Capitolo 11

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Sono passati 7 giorni da quando era successa quella cosa con Michele, non mi guardava più alla ricreazione, o in generale.
Quando mi vedeva cambiava strada o mi ignorava, però avevo notato che fissava una ragazza, lei era veramente bella, molto più di me.
A questo pensiero divenni triste.
"Signorina può stare attenta?" mi chiese il mio insegnante di arte, ultimamente non andavo molto bene a scuola.
Mi alzai e uscì dalla classe e corsi in bagno, sbattendo pure la porta dell'aula.
Li vidi una scena che non mi piaceva molto, anzi per nulla.
C'era Michele, con la ragazza che guardava sempre con i suoi amici, si stavano baciando con foga,ma appena aprì la porta in rumore li interronse.
Michele mi guardò con gli occhi lucidi, come se fosse pentito, non lo considerai minimamente e entrai in un bagno per poi iniziare a piangere nel modo più silenzioso possibile.
"Marta esci" sentì la voce di Michele chiedere a Marta di uscire, "posso entrare?" mi chiese bussando la porta del bagno dove stavo io.
"no" Dissi sembrando normale, "lo so che stai piangendo" mi disse con voce triste, come se quello che dovesse essere triste fosse lui, "no, per Favore"Dissi io scoppiando letteralmente a piangere.
Sentii la porta aprirsi, mi guardò per qualche secondo per poi prendermi in braccio, appogiai la mia testa nel suo incavo fra la testa e la spalla e iniziai di nuovo a piangere, non riuscivo a non farlo e alla fine lo abbracciai.
"vuoi dire al tuo daddy cos'è successo?" mi disse lui sedendosi nel davanzale della finestra, sempre con me in braccio, però questa volta ero messa a mò di koala.
"Tu ami lei? Si, tu ami lei, ma..." non fini la frase, ricordando cosa fosse successa l'ultima volta che avevo detto che provavo qualcosa per lui.
"Giulia..." mi obbligò a guardarlo negli occhi, "io non amo nessuna, sia chiaro questo, però è la regola, tu mi servi solo per il sesso, tu puoi avere rapporti solo con me, ma io no, ricordi?" mi disse facendomi sentire come se fossi nulla.
Iniziai a baciarlo senza un motivo, intanto ero già sopra di lui.
"Ti amo" uscì dalle sue labbra tra una leccata di lingua e un bacio a stampo.
Ma forse avevo sentito male, non volevo rovinare quella situazione, mi mancava troppo per chiederle di ripetere.
Le misi una maglio copra la sua eruzione, e iniziai a lasciare succhiotti nel suo collo e lui nel mio.
"Ti devo fare mia, adesso" mi disse prendendo il mio sedere e facendolo sbattere la mia intimità contro la sua erezione più volte, facendo uscire dei gemiti dalle nostre labbra.
Lui poteva dire quello che voleva ma solo io riuscivo con un bacio a farlo eccitare, e ne avevo la prova.

*Ciao a tutti, come va? Spero bene.
Il capitolo di oggi finisce qua, secondo voi Giulia ha capito male o Michele le ha detto davvero che la ama? Il libro vi sta piacendo? Se si mettete una stellina,il prossimo capitolo uscirà o dopo, oppure domani sera.*

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