CAPITOLO 3

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Buon pomeriggio  a tutti questo 😘😘😘😘secondo capitolo della giornata lo dedico a LAURA CHE COMPIE GLI ANNI 😘 AUGURI 😘

CRISTINE

È notte fonda, sto camminando sola sulla spiaggia, guardo il mare, le onde sono calme, il cielo stellato e la luna piena. L'aria è molto calda e solletica la mia pelle, questo posto mi mette tantissima tranquillità. Guardo l'orologio, sono le due del mattino, se non arriva subito vado via. In lontananza sento il rombo di una moto. Speriamo sia arrivato.

«Scusa il ritardo.» Sento la sua voce alle mie spalle e mi volto.

Metto le braccia conserte e lo fisso. Indossa un giubbotto di pelle nero, jeans scuri e quando toglie il casco ha capelli castani. Ormai non lo vedo da quasi tre anni e devo ammettere che è cresciuto.

«Altri cinque minuti e sarei andata via.» Il suo sorriso si allarga e mi guarda.

«Dovresti ringraziarmi, sono a Roma per affari e ho fatto un lungo viaggio per venirti a salutare. La Calabria non è dietro l'angolo.» Si mette in piedi vicino a me e rivolge il volto verso il mare e annusa animatamente.

«Questo posto è stupendo», esclama e lo osservo, è diventato molto più alto di me, forse è quanto Adrian.

«Sebastian, ormai ti si vede di rado in Albania e le rare volte che torni non ti vediamo mai, cosa stai facendo?» chiedo seria, lui accende una sigaretta e continua a guardare il mare.

«Sto crescendo Cristine», lo dice con un tono strano.

«E in che modo stai crescendo?»

«Nel modo che voglio.»

«E a Chantal non pensi?» Aspira il fumo e sembra trattenersi nel rispondere, poi sospira, mette una mano tra suoi capelli ribelli, portandoli indietro.

«La sposerò come in accordo e mi prenderò cura di lei.»

«E come sentiamo?»

«Nel modo giusto.»

«Ma quale modo giusto, quella ragazza ha bisogno d' amore.»

«L'amore è una grandissima cazzata!» Alzo le mani al cielo.

«Accidenti a te, non si può parlare con uno che ragiona così.» Non risponde e si toglie il giubbotto, poi inizia a togliersi la maglietta, quando slaccia la cintura dei pantaloni entro in panico.

«Ma che cazzo fai?» domando sconvolta, lui mi guarda con uno sguardo malizioso.

«Vado a fare il bagno, non avrai pensato che volessi saltarti addosso vero?» La mia espressione deve essere comica perché lui scoppia a ridere.

«Fidati Cristine, non sei il mio tipo.»

«Coglione, neanche tu lo sei e...» Mentre parlo lui rimane in boxer neri e resto stupita quando mi afferra per le gambe portandomi con facilità sulle sue spalle.

«Cosa fai?» urlo.

«Ti butto in acqua.»

«No!!!!», grido tirandogli i capelli, ma lui continua a ridere e inizia a correre verso il mare.

ADRIAN

Ho sentito Cristine, sembra che Sebastian sia andato a trovarla in Calabria mentre mio cugino era Roma per affari. Cristine dovrebbe tornare oggi e io sto correndo per tenermi in forma e come ogni mattina vado verso casa di mia sorella. Sono le sei del mattino, la sicurezza apre il cancello, di solito dormono tutti quanti, quindi cammino in giardino e proseguo verso il laghetto artificiale che mio cognato ha fatto costruire per mia sorella, mentre passeggio resto affascinato da quello che i miei occhi vedono. Chantal indossa una camicia da notte bianca ed è immersa nel laghetto. I lunghi capelli biondi sono sciolti e bagnati attaccati alla sua pelle, quando esce fuori anche la camicia è attaccata al suo corpo facendo risaltare le sue forme. Resto a guardarla, quando lei si accorge di me, diventa rossa e poi mi sorride.

«Ciao Adrian.» Sorrido anch'io.

«Come mai fai il bagno a quest'ora?»

«Avevo caldo, vieni anche tu.»

«No grazie.»

«Dai vieni.» Mi prende per il braccio e mi lascio trascinare, ci buttiamo in acqua insieme, naturalmente sono vestito, lei è di una dolcezza infinita. Restiamo in acqua per un po', fino a quando lei si avvicina a me e mi sorride. Poi fa una strana espressione di dolore in viso.

«Cosa succede?»

«Un crampo...» L'afferro per le braccia e lei appoggia le sue mani dietro la mia schiena e si stringe al mio corpo.

«Cosa fai?» Mi guarda negli occhi e inizia a piangere.

«Io so che è sbagliato Adrian, so che sei fidanzato e che io sposerò Sebastian, ma io quando sono con te mi sento viva, il mio cuore batte fortissimo. Io ti amo Adrian.» Lo afferma piangendo e resto sconvolto, non so cosa dire o fare ma è lei ad agire in modo inaspettato; preme le sue labbra contro le mie, morbide e calde, che per un momento mi trasportano lontano. Le nostre lingue si incontrano, si accarezzano con dolcezza e poi questo bacio dolce diventa pieno di passione, siamo corpo contro corpo, posso sentire i suoi seni premere contro il mio petto.

CHANTAL

Lo so che è sbagliato quello che stiamo facendo ma io l'ho amato dal primo momento che ci siamo visti. Mi dispiace per Cristine ma il sentimento che provo per Adrian è troppo forte.

Il bacio è pieno di passione reciproca, non come quelli dati a Sebastian, solo perché lui li pretendeva. I nostri corpi sono attaccati e rabbrividisco quando sento la sua erezione contro la mia gamba. Continuiamo a stare stretti, le nostre lingue continuano a cercarsi fino a quando lui si stacca e ha l'aria stravolta.

«Ma che cazzo stiamo facendo?» esclama frustato. Va verso il bordo del laghetto ed esce velocemente. Mi guarda per alcuni istanti e poi corre verso il cancello.

«Signorina esca.» Sobbalzo quando sento la voce di Victoria, la mia tata. Esco e lei mi porge un asciugamano.

«Hai visto tutto?»

«Sì signorina, ma lei è fidanzata con Sebastian.»

«Io non voglio sposare Sebastian, io amo Adrian e voglio lui.»

«Ma cosa dice? Non avrà mai l'appoggio di Damien e Shion.» La guardo.

«Tu dici? Io invece penso di sì.»

«E come?»

«Chi può avere la benedizione della mia unione con un uomo?» Mi guarda e poi ci pensa.

«L'erede capomafia.»

«Giusto! L'altra sera a villa Nicosia è scoppiato il putiferio quando Adrian ha affermato che voleva diventare un uomo di legge ma se sposa me, dovrà diventare un capomafia e Damien e Shion lo incoraggeranno di sicuro.» Lei mi guarda stupita.

«Sta calcolando tutto quanto? Ha pensato a Cristine e Sebastian?» Mi rattristo.

«Per loro mi dispiace molto ma io voglio vivere felice, ho trascorso anni rinchiusa e ora voglio solo vivere con l'uomo che amo.»

«Ma lui ama un'altra.» Sorrido.

«Se avesse amato davvero Cristine, non mi avrebbe baciata così intensamente.»  

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DESIDERIO E POTERE#2 ( SPIN OFF LA MIA LUCE) IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora