." La suspence che creò fece viaggiare la mente di Jimin, che finalmente si sentiva fiero dei passi da leone del suo hyung. "Era senza maglietta."

"Non ci trovo nulla di imbaraz-"

"Sono rimasto a fissarlo. Sulla soglia della porta. Come un idiota."

Il ragazzo scoppiò a ridere, piegandosi in due per la comicità dell'immagine che si era creata nella sua mente e respirando appena per rispondere. "Okay, quello è imbarazzante."

Lasciandosi cadere sul divano, sfinito e imbarazzato, Yoongi finí per rimanere lí e riposare, mentre Jimin continuava il proprio studio. Quando l'amico gli chiese dal nulla "Andrai a vederlo alle finali di scherma?", Yoongi notò che la sua attenzione sembrava essere rivolta per lo più al cellulare.

"Se prima non mi cita in causa per stalking, sì."

"Perfetto." Jimin sorrise maleficamente. "Come hai detto che si chiama?"

In ansia Yoongi si bloccò prima di rispondere. Decidendo poi di ripetere il nome, nonostante non fosse a conoscenza dei fini dell'amico. "Jeon Jungkook. Perchè?"

"Ehi, tu devi essere Yoongi. Piacere."

Sudore e stanchezza potevano solo dare un tocco di realismo alla bellezza davanti a Yoongi. Sorpreso dal fatto che il ragazzo che giorni prima aveva fissato in modo inopportuno si stesse presentando a lui, Yoongi rimase in silenzio a guardarlo, rendendosi conto subito dopo della situazione.

"Piacere mio. E complimenti, per la vittoria."

Alle finali di scherma, in realtà, Yoongi non sembrò desideroso di andare, come aveva confermato 72 ore prima. Jimin dovette tirarlo fuori di casa a forza.

Yoongi non aveva mai amato cosí tanto la testardaggine del suo coinquilino.

"Grazie."

"Jungkook è un tuo grande fan, hyung."
Jimin, che era stato velocemente dimenticato da Yoongi, si intromise nel discorso quando si rese conto dell'imbarazzo dei due ragazzi.

Arrossendo per la dichiarazione, Jungkook imprecò sotto voce. "Taehyung dovrebbe tacere."

In quel momento fu Yoongi ad essere sorpreso. Esisteva qualche collegamento tra Jungkook e il tipo a cui Jimin andava dietro da anni, e lui non ne era a conoscenza?

"Tu e il fanatico di Gucci vi conoscete?"

"Chi pensi vi abbia fatti incontrare, cupido?" Jimin parlò al posto delle guance rosa di Jungkook. "Dovreste uscire, magari in un appuntamento."

Quattro occhi infuocati calarono sul volto di Jimin, che appena si resero conto gli uni degli altri, si trasformarono nella loro versione più timida e innocente. Se il rossore sul volto dei due ragazzi non fosse stato una certezza delle loro rispettive cotte, lo sarebbe diventato il modo in cui Yoongi e Jungkook si stavano guardando.

"Dovremmo seguire il suo consiglio."

Yoongi si lasciò andare in un dolce sorriso.

"Lo penso anche io."

a year of (yoonkook) fanfictions  | baby's bdayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora