"Hey, bellezza, che ne dici di andarci a fare un giro sulla spiaggia?"
Rouge, da brava pipistrella qual era, adorava la notte, più precisamente le passeggiate notturne. Amava la luce lunare, fredda ma al contempo calda che le regalava la Luna, il buio costante dei paesaggi e l'oscurità.
Rouge prediligeva le tenebre, si sentiva sicura tra le sue braccia.
Nel buio, poteva essere davvero se stessa, era convinta che finché le tenebre l'avvolgessero, tutto sarebbe andato bene.
Anche nel periodo in cui era una ladra, nonostante sapesse di star commettendo un crimine, si sentiva sicura. Ed anche nella sua vita privata, poteva togliere la maschera della Femme Fatale, della donna tentatrice, e poteva mettere da parte anche la sua ossessione per le pietre preziose: poteva lasciarsi andare al romanticismo nel quale da sempre affogava ogni volta che era in compagnia del suo amato, poteva stringersi tra le sue braccia e mostrare la sua vera indole ed il suo vero viso.
La notte, per Rouge, è sempre stata vantaggiosa.
"Come ti viene in mente di andare a fare una passeggiata ora? E' mezzanotte!"
Knuckles, da bravo burbero qual era, aveva timore di mostrare le sue vere sensazioni. Aveva paura che una qualsiasi dimostrazione di affetto potesse farlo sembrare un totale idiota, ed in più, non era un grande fan della notte.
A detta sua, di notte tutto è troppo scuro, ed è tutto troppo imprevedibile. Non amava allontanarsi troppo da casa, chiunque avrebbe potuto intrufolarsi dentro casa sua e rubargli qualcosa, per non parlare del Master Emerald che da anni ormai sorvegliava: cosa avrebbe fatto che qualcuno glielo avesse portato via? Rabbrividiva al solo pensiero.
I suoi antenati gli avevano affidato quell'incarico, e per nulla al mondo avrebbe fallito.
L'echidna dal pelo scarlatto si sentiva quasi affezionato a quella pietra gigante, la sentiva quasi come una figlia, e come tale l'avrebbe protetta da qualsiasi cosa, prima cosa su tutte, l'avrebbe protetta dalla notte.
"Che rompi scatole che sei! Dai, se non vuoi scendere in spiaggia, almeno facciamoci un giro qui nei paraggi!"
Ti prego, dì di sì, ti scongiuro.
Rouge sentiva in bisogno spasmodico di doversi abbandonare nelle tenebre col suo amato.
Sì, con Knuckles, perché senza di lui nulla avrebbe avuto senso.
"E va bene, ma che non duri troppo."
Ti prego, chiunque ora mi stia ascoltando, prestami un po' di coraggio.
Knuckles in tanti modi poteva essere definito, tranne che codardo. Non era il tipo che si tirava indietro, orgoglioso com'era.
Ma quando si trattava di lei, cambiava tutto.
Le mani gli sudavano, tutto il corpo gli sudava, e non capiva il perché. Ogni volta che la sua amata era nelle vicinanze, il suo cuore cominciava a pompare talmente tanto che spesso credeva che gli avrebbe sfondato il petto e sarebbe uscito fuori dal suo corpo.
Ma la cosa che più di tutte lo stordiva, erano gli impulsi che il corpo gli lanciava quando regalava qualche bacio in più alla candida pipistrella.
Si sentiva andare a fuoco, non riusciva più a ragionare: l'unica cosa che riusciva a pensare era che non avrebbe mai voluto smettere di baciarla.
Rouge era sicura di essere tornata a respirare solo una volta usciti fuori di casa. Finalmente, la sua tanto agognata libertà.
Respirava a fondo l'odore della notte, focalizzava la mente sulle stelle brillanti nel cielo, e concentrava il suo sguardo sul suo amato, ricoperto dalla luce lunare. Il cuore prese a batterle velocemente nel petto, sentiva di essere arrossita.
Ma tanto cosa le importava? L'oscurità era lì, pronta a proteggerla.
Aveva posato il suo sguardo su Knuckles, e non l'aveva più spostato altrove.
Per lei, quello che vedeva era il più bello degli spettacoli, il più prezioso dei tesori.
Realizzò repentinamente, di essere in possesso del bene più pregiato di tutti, e non aveva avuto neanche il bisogno di cacciarsi nei guai per ottenerlo.
Knuckles si sentiva a disagio, ma al contempo, felice. Riusciva ad avvertire lo sguardo della pipistrella fisso su di lui, sapeva che di lì a poco sarebbero arrivate quelle maledette sensazioni, ma allo stesso tempo non vedeva l'ora che facessero capolino.
'E' solo una questione di abitudini' gli dicevano i suoi amici, e probabilmente avevano ragione.
L'echidna sapeva che prima o poi si sarebbe lasciato completamente andare con la sua amata, bramava quel momento più che mai, solo lui sapeva quanto gli facesse perdere la testa Rouge. Solo lui, sapeva che il suo cuore ormai apparteneva alla candida ragazza accanto a lui. Decise di voltarsi verso la pipistrella, esattamente come tutte le volte: Rouge lo guardava, lui rimaneva qualche minuto a riflettere, e poi si voltava, quasi a farle capire che le sue elucubrazioni mentali erano finite, e che ora potevano pensare solo a loro due.
Rouge gli prese una mano, il suo sguardo era pieno d'amore, ed il suo stomaco aveva cominciato ad attorcigliarsi.
Io... io... la amo?
Ma che faccio, me lo domando da solo?
Confusione era la parola chiave, in quel momento.
Ma l'echidna sapeva che non sarebbe durato a lungo. La sua mente si sarebbe svuotata presto.
Per quanto la notte non gli piacesse, quando era con lei lo metteva a proprio agio.
Sapeva che erano solo loro due, nessuno si sarebbe intromesso e nessuno avrebbe rovinato i loro dolci momenti.
La notte era vantaggiosa anche per lui, a volte.
Rouge, invece, era piena di certezze. Sapeva di amare Knuckles, sapeva di dover rinunciare alla sua passione pericolosa per le pietre preziose, che spesso la metteva nei guai, e sapeva che con lui al suo fianco la sua vita avrebbe preso finalmente la strada giusta.
Non era riuscita a distogliere lo sguardo dalla sua figura, per lei tanto maestosa. Aveva percepito l'imbarazzo dell'echidna cremisi, sapeva cosa stava pensando in quel momento, ed un lieve sorriso fece capolino sul suo viso.
Sapeva ormai, che Knuckles ricambiava i suoi sentimenti, e sapeva anche che il suo era semplice imbarazzo.
Lo aveva capito, constatando come la sua vergogna sparisse quando si ritrovavano a condividere lo stesso letto, consumando il loro amore. Allungò una mano verso di lui, facendogli capire che era arrivato il momento.
Basta passeggiate, basta riflettere, era tempo di amarsi.
Knuckles guardava la ragazza davanti a sé con desiderio. Desiderava averla tra le sue braccia, desiderava baciare le sue labbra morbide, e desiderava stringerla contro il suo corpo, sotto le coperte. L'echidna si era avvicinato a Rouge, carezzandole imbarazzato una guancia.
Vide la ragazza davanti a lui sorridergli sincera, e la vide avvicinarsi a lui. Knuckles timidamente aveva allungato le braccia verso di lei, avvolgendola in un abbraccio.
La pipistrella si era adagiata completamente tra le braccia dell'echidna, e quest'ultimo era riuscito a percepire l'enorme felicità della ragazza.
Il cuore gli si era riempito di un dolce calore, finalmente poteva dire di essere amato da qualcuno.
Entrambi si guardarono negli occhi, e senza dire una parola, fecero retrofront e tornarono a casa, chiara nella mente la certezza che l'amore non conoscesse alcun limite.
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Di notte è tutto più bello
FanficLa notte è vantaggioso, soprattutto per loro due. 《KnucklesxRouge》